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jueves, 11 de marzo de 2021

La ragazza del palio - Luigi Zampa (1957)

TÍTULO ORIGINAL
La ragazza del palio
AÑO
1957
IDIOMA
Italiano y Español (Opcionales)
SUBTÍTULOS
Italiano y Español (Opcionales)
DURACIÓN
102 min.
PAÍS
Italia
DIRECCIÓN
Luigi Zampa
GUIÓN
Ennio De Concini, Liana Ferri, Raffaele Gianelli, Giuseppe Gironda, Luciano Martino, Michael Pertwee, Piero Pierotti, Giovanna Soria, Luigi Zampa
MÚSICA
Renzo Rossellini
FOTOGRAFÍA
Giuseppe Rotunno
REPARTO
Diana Dors, Vittorio Gassman, Franca Valeri, Bruce Cabot, Teresa Pellati, Tina Lattanzi, Enrico Viarisio, Nando Bruno, Ronaldo Bonacchi, Gianni Baghino, Nerio Bernardi
PRODUCTORA
Co-production Italia-Francia; Cité Films, G.E.S.I. Cinematografica, Olimpo
GÉNERO
Comedia | Melodrama

Sinopsis
Una chica de Texas gana un importante premio en un concurso de televisión y utiliza sus ganancias para ir de viaje a Italia. Su coche se avería cerca de Siena, donde conoce a un guapo príncipe italiano. Se enamoran. Él piensa que ella debe de ser rica y ella que él es un aristócrata de rango... (FILMAFFINITY)
 
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Diana Wilson, una bella ragazza del Texas, avendo partecipato ad un telequiz della TV americana, vince il premio consistente in una lussuosa automobile ed un viaggio in Italia. A Siena, prima tappa del suo itinerario turistico, Diana conosce il principe Piero di Montalcino, giovane seducente, ma un po' cinico. Diana s'innamora del giovane, che ricambia il suo amore, ma tra i due innamorati c'è un doppio equivoco che rende precari i loro rapporti e a un dato momento minaccerà d'annullare il loro amore. Piero crede che la bella americana sia molto ricca e Diana, da parte sua, ritiene che il titolo di principe e la vita signorile dell'innamorato abbiano come premessa una situazione economica adeguata. Ma durante un magnifico ballo in costume, Diana scopre che la condizione economica di Piero è molto precaria; mentre questi viene a sapere che la ragazza non è affatto una miliardaria, ma è la figlia del gestore di una pompa di benzina. Istigato dai parenti e dagli amici di famiglia, Pietro tratta la ragazza come fosse un'avventuriera, una cacciatrice di titoli nobiliari e di ricchezze, e ferisce in tal modo la suscettibilità di Diana che giura di vendicarsi. Ella viene casualmente a sapere che il principe, essendo il capitano di una delle Contrade senesi, ha corrotto il fantino della Contrada avversaria, al quale, data la sua abilità, arriderebbe con molta probabilità la vittoria. Diana, che nei rodei del Texas s'è conquistata fama di spericolata amazzone, convince gli avversari del principe a farla partecipare alla gara con il loro cavallo. Corre dunque il Palio e lo vince in mezzo all'entusiasmo degli spettatori. Questo energico gesto fa comprendere a Piero com'egli si sia ingannato totalmente nel giudicare il carattere della fanciulla verso la quale si sente più che mai attratto, tanto da chiederle di sposarlo.
Curiosità:
Alcune delle comparse per le scene di Palio erano fantini veri e ben noti ai senesi: uno di questi, Pietro de Angelis detto Pietrino, vincitore di due Carriere, morì proprio durante le riprese a causa di un infarto. Il film "lanciò" anche l'unica donna fantino del Palio moderno, Rosanna Bonelli detta Diavola (più nota come Rompicollo, dal nome di un'operetta scritta dal padre). Rompicollo partecipò alle riprese di un Palio simulato, sostituendo il fantino della Pantera prima (all'insaputa della produzione) e la controfigura della Dors poi, girando le scene della vittoria in sella a Gaudenzia. La ragazza si fece così notare e coronò il suo desiderio di correre realmente nel Palio del 16 agosto del 1957 vestendo il giubbetto dell'Aquila, sua prima ed ultima volta sul tufo senese, una Carriera che non la vide vittoriosa come nel film, ma le valse il titolo di "fantino onorario" della Contrada.

A distanza di due anni dalla distribuzione del film, uscì nelle edicole un fotoromanzo con le immagini tratte dalla stessa pellicola.
https://www.ilpalio.org/la_ragazza_del_palio.htm 

II Palio del 16 agosto 1957 è passato alla storia per la presenza in Piazza, per la prima ed unica volta, di un fantino donna. A correre sul tufo fu Rosanna Bonelli, una giovane senese soprannominata “Rompicollo”. In precedenza, solo un’altra donna aveva corso il Palio, la quindicenne Virginia Tecci, una pastorella che nel 1581 difese i colori del Drago piazzandosi seconda. Ai tempi della leggendaria Virginia, però, il Palio si correva ancora “alla lunga”, non in piazza ma per strada. È “Rompicollo”, quindi, la prima ed unica donna fantino della storia del Palio. Le vicende che la portarono sul tufo sono piuttosto curiose. Tutto cominciò quando il regista Luigi Zampa approdò in un’assolata piazza del Campo per girare un film con Gassman.

Il film si chiamava “La ragazza del Palio” ed era la storia di una fantina. Rosanna Bonelli, allora giovanissima, approfittò della momentanea assenza di un fantino impegnato nelle riprese per sostituirsi a lui. Fu così che, indossati giubbetto e zucchino, salì a cavallo e fece il suo primo giro in piazza. Anche l’arrivo di un centro per l’assistenza apple savona ha segnato profondamente la storia della città. La strada che avrebbe condotto al Palio l’aspirante fantina era ormai spianata. Poco tempo dopo, infatti, la controfigura di Diana Dors, l’attrice inglese che interpretava la ragazza del Palio, cadde e si rifiutò di salire di nuovo a cavallo. Come controfigura venne allora scelta Rosanna.

Che indossò la parrucca bionda della Dors e girò il film. Al termine delle riprese, la produzione lanciò la proposta: Rosanna avrebbe corso il Palio. Si trattava solo di trovare una contrada disposta a far correre una donna. La Selva – di cui Rosanna era originaria – si rifiutò perché lo zio della giovane, allora capitano, non se la sentì di far correre la nipote. L’Aquila, invece, accettò di buon grado. E nell’agosto del 1957 Rosanna scese in Piazza montando Percina. Purtroppo il destino volle che “Rompicollo” cadesse al secondo giro insieme al fantino della Lupa. A vincere fu invece Vittorino per la contrada del Nicchio.

Un Drappellone al femminile
Per la prima volta, il 2 luglio 1921, il Palio fu dipinto da una donna, Maria de Maria. La scelta di commissionare il “cencio” ad una pittrice invece che ad un pittore destò, all’epoca, non poche critiche, tanto che la de Maria decise di rinunciare, suo malgrado, all’incarico che le era stato assegnato anche per il Palio di agosto. Il suo “drappellone” è custodito nel Museo della Contrada del Drago, che vinse il Palio di Provenzano con il fantino Testino sulla cavalla Baia.

Una capitana al Palio
Per la prima volta nella storia una donna ricoprì la carica di Capitano e restò in carica dal luglio 1947 al luglio 1951. Era Sobilia Palmieri Nuti Carafa di Roccella, che vinse all’esordio con il suo Nicchio grazie all’abilità di Ciancone sulla grigia Salomè. Nell’agosto successivo la capitana ebbe la sua prima delusione: in quell’occasione Ciancone su Brillante non riuscì ad imporsi ed i nicchiaioli non risparmiarono al loro fantino ed alla capitana una vivace contestazione. Nonostante questa sconfitta, Sobilia Palmieri restò in carica per altri quattro anni, disputando un totale di 8 Carriere e aprendo la strada ad altre donne che, cimentatesi nel difficile ruolo di capitano, sono riuscite a conquistare numerose vittorie. Tra queste, un’altra nicchiaiola, Lucia Cioni, vincitrice nel 1981.
https://www.mediterraneosociale.it/il-mondo-del-palio/ 


 

1 comentario:

  1. Vaya joyita que desentierras para nosotros, Amarcord. Qué privilegio. Mil gracias por tu trabajo

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