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lunes, 12 de septiembre de 2011

Piazza delle Cinque Lune - Renzo Martinelli (2003)


TÍTULO Piazza delle cinque lune
AÑO 2003
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Italiamo (Separados)
DURACIÓN 90 min.
DIRECTOR Renzo Martinelli
GUIÓN Renzo Martinelli, Fabio Campus
MÚSICA Paolo Buonvino 
FOTOGRAFÍA  Blasco Giurato
REPARTO Donald Sutherland, Giancarlo Giannini, Stefania Rocca, F. Murray Abraham, Aisha Cerami, Greg Wise, Nicola Di Pinto, Federica Martinelli
PRODUCTORA Coproducción Italia-GB
GÉNERO Thriller

SINOPSIS Proprio nel corso del suo ultimo giorno di lavoro prima del pensionamento, il Procuratore della Repubblica di Siena, Saracini, viene avvicinato da uno sconosciuto che gli consegna una bobina. Si tratta di un filmato amatoriale in Super8 girato nel marzo del 1978 da un palazzo di via Fani, la mattina del rapimento di Aldo Moro. Turbato dalla sconvolgente documentazione, il procuratore avvia un'indagine su quei fatti che coinvolge il capo della sua scorta, Branco, e Fernando, giovane Pubblico Ministero. La pellicola è liberamente tratta dalla vicenda del sequestro e dell'omicidio del leader della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. (La Feltrinelli)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)


Venticinque anni dopo il sequestro Moro, un giudice coraggioso indaga sui veri mandanti.

Dopo il coraggioso 'Porzus' e il deludente 'Vajont', un altro film d’impegno civile per Renzo Martinelli che con 'Piazza delle cinque lune', vorrebbe scoperchiare uno dei tanti misteri della storia recente d’Italia: i isultati però sono piuttosto scarsi. Per fare un buon film non bastano infatti una confezione internazionale (il film è una coproduzione franco-italo-tedesca), un cast rinomato e multilingue (oltre a Sutherland, il protagonista, ed ai nostrani Giancarlo Giannini e Stefania Rocca, c’è anche spazio per un cameo di Philippe Leroy e per una piccola parte di F. Murray Abraham), ed effetti speciali dispendiosi e appariscenti: servono anche una regia “forte” ed una storia convincente e coerente. Sempre indeciso se prendere la via del melodramma (spesso viziato da cadute in stile fiction televisiva) e il tono documentaristico (le ricostruzioni del sequestro), Martinelli dimostra gravi mancanze sia nella direzione degli attori (al minimo tutti, da Sutherland ad un più che sbiadito Giannini, passando per una incolore Stefania Rocca) sia per quanto riguarda la tesi di fondo (alla fine, la colpa di tutto è sempre della Democrazia Cristiana e degli americani), dove sembra più proclamare che dimostrare.
Superficiale e grossolano nello sciogliere molti nodi della vicenda, 'Piazza delle cinque lune' lascia l’amaro in bocca, non interrogandosi seriamente di fronte alla vicenda, ma rispondendo con slogan rabbiosi e tesi ideologiche.
http://www.sentieridelcinema.it/recensione.asp?ID=188



Film a metà strada tra ricostruzione storica, documentario e teorie su uno dei fatti di sangue più importanti nella storia della politica italiana, il rapimento dell'onorevole Aldo Moro.
Prima di guardarlo mi ero un pò informata su personaggi, recensioni e tutto quello che di solito leggo quando sto per guardare un film nuovo. Ebbene la cosa che mi ha maggiormente stupita è che la maggior parte delle critiche lette era negativa, quasi offensive direi verso regista, autori e in ultimo attori, come se il voler affrontare ancora una volta un argomento tanto spinoso (ed ancora parzialmente avvolto nel mistero) come il rapimento di Moro potesse creare disagi nelle menti di coloro che avrebbero assistito al film stesso (ho letto persino critiche al regista, accusato di creare nuove polemiche senza tenere conto del dolore delle famiglie delle vittime).
Io dico invece che un film che fa riflettere e smuove coscienze anche a 25 anni di distanza dal fatto, è sempre il benvenuto, e che negli stessi titoli di cosa c'è la firma del figlio dello statista, a testimoniare che lo Stato Italiano, ancora una volta, è stato assente e non ha saputo dare una risposta chiara sul sequestro e sull'uccisione dello statista della DC.
Una parziale risposta che invece cerca di dare il regista, Renzo Martinelli (già autore del film sul Vajont) e tutto il cast di attori, che comprende i bravissimi Donald Sutherland nei panni del magistrato Saracini che ad un passo dalla pensione si ritrova tra le mani la bobina in super 8 del filmato girato nel marzo del 1978 da un palazzo di via Fani, la mattina del rapimento; Giancarlo Giannini e una Stefania Rocca in uno dei ruoli più convincenti della sua alternante carriera d'attrice. Ottima anche l'ambientazione senese.
Ed infatti io trovo il film davvero ben fatto, con la ricostruzione del sequestro tramite il filmino resa, per me, in modo eccezionale. Ho trovato piuttosto banale soltanto il finale (che ovviamente non rivelerò).
Poi guardandolo è chiaro che ognuno si farà la sua idea personalissima.
Ennesimo tentativo di ricostruire un fatto di cronaca vedendoci aspetti nascosti che in realtà non esistono oppure qualcosa che ci aiuta meglio a capire la realtà del periodo e soprattutto la storia politica(e non solo) d'Italia, fortemente influenzata da quel momento in poi dai servizi segreti americani?

7 comentarios:

  1. recien conozco este blog y mi vida cambio para siempre,soy un enamorado del cine italiano y en particular esta pelicula , donde podre encontrar los subtitulos en español? dsde ya gracias

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  2. Respuestas
    1. MAALLL!! BADD!! LOS SUBTITULOS ESTAN EN ITALIANO!! >:(

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  3. Ciao, anche questi link sono offline, gentilmente potresti riupparli per piacere?

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  4. enlaces caídos puedes subirlos otra vez
    gracias

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