TITULO Sono romano ma non è colpa mia
AÑO 2010
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
ESCRITO POR Enrico Brignano con Mario Scaletta
COLABORACION EN LOS TEXTOS Augusto Fornari e Massimiliano Giovanetti
DIRECCION Enrico Brignano
MUSICA Federico Capranica
Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
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Reduce dallo strepitoso successo teatrale e televisivo, Enrico Brignano torna in scena con lo spettacolo “Sono romano ma non è colpa mia”. Uno show che dà voce a sentimenti ed emozioni. Brignano riflette ad alta voce, dà corpo ai ricordi di famiglia ma di una famiglia allargata, che risalendo di nonno in nonno, arriva fino a nonno Romolo, primo re di Roma. Ma fuori dal nido degli affetti familiari, anche di quelli più lontani nel tempo, ce n’è per tutti, nessuno escluso: tempo di bilanci, di riflessioni e di speranze per il futuro, con un’ispirazione sempre educata a volte surreale e mai volgare, con uno spettacolo che ha come unica “grande” pretesa, quella di far trascorrere una serata divertente. Nei suoi esilaranti monologhi, Brignano mette alla berlina vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore: un viaggio tra le piccole e grandi nevrosi degli italiani. Ma in questo viaggio fortunatamente viene in soccorso, anzi in “Pronto soccorso”, la risata come un sorso d’acqua fresca, capace di mandar giù e per un attimo far dimenticare qualsiasi boccone amaro. Una pausa di serenità, una pausa di buonumore. “Sono romano ma non è colpa mia” perché abitare nella capitale comporta una responsabilità non indifferente: saper far meglio di chi è venuto prima di noi, molto prima di noi. Con l’aiuto e la maestria delle musiche e dell’orchestra diretta dal maestro Federico Capranica, Brignano vi accompagnerà tenendovi per mano attraverso i monumenti e i ruderi dei suoi pensieri.
http://www.auditorium.com/eventi/5032303
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Io sono romano ma non è colpa mia. Quella è mia madre, che si impuntò con mio padre: «Mio figlio deve nascere nella Capitale, come minimo dev’essere capitalista».
A scuola, poi, studiando la storia, presi coscienza di quale grande onore fosse essere un cittadino romano. Roma, da quello che ho capito, fu fondata senza piano regolatore,tutta abusiva, il 21 aprile del 753 a.C., da non confondersi con la D.C. che venne molto dopo per condonare tutto quello che era stato costruito abusivamente prima…
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Enrico Brignano , torna in scena con lo spettacolo “SONO ROMANO MA NON E’ COLPA MIA”. torna a casa.Uno show che dà voce a sentimenti ed emozioni, quasi autobiografico. Brignano cerca attraverso esilaranti monologhi la “sua discendenza” arrivando fino al suo bis…..bis….nonno Romalo, re di Roma.
Ma fuori dal nido degli affetti familiari, anche di quelli più lontani nel tempo, ce n’è per tutti, nessuno escluso: tempo di bilanci, di riflessioni e di speranze per il futuro, con un’ispirazione sempre educata a volte surreale e mai volgare, con uno spettacolo che ha come unica GRANDE pretesa, quella di far trascorrere una serata divertente.
L’Artista, attraverso la risata, mette a nudo, vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore. Ma in questo viaggio viene in soccorso , anzi in “Pronto soccorso” la risata come un sorso d’acqua fresca, capace di mandar giù e per un attimo far dimenticare qualsiasi boccone amaro. Una pausa di serenita’, una pausa di buonumore.
“Sono romano ma non è colpa mia” perché abitare nella capitale comporta una responsabilità non indifferente: saper far meglio di chi è venuto prima di noi, molto prima di noi.
Uhm…qui gatta ci cova… Il simpatico Enrico non ce la racconta giusta. Che cosa ha combinato? Da quale tremenda accusa cerca di difendersi?
Siamo andati a scartabellare fra gli atti del processo teatrale: La lista delle accuse è lunga: Discendenza colposa da Romolo e Remo, nascita abusiva in città eterna (Roma), Vilipendio alla lingua italiana, Favoreggiamento del dialetto romanesco e Interesse privato in atti teatrali.
Brignano si difenderà con l’ironia che lo contraddistingue e in una scoppiettante arringa difensiva, farà rivivere la storia della città eterna dalla fondazione fino ad oggi. Enrico non risparmia nessuno, nemmeno se stesso; racconta la sua adolescenza, le feste in garage, il primo amore, una parentesi sentimentale dove Enrico sa’ essere persino romantico.
Alla sua prima fiamma: Diana, dedica una delicata e struggente canzone d’amore. E di nuovo indietro nel tempo, sottolinea la differenza del suo, con gli altri popoli meno paciosi e più propensi alla rivolta verso il potere, facendo una esilarante carrellata fra i più famosi rivoluzionari della storia :Robespierre, Che Guevara, Lenin e Mao Zedong.
Brignano fonde meravigliosamente difesa e accusa, in un racconto teatrale, armonico e pieno di divertimento.
Non cerca assoluzioni …lui discendente di Romolo e Remo, chiede solo le attenuanti generiche…anzi genetiche! Il DNA non è acqua e “le origini non sono bruscolini, sono il principio di tutti li destini.”
Se il destino di Brignano è quello d’essere Romano fino al midollo, il destino del suo pubblico è quello di divertirsi.
http://www.romalive.org/primo-piano/palalottomatica-enrico-brignano-sono-romano-ma-non-e-colpa-mia/
Ma fuori dal nido degli affetti familiari, anche di quelli più lontani nel tempo, ce n’è per tutti, nessuno escluso: tempo di bilanci, di riflessioni e di speranze per il futuro, con un’ispirazione sempre educata a volte surreale e mai volgare, con uno spettacolo che ha come unica GRANDE pretesa, quella di far trascorrere una serata divertente.
L’Artista, attraverso la risata, mette a nudo, vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore. Ma in questo viaggio viene in soccorso , anzi in “Pronto soccorso” la risata come un sorso d’acqua fresca, capace di mandar giù e per un attimo far dimenticare qualsiasi boccone amaro. Una pausa di serenita’, una pausa di buonumore.
“Sono romano ma non è colpa mia” perché abitare nella capitale comporta una responsabilità non indifferente: saper far meglio di chi è venuto prima di noi, molto prima di noi.
Uhm…qui gatta ci cova… Il simpatico Enrico non ce la racconta giusta. Che cosa ha combinato? Da quale tremenda accusa cerca di difendersi?
Siamo andati a scartabellare fra gli atti del processo teatrale: La lista delle accuse è lunga: Discendenza colposa da Romolo e Remo, nascita abusiva in città eterna (Roma), Vilipendio alla lingua italiana, Favoreggiamento del dialetto romanesco e Interesse privato in atti teatrali.
Brignano si difenderà con l’ironia che lo contraddistingue e in una scoppiettante arringa difensiva, farà rivivere la storia della città eterna dalla fondazione fino ad oggi. Enrico non risparmia nessuno, nemmeno se stesso; racconta la sua adolescenza, le feste in garage, il primo amore, una parentesi sentimentale dove Enrico sa’ essere persino romantico.
Alla sua prima fiamma: Diana, dedica una delicata e struggente canzone d’amore. E di nuovo indietro nel tempo, sottolinea la differenza del suo, con gli altri popoli meno paciosi e più propensi alla rivolta verso il potere, facendo una esilarante carrellata fra i più famosi rivoluzionari della storia :Robespierre, Che Guevara, Lenin e Mao Zedong.
Brignano fonde meravigliosamente difesa e accusa, in un racconto teatrale, armonico e pieno di divertimento.
Non cerca assoluzioni …lui discendente di Romolo e Remo, chiede solo le attenuanti generiche…anzi genetiche! Il DNA non è acqua e “le origini non sono bruscolini, sono il principio di tutti li destini.”
Se il destino di Brignano è quello d’essere Romano fino al midollo, il destino del suo pubblico è quello di divertirsi.
http://www.romalive.org/primo-piano/palalottomatica-enrico-brignano-sono-romano-ma-non-e-colpa-mia/
Ciao Amarcord,
ResponderEliminarla parte 1 http://www.mediafire.com/?un3m5hkyznufvyw
non funziona piu!
Grazzie!
Cercherò di risolvere il problema in pochi giorni.
EliminarCambiados todos los enlaces. Espero que duren.
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