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viernes, 27 de septiembre de 2013

Febbre di vivere - Claudio Gora (1953)


TITULO ORIGINAL Febbre di vivere
AÑO 1953
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Inglés (Separados)
DURACION 110 min.
DIRECCION Claudio Gora
ARGUMENTO Tratado libremente del drama "Cronaca" de Leopoldo Trieste
GUION Susso Cecchi D'Amico, Luigi Filippo D'Amico, Claudio Gora, Lamberto Santilli, Leopoldo Trieste
MUSICA Valentino Bucchi
FOTOGRAFIA Enzo Serafin, Oberdan Troiani (B&W)
REPARTO Massimo Serato, Marina Berti, Anna Maria Ferrero, Marcello Mastroianni, Sandro Milani, Nyta Dover, Rubi D'Alma, Vittorio Caprioli, Paola Mori, Carlo Mazzarella
PRODUCTORA Bac Film
GENERO Drama

SINOPSIS Mediocre drama italiano sobre las vidas de una serie de personajes de la alta sociedad. En realidad son unos "don nadie", comoel protagonista, Massico (Massimo Serato), un triste corredor de apuestas que se dedica a romper los corazones de cuantas chicas salen a su paso. La culpa es de su atractivo; pero, eso sí, cuando haya un asesinato de por medio, pondrá pies en polvorosa. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Subtítulos (Inglés)

TRAMA: 
Massimo, giovinastro che vive d'espedienti, è il capo di un gruppo di giovani esistenzialisti, viziosi e amorali. Ha una relazione con Elena, che lo ama appassionatamente, mentre Massimo non si fa scrupolo di tradirla. Quando esce di prigione Daniele, un giovane, che Massimo ha trascinato sulla cattiva strada e che poi ha tradito, l'ex carcerato si presenta a chiedergli il perché del suo comportamento. Massimo si trova in grave imbarazzo anche perché Elena aspetta un bambino ed un grosso imbroglio, scoperto alla sua sala corse, ha allertato la polizia. Per rabbonire Daniele, lo mette in contatto con la sua ex fidanzata, Lucia che però non vuole più saperne di lui. Massimo convince poi un suo giovane adepto, Sandro, a chiedere aiuto ai propri genitori, spacciandosi per l'amante di Elena. Massimo ottiene così che la sua amante venga affidata alle cure di un disonesto medico. Ma alla fine i nodi vengono al pettine: gli ingannati si ribellano. Durante una violenta rissa Sandro muore accidentalmente: per far credere ad un suicidio, Massimo ne getta il cadavere dalla finestra. Lucia, delusa e disgustata, lo denuncia alla polizia, che lo arresta. Elena viene salvata dalle grinfie del medico criminale e Lucia si rifarà una vita al fianco di Daniele.

CRITICA: 
"Dal punto di vista cinematografico il film non manca di efficacia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 33, 1953)

NOTE: 
- NASTRO D'ARGENTO PER LA MIGLIOR MUSICA E A CLAUDIO GORA "PER AVER IMPOSTATO UNA CORAGGIOSA INDAGINE DI AMBIENTE E DI COSTUMI".
- LA REVISIONE MINISTERIALE DELL'APRILE 2007 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.


Nell'attuale stato involutivo del nostro cinema un'opera come Febbre di vivere costituisce già un bell'incontro. La crisi di libertà ha influito, direttamente o indirettamente, anche su questo film (e vedremo dove e in quale misura), ma esso conferma, oltre alla possibilità - in altre condizioni ambientali - di un'aurea produzione media, come un certo coraggio e quindi un'autonomia dal conformismo siano nonostante tutto ancora possibili, specie in coloro i quali, debuttanti nella regia, sono meno passibili dell'autolimitazione, cioè dell'autocensura. [...]
Guido Aristarco

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