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jueves, 3 de febrero de 2011

Ricomincio da tre - Massimo Troisi (1981)

 (Gracias a Vozidar por la colaboración)
TÍTULO Ricomincio da tre
AÑO 1981 
SUBTITULOS Si (en italiano)
DURACIÓN 110 min.
DIRECTOR Massimo Troisi
GUIÓN Massimo Troisi, Anna Pavignano
MÚSICA Pino Daniele
FOTOGRAFÍA Sergio D'Offizi
REPARTO Massimo Troisi, Fiorenza Marchegiani, Lino Troisi, Lello Arena, Laura Nucci, Deddi Savagnone, Vincent Gentile, Luciano Crovato, Renato Scarpa, Marina Pagano
PRODUCTORA Factory Cinema / Italian International Film / Radiotelevisione Italiana
GÉNERO Comedia

SINOPSIS Gaetano, un joven tímido napolitano, decide irse de casa, dejar el trabajo y los amigos, para comenzar una nueva vida en Florencia. Allí conocerá a una enfermera, Marta, de la que se enamora. Ganadora del David di Donatello de la Academia italiana en las categorías de mejor película y mejor actor. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Si saluta con piacere la nascita di un nuovo talento nel giovane cinema italiano. Il versante comico, con le sue agre malinconie, si rivela il più praticabile dai nuovi autori, i diversi rami della commedia e della tradizione si uniscono in una composita smorfia italiana. Chi volesse potrebbe tentarne una mappa semplificata, la milanesità un poco robotica di Nichetti, la romanità borghese di Moretti, l'inceppo toscano e agreste di Benigni (per adesso solo attore), l'instabilità romana di Verdone, molte facce in cerca d'anima.
Tutti distinti, tutti differenti, per carità, ma tutti autori perché non si contentano di ricevere la tradizione e la società come un pacco regalo; le filtrano e le distorcono per capirle. Forse Troisi in quest'operazione è il più scaltro e insieme sincero. Ha addosso Napoli, un peso enorme, una tradizione di commedia in cui perdersi. Ha vicino l'esempio di chi è arrivato prima, il contagio dei linguaggi e della caricatura non più regionale e vernacola, ma sofferentemente italiana.
Ne viene fuori bene, con una storia che si srotola come un pretesto, ma non si perde mai, che tiene insieme con umorismo e intelligenza i lembi dei caratteri e delle situazioni.

Comincia con una famiglia napoletana troppo tipica, pregiudizi, pazienza e fantasia proletaria, il padre del giovane Gaetano aspetta che un miracolo gli faccia ricrescere la mano persa in un incidente. Gaetano ha bisogno di aria, vuol viaggiare, anche se un napoletano che viaggia viene sempre preso per un emigrante.
Fugge lontano, addirittura a Firenze da una zia, vuol ricominciare se non da zero almeno da tre («due o tre cose buone vorrei conservarle»). Incontra un'assistente psichiatrica che sta scrivendo un romanzo femminista, ne viene sedotto, mette su casa, nel senso che è ospite. Ma è una precaria normalità, l'amico Lello, giunto da Napoli, tempesta per trovare anche lui una sistemazione, un giovane americano lo trascina per le case a predicare la Bibbia, soprattutto la sua ragazza non è fedele.
Che accadrà quando l'amante gli confesserà di essere incinta, ma di non sapere se il padre è lui? La gelosia napoletana cade su Gaetano come una macchina da tortura, ma lui è moderno, si fa forza, al massimo si chiude in bagno per purificare in un profondo monologo la sua cultura meridionale. La conclusione è aperta; Gaetano s'adegua, ma che fatica.
Col Gaetano di Troisi arriva dunque al cinema un altro nevrotico, anzi uno speciale nevronapoletano che deve scontare nel riso e nell'ironia la sua cultura antica. Un giovane che si salva per saggezza ereditaria e nuova virtù analitica, che mette in crisi la napoletanità e l'antinapoletanità. Certe parole di gola in napoletano stretto, accentuato dal suono in diretta, appartengono alla scuola di Eduardo.
L'uso della narrazione a periodi chiusi in se stessi, in strisce da fumetto che appartiene all'esperienza teatrale di Troisi (che ha guadagnato popolarità col gruppo della Smorfia), può avvicinarsi, in cinema, al rituale di Moretti. Scelti bene i compagni di lavoro, per esempio Fiorenza Marchegiani e Lello Arena, bravi a far da spalla e a far da soli.
Stefano Reggiani
Da La Stampa, 4 marzo 1981 

9 comentarios:

  1. Gracias por los links, y el maravilloso blog.

    Saludos.

    Vozidar

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  2. Vozidar
    Gracias y a seguir compartiendo.
    A propósito ¿Sos el que colabora con tantos subtítulos?
    Un abrazo.

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  3. Sí, amigo. Por cierto, se me olvidó decirte que esta peli tiene subs en italiano estándar, que vienen muy bien, porque el Troisi habla un napolitano muy fuerte:
    http://www.opensubtitles.org/en/search/imdbid-81427/sublanguageid-all

    Un abrazo.

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  4. Gracias por partida doble.
    Te estaré eternamente agradecido por todas las sugerencias que puedas aportar.
    Subtítulos subidos.

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  5. ¿COMO PUEDO ENCONTRAR LA VERSION EN ESPAÑOL O LOS SUBTITULOS EN ESPAÑOL?
    GRACIAS.

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  6. Cuando no coloco los subtítulos en español es que los busqué y nos los encontré (Lo que no quiere decir que no estén).
    De cualquier modo: Hay páginas donde se pueden encontrar subtítulos en distintos idiomas (SubDivX, por ej.). Otro método es colocar en el buscador el nombre de la película más la palabra subtítulo. Espero que tengas suerte... y me avises si los encontrás.
    Saludos.

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  7. GRACIAS PERO YA LOS BUSQUE COMO PELICULA EN ESPAÑOL Y EN LAS PAGINAS DE SUBTITULOS. ES UNA PELICULA QUE VI HACE AÑOS Y NO HE OLVIDADO LAS ESCENAS DEL 'SUEÑO' Y DE LOS 'MILAGROS', REALMENTE GENIAL. QUIZAS PIDIENDOLA AL DISTRIBUIDOR, ¿SABES CUAL ES?
    GRACIAS POR TUS RESPUESTAS Y TU ESPLENDIDO BLOG.
    SALUDOS.

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  8. He encontrado estos subtitulos en español:

    http://www.megaupload.com/?d=LMOAAW1X

    espero que funcionen

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  9. En Cine Fórum Clásico está publicada una versión (SATRIP) de esta película con subtítulos incrustados en español. Si la puedes traer al blog, sería un aporte enorme.

    Saludos.

    Kino Glaz.

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