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lunes, 6 de mayo de 2013

Mi permette babbo - Mario Bonnard (1956)

TITULO ORIGINAL Mi permette, babbo!
AÑO 1956
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 90 min.
DIRECCION Mario Bonnard
GUION Giovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Ettore Scola (Historia: Fulvio Pazziloro)
MUSICA Giulio Bonnard
FOTOGRAFIA Tino Santoni (B&W)
REPARTO Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Marisa de Leza, Franco Silva, Rita Giannuzzi, Sergio Raimondi, Turi Pandolfini, Achille Majeroni, Pina Bottin
PRODUCTORA Fortunia Film
GENERO Comedia | Ópera

SINOPSIS Rodolfo es un pésimo y egocéntrico cantante de ópera que vive del cuento con una familia de carniceros. (FILMAFFINITY)



Trama
Rodolfo ha sposato Marina Biagi, figlia di un ricco negoziante, proprietario di varie macellerie. La famiglia di Marina è molto numerosa e i suoi componenti sono tutti occupati nei vari negozi, mentre Rodolfo, che vorrebbe calcare le scene del teatro lirico, si limita a prendere delle lezioni di canto, vivendo alle spalle di chi lavora. Dalle velleità artistiche di Rodolfo trae profitto senza alcuno scrupolo un vecchio maestro di musica indigente: così i mesi passano e Rodolfo non combina nulla di concreto. Finalmente il padre della sposa lo mette di fronte a un dilemma: lavorare come gli altri o andarsene. Allora il maestro procura a Roberto una piccola parte nella 'Traviata' che si sta per rappresentare al Teatro dell'Opera. Tutta la famiglia assiste al debutto. Rodolfo, ostinatosi a cantare una battuta non compresa nella partitura, dopo lo spettacolo viene cacciato dal teatro. Ma i parenti, che non sanno come è finito il debutto, sono convinti che Rodolfo abbia avuto un trionfo. Potrà così continuare la sua comoda vita di aspirante artista.

Critica
"Mario Bonnard, com'è noto, è un regista di gusti alquanto rozzi, di propositi dichiaratamente commerciali; e 'Mi permette, babbo!' infatti è un film tutt'altro che raffinato; tuttavia è un film che diverte e più schiettamente di altri recenti di Sordi e Fabrizi. Si affida in gran parte a tipi noti, a situazioni scontate e di intonazione apertamente farsesca: ma ha qualche trovatina felice, qualche battuta saporosa ed è recitato con vivace disinvoltura". (V. Rossi, "Corriere della Liguria", 7 dicembre 1956).
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=12096&url_target=http%3A//www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm_2009.jsp%3Fcodice%3D7676%26completa%3Dno


Note
In questo film le musiche sono firmate da Giulio Bonnard con lo pseudonimo di Jules Dakar.

Frasi celebri
Rodolfo torna a casa tardissimo, dopo avere assistito ad un'opera e la sta raccontando alla moglie, battendo il tempo sul muro (con le nocche delle mani) adiacente alla camera del suocero, che si sveglia da tanto chiasso dicendo con la testa fra le mani: "ohdio-dio-dio-dio".....,
« "Ma che te senti caro!" »
(La moglie Camilla)
« "Me sento un'opera!!!!!" »
(Alessandro Biagi, il macellaio)
http://forum.tntvillage.scambioetico.org/?showtopic=228560

1 comentario:

  1. grazie per il tuo stupendo blog.....ma questa pellicola è difettosa e mancano parecchi minuti di film

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