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martes, 20 de septiembre de 2011

Fuoco! - Gian Vittorio Baldi (1968)


TITULO Fuoco!
AÑO 1968
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACION 91 min.
DIRECCION Gian Vittorio Baldi
ARGUMENTO Y GUION Gian Vittorio Baldi
PRODUCCION Gian Vittorio Baldi per IDI Cinematografica
FOTOGRAFIA Ugo Piccone
MONTAJE Cleofe Conversi
MUSICA Franco Potenza
REPARTO Mario Bagnato (Mario), Lydia Biondi (sua moglie), Giorgio Maulini (il carabiniere)

SINOPSIS Un uomo spara sulla statua della Vergine durante la processione del 15 agosto. Asserragliato in casa, con la moglie e la figlia, si ribella, spara, uccide e si consegna alla fine alla polizia insieme alla bambina, che rappresenta il futuro e la speranza.

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)


ABC en el Festival de Venecia
...
Un hecho de crónica negra ocupó ayer la pantalla del Festival. En un lugar cualquiera de Italia, una plaza llena de gente, una procesión que se inicia. De repente se oyen unos disparos. La Virgen, llevada en andas en el cortejo, es alcanzada. Sus portadores huyen, dejando caer la imagen al suelo, y huye también todo el mundo, asustado. El autor de los disparos -un loco, sin duda- se encierra en su casa, dispuesto a defenderse de una extraña amenaza exterior, de la sociedad; dispuesto a seguir disparando, porque así lo exige su locura; a exterminar a su familia. Este es el tema de Fuoco (Fuego) de Gian Vittorio Baldi. Una película de apariencia lineal, casi muda -gestual, podríamos decir- donde a la tensión inicial de los primeros disparos siguen unos largos silencios donde intenta medirse la tensión del hombre (Mario) sobre su mujer (Lydia) y su hija, de unos pocos meses. Baldi a generalizado el caso -por desgracia no tan frecuente- del hombre que enloquece -o quizá, como mantienen algunos sociólogos, se vuelve cuerdo en medio de una sociedad alineada, ante las presiones del mundo exterior, y asesina a su familia para liberarla de la angustia que él siente para que no viva encarcelada -tomando los detalles fundamentales de un hecho real ocurrido en Italia hace unos pocos años. Su película no cuenta una historia, intenta algo más ambicioso: crear una atmósfera, trasladar una sensación de la pantalla al espectador. No se explica nada los detalles que se brindan al espectador sobre Mario y su actitud; viene dados por una serie de voces, exteriores al drama, que intentan razonar con él, y convencer a su protagonista de que deje de disparar a la calle, como un poseso, ignorantes de la verdadera tragedia -tragedia sin espectacularidad, sin gritos- que está sucediendo en la casa.
Gian Vittorio Baldi -que no consigue totalmente su ambición debido a ciertas descompensaciones del clima interior de los personales, a cierta morosidad complaciente y reiterativa que rebajan sensiblemente la calidad del conjunto- rodó Fuoco en 18 días, siguiendo las escenas del rodaje el mismo orden del guión, con un operador (Mario Bagnato) y una actriz joven (Lydia Biondi), prácticamente desconocida, como protagonista. El sistema seguido por Baldi: medios económicos limitados, libertad máxima al realizador y sinceridad en el tratamiento, tiene, en esta primera obra suya como director, un saldo eminentemente positivo. "Fuoco" dedicada e exponer un fenómemo sociológico en sí mismo, en su contexto universal, eludiendo una anécdota mas o menos circunstancial, resulta, por la seriedad de su tratamiento, una película inhabitual que marca un camino digno de experimentar.
...
Diario ABC, viernes 6 de setiembre de 1968, Pág. 57/58

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E' un film contro tutto e contro tutti. Il protagonista lotta contro l'idea della religione, dello stato e della famiglia. È una metafora sullo spirito del ’68, un modo per dire distruggiamo tutto e ripartiamo da zero.
Note: Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1968, Osella d’Argento.
Premio speciale della Giuria della V Rencontres du Jeune Cinéma di Hyéres 1969.
Medaglia d’Oro quale miglior film alla Semaine Cinematographique Internationale di Anversa del 1971.
Coppa d’oro nel 1969.
Il film non ottenne il Premio di Qualità e molti intellettuali italiani espressero la loro disapprovazione a questa scelta, inviando un telegramma al Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Il testo del telegramma era il seguente: “Abbiamo appreso dai giornali che la Commissione per il Premio di Qualità presieduto dal critico cinematografico Gian Luigi Rondi non ha concesso il riconoscimento al film prodotto dalla IDI Cinematografica “Fuoco!” diretto da Gian Vittorio Baldi. Noi consideriamo il film una delle opere più degne e significative del cinema italiano degli ultimi anni.” Firmarono il telegramma Mino Argentieri, Ennio de Concini, Morando Morandini, Luigi Chiarini, Dacia Maraini, Ennio Flaiano, Giorgio Moscon, Ettore Giannini, Gianni Amico, Adriano Aprà, Flavio Paulon, Francesco Savio, Guido Piovene, Tulio Kezich, Callisto Cosulich, Tonino Guerra, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia.
Il film è stato giudicato dai critici tedeschi al Festival di Berlino 2003 uno dei cinque migliori film italiani degli anni ‘60-‘70.
http://www.ilcielosopradime.it/it/lautore/filmografia/lungometraggi
Girato in 16 mm e gonfiato poi in 35 mm



Fuoco sul cinema del '68
Fa uno strano effetto sentire certe parole da un grande del cinema classe 1930 che con la voce tremante, rotta da una visibile emozione, ci ringrazia per i temi affrontati durante l'incontro, dicendo di esser contento di aver trattato argomenti che difficilmente vengono fuori nel corso delle classiche interviste. Nostro ospite qui è Gian Vittorio Baldi, regista di "Fuoco!", film di incentrato su quello che è stato lo spirito del '68, sulle sue istanze profonde, su ciò che ne ha mosso gli eventi, più che sui fatti.

In che modo "Fuoco" interpreta lo spirito del '68?
Il Sessantotto, come voi avrete saputo e sentito, è nato prima dell'anno 1968, cioè l'odore, il profumo, lo stimolo, il sentore di polvere da sparo, di rivoluzione è cominciato nel 1964/65, quindi da un punto di vista intuitivo ho cercato di esprimerlo nel '68. E infatti questo è l'unico film che sia stato fatto sullo spirito del '68: una pellicola che tende alla distruzione di tutto, perché l'impulso era proprio distruggiamo tutto perché non ci sta bene e ricominciamo da capo. E ricominciamo da capo significava ripartiamo da zero.

In quale campo si doveva ricominciare da capo?
In ogni campo. È un film che va contro la religione, tanto che si apre con il protagonista che spara contro l'immagine della madonna durante la processione, è un film contro lo stato perché è contro il potere, e finalmente per la prima volta è un film che va contro la famiglia, perché lui uccide tutti, salva solo la sua bambina, per consegnarla al futuro. Ma lui uccide la suocera, la moglie che aspetta un bambino: quindi da un punto di vista narrativo è un film allegorico, che dice che in quegli anni lo spirito della gente, del popolo, dei giovani era talmente infuocato, reso assolutamente insopportabile dalla convivenza con la società, che il desiderio era quello di distruggere tutto e ricominciare da capo. In questo senso, allegoricamente, il film è sullo spirito del '68.

A proposito di '68, il film è stato presentato a Venezia proprio in quell'anno...
Ho portato "Fuoco!" al Lido proprio nel 1968. Si tratat di un film che ho prodotto e diretto, ed essendo presenti al tempo altre due pellicole che io stesso avevo prodotto, nella storia del cinema di Venezia per la prima e unica volta un produttore presentò tre film in concorso.

Parliamo dell'aspetto formale di questo film?
L'aspetto formale è uno delle parti più interessanti: si tratta di una pellicola girata a bassissimo costo, contro la struttura tecnica-tecnologica dell'industria cinematografica di allora, e addirittura contro la distribuzione, perché è un film girato in 16mm, e allora non si giravano film professionali in quel formato, tanto è vero che il distributore, quando è venuto a conoscenza del fatto che il film era stato girato in 16mm e poi riportato in 35, mi ha fatto causa al tribunale di Roma, perché era inconcepibile che io mi permettessi di usare un formato da dilettante. Un formato che mi consentiva invece di girare a basso costo, con degli strumenti tecnici avanzati come la presa sonora diretta che allora era complicatissima, perché la macchina da presa era molto grande e le apparecchiature sonore intrasportabili. Non solo: il fatto di usare la macchina a mano ha permesso una rapidità di ripresa che normalmente quelle macchine enormi non permettevano.

C'è qualche analogia con il digitale di oggi?
Assolutamente si, fino a qualche anno fa se giravi un film in digitale e lo presentavi alla mostra di Venezia ti prendevano per matto, perché non era ammesso, come è successo a me nel '68 per "Fuoco". Il digitale, in questo senso, è come i 16mm. Oggi i film digitali vanno a tutte le mostre se vengono riversati in analogico, cioè se passano in 35 mm. Anche se dal punto di vista della creazione adesso il digitale sta sempre più sostituendo l'analogico, e questo consente finalmente a chiunque di prendere in mano una macchina da presa ed esprimere il suo talento, cosa che prima non era possibile.

Parliamo della durata e del costo del progetto?
Il film è stato girato in 14 giorni, che è un tempo record considerando che i film di oggi sono girati in 10/15 settimane, a volte ci voglio anche degli anni. Questo perché io avevo idee molto chiare in testa. Inoltre ho girato le scene in ordine cronologico, come avvengono nel corso del film, tanto è vero che io paradossalmente non sono andato al montaggio del film ma ho soltanto scelto le inquadrature. Riguardo i costi del progetto, l'intera opera è costata 14 milioni di lire, un prezzo ridicolo, paragonabile a circa 100mila euro di adesso.
Michele Montesi (Redazione Ecoarca)
http://www.loudvision.it/cinema-interviste-fuoco-gian-vittorio-baldi--40.html

16 comentarios:

  1. Hola Amarcord, una vez mas gracias por todo el esfuerzo que haces para sacar adelante este brillante e insuperable blog, mas bien te pido por favor que también sigas subiendo los enlaces a mediafire (como siempre lo has hecho), ya que el megaupload y rapidshare son inaccesibles en algunas zonas de este planeta. Un abrazo y como siempre gracias.

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  2. Beto
    El problema es que ultimamente recibo muchos reclamos de que faltan enlaces en Mediafire. Los reviso y es cierto. Nunca falta la película completa, solo un enlace y ya es suficiente pata no poder verla.
    Por lo que leí los mantienen treinta días sin movimiento, después los borran.
    En Megaupload,´parece, los mantienen durante dos años.
    Veremos que pasa.
    Un fuerte abrazo y gracias por estar siempre presente y comentando.

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  3. Si, en verdad es muy cómodo mediafire pero como dices algunos enlaces fallan:

    Una vita tranquilla, falta parte 5 http://www.mediafire.com/?b4uq4j5kkyb420r
    Ferie D'agosto, falta parte 2 http://www.mediafire.com/?70r4bboer2d77xo
    Giro di lune tra terra e mare. falta parte 4 http://www.mediafire.com/?ninlwnqmi5vizn5

    Gracias por el blog.

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  4. Hola Amarcord, gracias por tu oportuna respuesta, realmente no sé como funciona el sistema de los enlaces en los diferentes servidores, pero hace 5 minutos me acabo de bajar "Il tetto" (subido el 13 de junio) y los enlaces estan todos ahi y funcionan bien; en todo caso te pediria que por favor subas los enlaces tanto en megaupload (MU) y mediafire (MF), asi los que no tenemos acceso a MU podemos seguir viendo tan excelentes peliculas de tu blog. Gracias otra vez, un abrazo.

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  5. Beto
    Las películas que te interesen avisame por correo a elcineitaliano@gmail.com que, de algún modo, trataré se subirlas a Mediafire.
    Saludos

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  6. Amarcord,
    Gracias, quiere decir que los enlaces de partes caidas en Mediafire ya no seran resubidos?
    O seran cargados en MU ? Por favor convendria que aclararases como procederias.
    Sds,
    Sonia

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  7. Muchas gracias por tu ofrecimiento Amarcord, hoy estuve descargando algunas peliculas de junio 2011 que me faltaban y solo tuve problemas en 2 peliculas:"Cronaca di un amore" (1950), cuya parte 2 esta fallada; y "Campo de'fiori" (1943),idem parte 2 fallada; por mientras estos 2 enlaces son los primeros que te pediria por favor que las subas de nuevo a Mediafire, gracias, cualquier otra cosa te paso la voz.

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  8. Sonia
    De a poco voy a ir resubiendolas a Megaupload o algún servidor (gratis) que las mantenga por más tiempo. Se aceptan sugerencias.
    Esto empezó como un hobby, pero se me está complicando.
    Saludos.

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  9. Beto
    Acabo de probar los enlaces de "Campo de'fiori" y funcionan todos.
    Saludos.

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  10. Acabo de probar los enlaces de Giro di lune tra terra e mare y funcionan.

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  11. Hola Amarcord, si, ahora si funciona, gracias. Te mando algunos enlaces que estan fallando:

    Cronaca di un amore (1950) Parte 1
    Il Casanova (1976) Casi todos estan KO
    Sogni d'oro (1981) Parte 3
    I ladri (1959) Parte 3

    Si encuentro mas te avisao, un abrazo.

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  12. MEGAUPLOAD desaparecido en manos del FBI.
    FELICIDADES y gracias por cuanto hace por este cine.

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  13. Colocados nuevos enlaces en Mediafire.

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  14. Any chance of having this rare film available in zippyshare? Thank you so much in advance!

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