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miércoles, 26 de octubre de 2011

Un Ettaro di Cielo - Aglauco Casadio (1958)


TITULO Un ettaro di cielo
AÑO 1957
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 84 min.
DIRECCION Aglauco Casadio
ARGUMENTO Aglauco Casadio
GUION Aglauco Casadio, Tonino Guerra, Ennio Flaiano
PRODUCTOR Franco Cristaldi
FOTOGRAFIA Gianni Di Venanzo
MONTAJE Gabriele Variale
MUSICA Nino Rota
ESCENOGRAFIA Gianni Polidori
GENERO Comedia
INTERPRETES Y PERSONAJES
Marcello Mastroianni: Severino
Rosanna Schiaffino: Marina
Carlo Pisacane: Cleto
Silvio Bagolini: Germinal
Salvatore Cafiero: Nicola
Luigi De Martino: Alfredo
Polidor: Pedretti
Ignazio Leone: Riccardo
Nino Vingelli
Renato Terra
DOBLADORES ITALIANOS
Adriana Asti: Rosanna Schiaffino
Arnoldo Foà: Luigi De Martino

SINOPSIS Durante una fiera, un ciarlatano riesce a vendere a un gruppo di pensionati un ettaro di cielo che garantisce loro un posto tranquillo dove vivere bene dopo la morte. I vecchietti abboccano e decidono di suicidarsi per raggiungere l'angolo di cielo che spetta loro.


Alcuni vecchietti sono "ingannati" da un ciarlatano buono che vende... porzioni di paradiso.
In uno sperduto paesino alla foce del Po si svolge ogni anno una fiera a cui partecipa Severino, un simpatico venditore. I pensionati, che vivono in miseria, credono alla sua proposta: comprare un ettaro di cielo per poter vivere bene dopo la morte. Dopo aver investito i risparmi, i vecchietti decidono che è ora di morire e si abbandonano su un barcone. Saranno salvati, l'inganno sarà svelato, ma una favola che si rispetti non può finire in malomodo: Severino sposa infatti una ragazza del posto e...
Favola a sfondo sociale, realizzata con sentimento ma dall'esito commerciale disastroso che troncò la carriera al regista.
http://www.film.tv.it/film/2569/un-ettaro-di-cielo/



Severino Balestra (Marcello Mastroianni) è un venditore ambulante che, come ogni anno, si presenta alla fiera di un piccolo paese vicino al Po. Giunto con il suo furgone, è accolto con gioia da un gruppo di anziani, soli e ingenui fino ad apparire infantili, poiché, essendo nel dopoguerra, egli rappresenta il progresso e le novità. Recatosi poi in una trattoria, il giovane si invaghisce di Marina (Rosanna Schiaffino) che aveva conosciuto adolescente e che vi lavora come cameriera. Severino si mette quindi a vendere oggetti "miracolosi" privi di valore, approfittando dell'ingenuità della gente. Egli vive di espedienti e di piccoli imbrogli: fra le sue "merci" c'è anche il cielo, che vende ad ettari. Scesa la sera, Severino dice al gruppo di anziani che c'è la possibilità di acquistare degli "appezzamenti"di cielo ed essi, credendoci veramente, il giorno seguente gli consegnano i soldi per comprarsi in società un ettaro di cielo. Successivamente, desiderosi di andare a vivere nel cielo che possiedono, gli anziani decidono di togliersi la vita affogandosi nel Po, ma il loro tentativo fallisce comicamente. Nel frattempo Severino, appresa la notizia dal vagabondo Germinal, li trova e li trae in salvo. Ciò nonostante gli anziani non sono in collera per la truffa del giovane ed egli, per farsi perdonare, regala loro un prezioso rasoio elettrico, poiché uno di loro è barbiere. Infine i due innamorati lasciano il paese verso una vita che si presume felice. I personaggi sono ripresi, in particolare nei dialoghi, con il primo piano, ma frequentemente il regista ricorre all' uso del piano totale e del campo medio,per mostrare, ad esempio, la fiera del paese o le scene di campagna. Le angolazioni di ripresa vengono usate tutte, ma soprattutto quella frontale e dal basso; viene applicato anche lo zoom sul protagonista e la carrellata. Il film è stato realizzato in bianco e nero. "Un ettaro di cielo", che si può definire una commedia per il lieto fine, è tuttavia pervaso da una leggera malinconia.

Significato del Po
La vicenda si svolge fra le campagne costeggiate dal Po e il paese dove si svolge la fiera , situato là vicino. L'ambientazione geografica qui riveste un ruolo primario, poiché non fa solo da sfondo alle vicende, ma caratterizza la società che vi viene presentata. Il fiume Po è sempre ritratto placido e bonario, non solo quando fa da sfondo alla passeggiata romantica di Severino e Marina, ma anche quando, per le sue stesse caratteristiche acque basse, finisce per rendere vano il tentativo di suicidio dei tre anziani. Inoltre la vita che scorre lungo le sue rive sembra non essere stata toccata dal progresso che hanno già conosciuto le grandi città (Milano), che Severino dipinge come un paradiso agli occhi dei paesani, isolati e arretrati, ancora dediti alla pesca e all'agricoltura, con i rispettivi valori tradizionali.
http://www.agac.it/liceo05/gruppo5/ettaro.htm

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