TÍTULO Buonanotte... avvocato!
AÑO 1955
SUBTITULOS No
DURACIÓN 71 min.
DIRECTOR Giorgio Bianchi
GUIÓN Giovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Alberto Sordi, Felice Zappulla (Historia: Raffaello Matarazzo)
MÚSICA Carlo Innocenzi
FOTOGRAFÍA Mario Bava (B&W)
REPARTO Alberto Sordi, Giulietta Masina, Mara Berni, Andrea Checchi, Tina Pica, Vittorio Caprioli, Turi Pandolfini
PRODUCTORA Fortunia Film / Rizzoli Film
GÉNERO Comedia. Romance
SINOPSIS Un hombre procura aprovechar la ausencia de su esposa para salir con amigos y mujeres pero todo se complica con la aparición de una dama misteriosa. Típica comedia de enredos en la que la ansiedad del protagonista por tener una aventura extramatrimonial resulta inversamente proporcional a la posibilidad de tenerla.
Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
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Alberto Sordi, Giulietta Masina[i], Andrea Checchi, Mara Berni e Tina Pica animano un chiaro remake a opera di Giorgio Bianchi[ii] del film recensito poco sopra. Vi è il personaggio di un avvocato tendenzialmente seduttore e amante dei locali notturni, Alberto Santi, nostalgico della vita da scapolo. Rimane solo una sera (dopo che la moglie è partita con le amiche per un congresso delle donne cattoliche) e si trova in casa una piacente signora fuggita da una situazione familiare critica. Ciò genera una serie di equivoci, anche nei rapporti con la moglie, a causa di una somma di denaro sparita. Tutto il film proseguirà con fraintendimenti e tipici episodi da commedia degli equivoci. Riporto gli esilaranti dialoghi di una scena in Tribunale diventata celebre, dove Sordi riesce a perdere una causa che si presentava già vinta. Prima s’incontra con un cliente, padre dell’imputato, fuori dall’aula del Tribunale che gli dà 250 mila lire in contanti:
Avvocato Santi: «Duecentocinquantamila? Uee… Biagini! Il padre del ladro, eh?»
Cliente: «Mio figlio è innocente!».
Avvocato Santi: «È innocente, Biagini, ma c’ha na faccia da ladro…».
Cliente: «Pure a me dicevano che ho una faccia da ladro, e invece sono un perfetto galantuomo!».
Avvocato Santi: «Si vede, si vede, Biagini…».
Cliente: «Che dice, se risolve, sta faccenda?».
Avvocato Santi: «Oggi te lo porti via, va bene?»
Usciere: «Avvocato, comincia la causa!».
Biagini: «Avvocato, io non ci dico niente…».
Avvocato Santi: «E che devi dire, che devi dire, Biagini? Statte zitto, statte zitto, ci ho la causa in pugno. Biagini vieni a sentire, vieni a sentire!»
Come prevedibile, in sede di discussione della causa non tutto fila liscio…
Pubblico Ministero: «Pur essendo noi pienamente convinti e persuasi della piena colpevolezza dell’imputato, tuttavia, non avendo a nostra disposizione le prove del reato, chiediamo a questo Tribunale l’assoluzione per insufficienza di prove…».
Giudice: «La difesa, naturalmente, non ha nulla da aggiungere…».
Avvocato Santi: «Sì, sì, sì, sì, sì!»
Giudice: «Eh avvocato, è stata chiesta l’assoluzione…».
Avvocato Santi: «Beh… signor Presidente, il Pubblico Ministero ha chiesto l’assoluzione dell’imputato, e su questo siamo perfettamente d’accordo. Ma l’ha chiesta per insufficienza di prove! E su questo non siamo, e non possiamo, essere d’accordo. Noi rifiutiamo ogni compromesso. O assoluzione con formula piena, o condanna, o innocente o colpevole! Questo è il punto. E se, nella sua ingiusta richiesta, la Pubblica Accusa si è lasciata influenzare dalla fisionomia dell’imputato, io posso assicurarvi che la faccia da ladro non fa il ladro, che un individuo con questa faccia è nella completa impossibilità di rubare. Signor Presidente, la gente quando lo vede si mette subito la mano sul portafoglio. E questo … ma quando ruba… Per rubare, signori miei, ci vuole una faccia onesta, come quella sua… pardon… come la mia, come quella di tanti altri… pertanto, visti gli Articoli sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici e trentasei del Codice Penale, io chiedo l’assoluzione con formula piena perché la faccia non costituisce reato!»
[i] Giulietta Masina è nata a San Giorgio di Piano il 22 febbraio 1920 ed è morta a Roma il 23 marzo 1994. Ha avuto parti in Paisà (1946) di Roberto Rossellini, Senza pietà (1948) di Alberto Lattuada, Luci del varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, Lo sceicco bianco (1952), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di Cabiria (1957), Giulietta degli spiriti (1965) e Ginger e Fred (1985) di Federico Fellini.
[ii] Giorgio Bianchi è nato a Roma, 18 febbraio 1904 ed è morto sempre a Roma il 9 febbraio 1967. Lo si ricorda anche per Il mio amico Benito (1962) e Totò e Peppino divisi a Berlino (1962).
http://www.ziccardi.org/?p=623
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