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sábado, 3 de noviembre de 2012

I quattro tassisti - Giorgio Bianchi (1963)


TITULO ORIGINAL I quattro tassisti
AÑO 1963
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 100 min.
DIRECCION Giorgio Bianchi
ARGUMENTO Castellano e Pipolo, Giorgio Bianchi, Mario Amendola, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi
GUION Castellano e Pipolo, Giorgio Bianchi, Mario Amendola, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi
REPARTO Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Erminio Macario, Gino Bramieri, Graziella Granata, Didi Perego, Gigetta Morano, Gianrico Tedeschi, Yvonne Furneaux, Bruno Scipioni, Susanne Loret, Margaret Lee, Anna Ranalli
PRODUCCION Antonio Cervi
FOTOGRAFIA Silvano Ippoliti, Riccardo Pallottini
MUSICA Fiorenzo Carpi
GENERO Comedia

SINOPSIS  4 episodi: 1) "Lo sposo", 2) "Un'opera buona", 3) "Caccia al tesoro", 4) "L'uomo in bleu". Denominatore comune: il taxi. Il film a episodi è un sottogenere della commedia italiana che ebbe la sua stagione d'oro negli anni '60. Quello di Bianchi, anonimo ma probo artigiano della regia, ne è un esempio appena discreto, senza cadute nel pecoreccio. (Il Morandini)


I quattro tassisti è un film del 1963 diretto da Giorgio Bianchi, appartenente al genere commedia. È diviso in quattro episodi aventi come comune denominatore, come da titolo, il taxi.
Trama
Nell'episodio "Lo sposo", Baldassarre Boldrini (Gino Bramieri) si fa convincere dall'affascinante tassista Filomena (Didi Perego), che lo sta accompagnando nella chiesa dove sta per sposarsi, a cambiare idea e fuggire con lei.
In "Un'opera buona", Pasquale Scognamillo (Peppino De Filippo) mentre è in autostrada di ritorno da Pompei, carica a bordo del suo taxi una finta suora (Graziella Granata), la quale con astuzia si fa consegnare del denaro. Ritornata a Napoli, si scoprirà che è una ragazza-squillo.
Nel terzo episodio, intitolato "Caccia al tesoro", Pomilio Barone (Erminio Macario) scarrozza per Torino un'avvenente ragazza ubriaca (Yvonne Furneaux), la quale lo coinvolge in una caccia al tesoro.
Ne "L' uomo in bleu", Sor Gigi (Aldo Fabrizi) si accorge troppo tardi di aver accolto sul suo taxi un pericoloso ricercato (Gianrico Tedeschi), il quale poco prima aveva commesso un omicidio e che porta con sé una pistola.
http://it.wikipedia.org/wiki/I_quattro_tassisti
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I quattro tassisti (1963) [9 errori]

Storico: [N°86429] Tempo:2'42''. Ripresa frontale dal cofano del taxi guidato da Didi Perego: visibile l'abitacolo con la Perego,appunto,e Bramieri sul sedile posteriore. Il movimento dell'auto è simulato dalla proiezione di filmati di traffico stradale oltre i vetri della cabina,immagini b/n un po' sbiadite. Un camion (OM) si ''accosta" da dietro e si sente il suono d'una tromba,come se chiedesse strada: ma la tromba è esattamente quella che montava la FIAT 2300 della Perego,come si potrà sentire a 6'58'' quando lei suonerà;mentre sui camions dell'epoca non erano installate trombe d'automobile,bensì clacson,o trombe da pullman (bitonali).

Incongruenza: [N°86430] Primo episodio. La Perego ferma il taxi davanti ad una trattoria e si mette a mangiare,rispondendo a Bramieri (il cliente),che protesta,che a mezzogiorno lei deve mettere qualcosa nello stomaco. Bramieri trasecola,guarda l'orologio e dice: "mezzogiorno? Oddio com'è tardi!" Ma sul suo orologio da polso si leggono (male...) le 2.25 oppure le 5.12: non certo le 12.

Incongruenza: [N°86431] Come dicevo,il movimento del taxi è simulato da proiezioni cinematografiche oltre l'abitacolo. Senza dunque contare come errori gli innumerevoli salti di continuità di queste riprese,mi limito a segnalare che a 9'06'' (ripresa la fiancata destra della 2300,ferma,con la vulcanica Perego girata su sé stessa a guardare Bramieri,seduto dietro) il taxi si mette in marcia senza l' "intervento" della guidatrice,che ha le mani lontane dal volante,e va da sé,per modo di dire,da 9'06'' a 9'10'' ( fa prima una marcia indietro e poi riparte).

Continuità: [N°86432] Alla guida del suo taxi de Filippo dà un passaggio ad una suora (Granata): s'accorge d'avere la foto d'una "donnina" attaccata all'aletta parasole e la strappa. A 29'54'' è ripreso frontalmente mentre alza di scatto la mano destra: stesso tempo,nuovo shot con la mano in primissimo piano che straccia la foto a metà: a 29'55'' de Filippo,di nuovo inquadrato frontalmente,ha una pallottola di carta tra pollice ed indice destri. Neanche Silvan ci sarebbe riuscito in mezzo secondo.

Curiosità: [N°86433] Per spiegare ad un'amica,che le sieda accanto nel taxi di de Filippo,il sistema con cui un certo Giorgio l'ha baciata,Margaret Lee (!!!) bacia realmente e con calore sulla bocca la ragazza (da 26'14'' a 26'17''),e Peppino,che sbircia dal retrovisore,a momenti va fuoristrada. Non credo sia facile rintracciare in qualunque altra commediola all'italiana di quel periodo una sequenza così trasgressiva: a memoria di Fifero,nel '63 certe immagini erano ammesse in tutt'altro genere di films.

Continuità: [N°86434] Tempo:71'40''. Macario,il tassista, scende dal suo taxi. Lo sportello (controvento) lato passeggero è stato lasciato aperto da Yvonne Furneaux quando è scesa. Macario compie alcune azioni nei paraggi (tre o quattro shots) quindi,senza che apparentemente nessun altro si sia avvicinato alla sua auto risale e parte (73'01''): lo sportello lato passeggero è chiuso.

Continuità: [N°86435] Tempo: da 75'48'' a 75'52''. Fabrizi guida il suo taxi,gira l'angolo d'una strada e parcheggia accanto al marciapiede: l'auto è inquadrata quasi frontalmente dal centro della carreggiata,sullo sfondo (lato sinistro dello schermo) un palazzo con un negozio. Nuovo ciak a 75'52'' su un vigile che si avvicina: a 75'53'' torna in campo il taxi,e sullo sfondo,appoggiata al muro vicino al negozio,è apparsa in un secondo e mezzo una bicicletta da donna.

Continuità: [N°86436] 91'00''. Finita la benzina,Fabrizi e Gianrico Tedeschi spingono il taxi (inquadrato sul suo lato destro) fino ad un distributore. L'angolo d'ingresso della vettura (91'02'') nell'area di servizio non è compatibile con il suo perfetto allineamento in parallelo ai distributori al cambio di scena (stesso tempo,ripresa frontale): per ottenerlo era necessaria una breve marcia indietro in sterzata,mentre si vede che l'auto,prima di fermarsi definitivamente,va sempre in avanti ( da 91'02'' a 91'03'')

Curiosità: [N°86437] Il folle Tedeschi racconta a Fabrizi la tragica storia del suo amore,concluso con l'omicidio della fidanzata per gelosia. "Perché tradirmi così? e non con uno solo,sa,ma con cinque,dieci,venti!" Risposta dello stralunato Fabrizi: "Ma me' cojoni! 'Tacci sua,ammazza,ma allora era proprio 'na..." Neanche Pasolini usava questo linguaggio,e su opere di ben altro spessore artistico.
http://www.bloopers.it/testo/index.php?id_film=11167&Lettera=Q

Filmetto a episodi come andavano di moda negli anni sessanta. L'episodio iniziale (con Bramieri) è il più debole, banale e poco divertente; quello con Peppino è riscattato da una magnifica performance comica del protagonista così come quello di Fabrizi, come sempre a suo agio con equivoci e litigi vari. L'episodio con Macario è il migliore, amaro nel suo finale e addirittura tenero nel personaggio stralunato e credulone del protagonista. Mi ha colpito la volgarità di certe situazioni, vista l'epoca. Buono (per il cast).
• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Macario che cerca la medaglia del padre in un cumulo di oggetti serviti a dei stupidi ricconi per una caccia al tesoro.
Rambo90
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Episodi a parte è più una commedia anni '50. Anche gli interpreti si dividono generazionalmente tra "vecchie glorie" e giovani (per lo più piacenti donne) più o meno noti. La sceneggiatura punta molto su situazioni che sfociano maggiormente nel sesso, ma anche nel sociale (diversità tra classi sociali). Non è un sesso ridanciano, da commedia, è un sesso (non troppo velatamente) "sporco", che qualche volta infastidisce, anche senza essere troppo puritani. Si sorride, ma più per la riconosciuta bravura degli attori che non per le situazioni.
• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: La canzone d'apertura sullo stile country-western; Peppino De Filippo mentre vede avvicinarsi al suo taxi tre avvenenti ragazze: ecce donne.
Saintgifts
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Noto l'episodio di Napoli per dovere di campanile e per l'interpretazione di Peppino de Filippo, molto in palla nel ruolo di tassista-donnaiolo. Disavventura prevedibile, ad opera di una finta suora che adesca il povero malcapitato e gli frega i soldi della rata del tassì. In verità l'atmosfera mi è sembrata abbastanza torbida per un film dell'epoca e il viso lascivo e sudaticcio del buon Peppino avvalora questa mia impressione.
• MOMENTO O FRASE MEMORABILI: Peppino de Filippo in Piazza Municipio a Napoli, avvicinandosi ai suoi colleghi tassisti, dice: "Ma che gli faccio alle donne?" - "Le paghi!".
Enricottta
http://davinotti.com/index.php?f=17716

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