ESPACIO DE HOMENAJE Y DIFUSION DEL CINE ITALIANO DE TODOS LOS TIEMPOS



Si alguién piensa o cree que algún material vulnera los derechos de autor y es el propietario o el gestor de esos derechos, póngase en contacto a través del correo electrónico y procederé a su retiro.




sábado, 22 de septiembre de 2012

Maccheroni - Ettore Scola (1985)


TÍTULO ORIGINAL Maccheroni
AÑO 1985
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados) 
DURACIÓN 107 min. 
DIRECTOR Ettore Scola
GUIÓN Ruggero Maccari, Furio Scarpelli, Ettore Scola
MÚSICA Armando Trovajoli 
FOTOGRAFÍA Claudio Ragona
REPARTO Jack Lemmon, Marcello Mastroianni, Daria Nicolodi, Isa Danieli, Maria Luisa Santella
PRODUCTORA Filmauro-Mass-Film. Productores: Luigi de Laurentiis & Aurelio de Laurentiis.
PREMIOS 1985: Premios David di Donatello: Nominada Mejor música y diseño de producción
GÉNERO Drama. Comedia 

SINOPSIS Un hombre de negocios vuelve a Italia después de 40 años y descubre que una antigua novia y el hermano de ésta están involucrados en una gran estafa. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Subtítulos (Español)


Trama
Robert Traven, un sessantenne americano deluso da faccende familiari ed impegnatissimo "manager" di una grossa azienda aeronautica, torna a Napoli dopo quarant'anni per incontri di lavoro. Nel 1945, soldato della Quinta Armata, aveva avuto una breve relazione con una certa Maria Jasiello. Poichè Robert, intervistato dalla tv, è stato visto da tutta Napoli, si presenta a lui con grande manifestazioni di affetto Antonio, il fratello maggiore di Maria. Ma l'altro non lo riconosce, così come ha completamente dimenticato gli eventi del passato. Dopo un brusco colloquio tra Traven ed un modesto impiegato qual è Antonio, Robert incuriosito ricerca quest'ultimo, comincia a stabilire con lui un rapporto più cordiale e a ricostruire la sua passata giovinezza, finché torna a rivedere Maria, ormai sessantenne anche lei e, per di più, madre e nonna. Tutta la sua famiglia accoglie l'americano con rispetto e feste. A questo punto Robert apprende da Antonio che questi per ben un quarantennio ha scritto fantasiose lettere a Maria, firmandole naturalmente Robert e descrivendo la propria avventurosa vita di reporter in Vietnam, in Cile e in ogni altra parte del mondo. Poco a poco Antonio, sia per dare alla sorella la testimonianza di un ricordo perenne, sia per solleticare le proprie velleità di scrittore (nei ritagli di tempo - e sono molti - egli scrive sceneggiate, che poi interpreta in un teatrino popolare), è venuto creando nel tempo un favoloso personaggio, nel quale Robert non può certo identificarsi. Nei tre giorni che passa a Napoli e trascurando anche impegni ufficiali, Robert è sedotto dalla amicizia, bontà ed ammirazione che tutti gli dimostrano, rendendosi al contempo conto della aridità della propria vita. Con Antonio il legame si fa più saldo e Robert potrà provarlo, intervenendo di persona e salvando "in extremis" il figlio di lui, aspirante musicista e, per uno sgarro, minacciato di morte dalla camorra. Il cuore di Antonio, che ha cercato di proteggere il figlio, non resiste alla emozione e, già colpito al capo da uno dei malavitosi, l'uomo muore improvvisamente sulla gettata davanti a Chiaia, nel momento in cui Robert si è allontanato per comprare dei taralli. Sconvolto, l'americano si recherà poi a casa Jasiello, dove tutta la famiglia è a tavola, mentre nella camera adiacente giace il corpo di Antonio. E, mentre i maccheroni fumanti attendono di essere gustati, tutti guardano in silenzio l'orologio di casa: già due volte durante la sua esistenza Antonio era stato dato per morto e poi, alle ore 13, aveva ripreso vita. Bisogna sperare che anche questa volta sia così e per primo lo spera Robert Traven, che per quell'amico ritrovato ha trascurato affari, perduto un aereo e staccato un assegno, ma soprattutto scoperto se stesso e che ora confida, con speranza tutta napoletana, nel terzo miracolo della serie.

Critica
"Il film è scorrevole, ben costruito e dialogato e che sembra improvvisato per fornire a Daria Nicolodi l'occasione di una scena madre. Il suo punto di forza è la recitazione dei due mostri sacri, che riescono a non sopraffarsi reciprocamente e anzi che si completano vicendevolmente per la chiave molto diversa di interpretazione, tutta un cesello. Una estroversione accesa, appena corretta dalla malinconia, quella di Mastroianni. quanto invece è volutamente sottotono, giocata sulle pause più che sulle battute, sui piccoli gesti appena avvertibili quella di Lemmon. Tuttavia è lecito ammettere che si esce da Maccheroni con un filo di delusione, specie se si considera Scola uno dei migliori registi nostri e del pari si considerano di prima fila gli sceneggiatori Maccari e Scarpelli. Commedia divertente, infatti, che farà, credo, una barca di soldi e penetrerà a fondo, si spera, nell'ostico mercato americano: ma l'immagine di Napoli che ne esce, la campionatura dei suoi abitanti fissata in personaggi, il rapporto tra il Meridione europeo e gli Stati Uniti restano confinati nei binari della tradizione, senza quel graffio in più, quell'apertura di discorso nuovo che da simile autori ci si sarebbe aspettato. E anche due temi come la crescita delle industri intorno alla città e alla persistenza della malavita urbana legata alla camorra sono accennati per clichés senza un vero, originale approfondimento. È tutto ciò incompatibile col desiderio di fare uno spettacolo divertente? No davvero, e la commedia all'italiana dei suoi anni felici ne era stata una buona dimostrazione."
(Ernesto G Laura, 'La Discussione', 4 Novembre 1985)

"'Maccheroni' è sicuramente il film italiano degli ultimi quindici anni in cui funzionano meglio le forme della commedia: situazioni paradossali, tragicomici imbarazzi (tutta la scena che vede Bob alle prese con il suo mito nell'affollatissima casa di Maria è da antologia). E poi altra merce sempre più rara: dialoghi spiritosi, intelligenti, battute sorprendenti e pungenti, accenni alla satira politica: insomma un clima degno della miglior commedia classica americana, un sapore wilderiano che ricorda proprio quel Che cosa è successo tra tuo padre e mia madre?, di cui si temeva - come dicevamo sopra - forse a torto, il confronto. Ma non c'è solo questo. 'Maccheroni' è anche un film di largo respiro culturale. Una riflessione divertente, affettuosa, sapiente, sulla filosofia napoletana, su quel misto di magia, superstizione, fantasia, creatività che si ostina a difendere la sua verità dall'invasione di più efficienti e più sofisticati modelli di sapere e di vita. Con questo film Scola, ben lungi dal mescolarsi con le recenti trovate alla De Crescenzo, si inserisce degnamente nella tradizione eduardiana ed è forse il miglior omaggio al grande drammaturgo che la cultura italiana gli abbia reso dopo la sua recente scomparsa."

El jueves iba tranquila por la calle y me paré en un quiosco que exhibía y vendía bastantes películas. Y me puse a mirar porque a veces en los quioscos se encuentran ofertas asombrosas y películas curiosas. Mi sorpresa fue mayúscula cuando en una colección que sacó un periódico de tirada nacional se encontraba una película (desgraciadamente no en muy buenas condiciones) que llevaba años buscando desesperada una edición de dvd… incluso pedí a un compañero de trabajo que se fue a Roma que la buscara y buscara… y se trata ni más ni menos que de Macarroni o Macaroni o Maccheroni como ustedes gusten de mi querido Ettore Scola.
Me abalancé al dvd pero de pronto… no tenía dinero… ni un céntimo. No había cajero cercano y sí mucha prisa. Así que triste lo dejé en su caja y suplicando que no hubiera otro buscador similar a mí. Me marché. Ayer sin embargo tenía que volver a pasar por el mismo quiosco y esta vez sí que llevaba mi monedero bien lleno y me costó encontrarlo (lo habían cambiado de sitio) pero ahí estaba mi dvd querido con película-medicina, con fábula emocionante. Porque eso es Macarroni. Emoción pura y dura. No es película magistral, ni obra de arte, a veces ni aparece en los manuales de cine italiano y no digamos en los de historia general de cine. Pero es de esas películas que guardas en tu corazón. Yo la vi cuando era más joven por televisión en una emisión nocturna y me quedé absolutamente enganchada a una película que devoré con emoción…, años después seguía buscándola…
Con mi dvd en el bolso ayer llegué muy tarde a casa pero no me apetecía acostarme, ni leer, ni dormirme, ni ver chorradas en televisión… sólo quería volver a experimentar Macarroni. Y ¡oh sorpresa! la magia volvió a suceder… otra vez enganchada en la pantalla empapándome de una película a golpe de emoción y sentimiento. No, no, no es obra maestra pero te desborda. Y mucha culpa de este desbordamiento que provoca la sonrisa y la lágrima, que hace que te creas película medicina que sólo protagonizan buenas personas (los malotes apenas aparecen dos minutos)… la tienen sus intérpretes, sus actores protagonistas que son tan tiernos, tan humanos (no son empalagosos, no se asusten a pesar de mi tono)…Marcelo Mastroianni y Jack Lemmon. Marcelo es Antonio, un buen hombre vitalista, de fantasía desbordante, sensible… que hace todo lo posible por mantener felices a los que tiene a su lado…, un hombre sencillo. Jack es Robert un empresario serio que se ha olvidado de la alegría de vivir.
Y de su encuentro saltan chispas. Parte de una premisa preciosa. El hombre de negocios americano aterriza por cuestiones laborales en Nápoles. A la mañana siguiente recibe una visita de un desconocido, de un hombre al que no recuerda, éste le dice que es el hermano de su antigua novia napolitana, María. Le dice a Robert que si no recuerda que durante la segunda guerra mundial estuvo destinado en Nápoles y conoció a su hermana y a él…Lleva una fotografía. Pero los recuerdos de Robert son muy lejanos… Este primer encuentro no puede ser más desastre. Robert está malhumorado, no recuerda, su memoria no retiene… y Antonio se va defraudado ante un hombre que lo primero que le dice es que por qué le visita, si necesita algo…, algún favor, dinero. Y Antonio le contesta que él no viene a pedirle nada sólo iba a verle…
Sin embargo Robert trata de recordar y poco a poco durante su visita a Nápoles se le va dulcificando el rostro al volver la vista atrás… aunque no recuerda mucho, sólo a una muchacha bella. Y como Antonio se ha dejado la fotografía que le mostró y su tarjeta de visita… decide ir a buscarlo para devolvérsela y disculparse del mal humor del primer encuentro. Su sorpresa es mayúscula cuando se da cuenta de que todo el vecindario y la familia de Antonio conoce y admira al amigo, a Bob el americano, y lo tratan como si fuera uno más, con toda confianza… y él no puede entenderlo, no recuerda tan profunda amistad. Pronto descubrirá el secreto de la mano de un Antonio que agradece en lo más hondo de su corazón esta segunda visita.
A partir de ese momento se vuelven inseparables y Robert vuelve a reír o a sentir. A ser un volcán de sensaciones y emociones, a mirarse con otros ojos…, y a disfrutar de un amigo especial. Pero esta pelícla mágica-medicina es fábula y cuento por eso nos abandona con un final maravilloso y tierno que deja volar nuestra imaginación… nos podemos quedar con la realidad o creer en el milagro… Yo prefiero creer en el milagro que quieren que les diga y es que sólo en las películas creo en milagros… Además es un homenaje a Antonio, él siempre apuesta por la fantasía y la magia.
Y toda esta intensidad y plasmación mágica de la amistad debe muchísimo a los rostros, matices, miradas y transformaciones de dos hombres que fueron buenos actores porque logran transmitir y emocionar en cada fotograma. Y la química se produce (esa química especial que hace que dos actores sean grandes en cada instante que aparecen juntos) de tal manera que la lágrima o la risa se encuentra al acecho cada vez que Antonio y Robert deambulan por las calles napolitanas y protagonizan sus aventuras de seres humanos vulnerables…
Ettore Scola los sigue con respeto y un cariño tremendo por las calles, los restaurantes, los hogares, las cafeterías y teatros…, su mirada es toda sensibilidad porque ama a esos personajes y sus historias. Ama las calles napolitanas, los detalles, los estrambóticos personajes secundarios que conforman un Nápoles que se sabe duro pero también lleno de humanidad y vida…
Y el espectador no puede menos que dejarse llevar y sentir una enorme emoción que agazapada puede estallar de gusto…
http://hildyjohnson.ferfoto.es/?p=944

12 comentarios:

  1. Oh Dios! Qué genial sorpresa con Jack Lemmon y Mastroiani!!! Sinceramente muchas gracias. Me irá directo al corazón. Abrazos desde Perú.

    ResponderEliminar
  2. este nuevo servidor va para atras,verdaderamente una lastima...!!!

    ResponderEliminar
  3. J'ai découvert et aimé le cinéma italien sur votre site.
    Mercis infinis....
    Hélas ! Rapidshare est une catastrophe !!!

    ResponderEliminar
  4. Hola Amarcord, por favor podrias subir esta pelicula en zippyshare?
    Gracias por anticipado.

    Un miembro incondicional de tu magnifico blog:

    DSBL

    ResponderEliminar
  5. Bajada de RS sin problemas, por lo menos permite usar el JDownloader
    Gracias por estos Macarrones con Lemmon (y Mastroianni), Amarcord
    Qué lujo de blog!

    ResponderEliminar
  6. Splendido sito
    Hélas ! Rapidshare est une catastrophe !!!
    Con Rapidshare per scaricare ci vuole una giornata!!
    Non potresti passare i link su zippyshare.com ?
    Grazie.

    ResponderEliminar
  7. Caro Amico Amarcord, ahora un verdadero lujo la bajada via zippyshare,valoramos mucho tu gestion todos los que admiramos al cinema italiano, veramente indimenticabile, un grande abbraccio....!!!

    ResponderEliminar
  8. Grazie per i nuovi links zippyshare.

    ResponderEliminar