Il Testimone - Pietro Germi (1946)

TÍTULO Il testimone
AÑO 1946
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Si (Separados) 
DURACIÓN 98 min. 
DIRECTOR Pietro Germi
GUIÓN Ottavio Alessi, Diego Fabbri, Pietro Germi, Enrico Ribulsi, Cesare Zavattini (Historia: Pietro Germi)
MÚSICA Enzo Masetti
MONTAJE Gisa Radicchi Levi
FOTOGRAFÍA Aldo Tonti (B&W)
REPARTO Roldano Lupi, Marina Berti, Ernesto Almirante, Sandro Ruffini, Petr Sharov, Arnoldo Foà, Angelo Calabrese, Cesare Fantoni, Pietro Fumelli, Dino Maronetto, Marcella Melnati, Giovanni Petrucci, Alfredo Salvatori
PRODUCTORA Orbis Film
GÉNERO Drama
 
SINOPSIS En esta película, de forma embrionaria todavía, encontramos muchos aspectos temáticos que serán típicos en el cine de Germi: la tendencia a la interiorización, la mezcla de géneros entre policíaco y neorrealista, y el tinte dramático de la Ley. (FILMAFFINITY)

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Subtítulos
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 Il testimone è un film del 1945 diretto da Pietro Germi, al suo esordio nella regia, sotto la supervisione di Alessandro Blasetti.

Temi

Già in questo film, se pur in forma embrionale, troviamo molti aspetti tematici che diverranno tipici nel cinema di Germi: la drammaturgia della legge, la tendenza all'interiorizzazione e il taglio tipico tra poliziesco e neorealista.

Critica

Per il Dizionario Mereghetti «è una specie di giallo psicologico del tutto insolito per la rinascente cinematografia nazionale. Un film confuso ma non privo di talento registico e di una consistente vitalità».
Per il Dizionario Morandini è un film che, pur «sbagliato e moderatamente interessante nei contenuti, rivela nell'esordiente P. Germi una capacità e una sicurezza che non sono soltanto tecniche».
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_testimone

Trama del film Il testimone:

Un presunto assassino sta per essere condannato a morte in base alla deposizione di un testimone assolutamente convinto della infallibilità del proprio orologio. Ma quando si accorge che l'orologio, come tutte le cose umane, è soggetto ad errori e difetti, il testimone si affretta a rimangiare la deposizione ed a battersi perché l'imputato venga assolto. Questi viene infatti prosciolto dall'accusa e rimesso in libertà ma, benché la vita gli sia facile, allietata anche dall'amore di una ragazza, l'uomo non è felice; la sua coscienza gli rimorde e la presenza del testimone che è stato arbitro della sua vita lo ossessiona al punto che si decide a sopprimerlo. Ma non può porre in esecuzione l'insano gesto e dopo una crisi interiore, ritorna spontaneamente in prigione per espiare la propria colpa.

"Un altro nostro buon film, un buon 'primo' film solido e compatto e con ambizioni inconsuete. 'Il testimone' è la più profonda voce della coscienza che finisce per ridestarsi nell'animo di un assassino; questo risveglio è espresso in toni piani, coerenti, se pure talvolta non privi di qualche insistita lentezza e, quel che più conta, con episodi concreti, evidenti. Il nome di questo nuovo regista dev'esser posto accanto a quello di Blasetti (...). Dalla loro collaborazione sono nate questa equilibrata evidenza, questa umana tristezza, queste tonalità popolaresche (...). (M. Gromo, 'La Stampa', 1946)

NOTE:

- ESORDIO ALLA REGIA DI PIETRO GERMI- SUPERVISIONE: ALESSANDRO BLASETTI. - AIUTO REGISTA: MARIO MONICELLI.- NASTRO D'ARGENTO 1946 PER IL MIGLIOR SOGGETTO A PIETRO GERMI.
fonte "RdC - Cinematografo.it"
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=24392&film=Il-testimone