TÍTULO Abbasso la ricchezza!
AÑO 1946
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 93 min.
DIRECTOR Gennaro Righelli
GUIÓN Vittorio Calvino, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Nicola Fausto Neroni, Gennaro Righelli, Fabrizio Sarazani, Pietro Solari
FOTOGRAFÍA Aldo Tonti
REPARTO Anna Magnani, Vittorio De Sica, Virgilio Riento, Laura Gore, Zora Piazza
PRODUCTORA Lux Film / Ora Film
GÉNERO Drama
SINOPSIS Gioconda Perfetti (Anna Magnani) se hace rica durante los tiempos de guerra con una pequeña renta en un humilde barrio de Roma. Un día decide dejarlo todo y mudarse a una bella villa italiana rodeada de vecinos pudientes, donde conoce a un conde romano (Vittorio de Sica) que tras sus títulos y propiedades esconde un personaje sórdido que tan solo quiere el dinero que tanto le ha costado ganar. Gioconda se ve implicada en engaños y fechorías que tienen como fin apoderarse de su fortuna aprovechando su ignorancia. (FILMAFFINITY)
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Subtítulos
Ci vediamo immantinente. Come si dice: il ghiaccio è rotto e chi s'è visto se rivede!
E' una cosa spiacevole dir male di un film italiano proprio adesso che le nostre pellicole stanno trionfando nel mondo, che è nata addirittura una moda a nostro favore e che a Parigi il semplice slogan "E' un film italiano" è sufficiente per far riempire le sale.
Ma tant'è. Il film Abbasso la ricchezza non è soltanto una brutta cosa, è una cattiva azione. Protagonista di questo pastrocchio è infatti Anna Magnani, un'attrice che è portata in palmo di mano dai critici di fuori e che è stata chiamata a interpretare un film di Cocteau.
La Magnani è una donna intelligente. Ma non è intelligente mangiarsi la speranza di un lungo successo con gli errori di un film volgare, inutile e senza senso. Anna come "borsara nera" è quanto di più incredibile si possa immaginare: credere che basti parlar romanesco per passar per attrici è l'ultima volgarità che ci potevamo aspettare da lei.
Ma tant'è. Il film Abbasso la ricchezza non è soltanto una brutta cosa, è una cattiva azione. Protagonista di questo pastrocchio è infatti Anna Magnani, un'attrice che è portata in palmo di mano dai critici di fuori e che è stata chiamata a interpretare un film di Cocteau.
La Magnani è una donna intelligente. Ma non è intelligente mangiarsi la speranza di un lungo successo con gli errori di un film volgare, inutile e senza senso. Anna come "borsara nera" è quanto di più incredibile si possa immaginare: credere che basti parlar romanesco per passar per attrici è l'ultima volgarità che ci potevamo aspettare da lei.
Con rara insipienza vicino alla Magnani han sciupato un altro ottimo attore, De Sica. Illudersi che questo spontaneo partenopeo, che rivela in ogni inflessione del volto e della voce la sua origine piccolo borghese, possa raffigurare un nobile è come scambiare Amundsen con Nobile, bestialità che è già stata fatta una volta. De Sica cerca di frenare i suoi impulsi naturali: con la conseguenza che il personaggio da lui disegnato è privo di vitalità e di globuli rossi.
Pietro Bianchi
Da Candido, 7 Giugno 1947
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