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martes, 18 de enero de 2011

Pranzo di Ferragosto - Gianni Di Gregorio (2008)


TÍTULO Pranzo di ferragosto 
AÑO 2008 
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 75 min.
DIRECTOR Gianni Di Gregorio
GUIÓN Gianni Di Gregorio, Simone Riccardini
FOTOGRAFÍA Gian Enrico Bianchi
REPARTO Gianni Di Gregorio, Valeria De Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Calì, Grazia Cesarini Sforza, Alfonso Santagata, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu
PRODUCTORA Archimede
WEB OFICIAL http://www.pranzodiferragosto.it/
GÉNERO Comedia

SINOPSIS Gianni, un romano del Trastevere, vive en la casa familiar con su madre viuda. El día antes de ferragosto, el administrador de la comunidad le sorprende con una propuesta muy poco habitual: que acoja a su madre en su casa durante los dos días festivos. A cambio, le ofrece deducirle las deudas que ha acumulado durante años en los gastos de la comunidad. Gianni acepta, pero poco después el administrador se presenta no sólo con su madre, sino también con su tía. Todo se va enredando cada vez más y poco después su amigo y médico de cabecera, que tiene que estar de guardia en el hospital, le lleva también a su madre... Gianni, agobiado y sobrepasado por el choque de personalidades de las cuatro mujeres, se dedica heroicamente a tenerlas contentas. El resultado es que una bocanada de vitalidad, de locura y de frescura invade la vieja casa en el centro de Roma. (FILMAFFINITY)


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Subtitulos

Una commedia sulla terza età, scanzonata e verace, che offre diversi spunti di riflessione

Gianni ha un lavoro: occuparsi dell'anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva Alfonso, l'amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l'amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte.
Lo sceneggiatore e aiuto regista Gianni Di Gregorio affronta la sua prima volta da solista pescando a piene mani dalla propria esperienza di figlio e regalando una svolta a un fatto realmente accaduto. Incuriosito da quello che sarebbe potuto accadere se avesse davvero accettato di tenere la madre dell'amministratore per le ferie di ferragosto, confeziona una piccola e tenera storia dai tratti scanzonati in cui l'improvvisato ospizio diventa il teatro di una serie di gag offrendo allo stesso tempo diversi spunti di riflessione. La scelta di sviluppare la trama nel giorno notoriamente più rallentato dell'anno e in una Trastevere arsa e deserta, appare la più idonea alla narrazione in quanto si contrappone ai ritmi frenetici della vita odierna e va incontro ai tempi delle anziane protagoniste che a loro modo s'investono del ritmo del film riempiendo la scena con la loro esuberanza. Deciso a catturare la parte più verace di ognuno, Di Gregorio si incarica del ruolo del figlio di mezz'età, celibe e con il vizio del bere, che tiene d'occhio la madre come se fosse una bimba e ne sopporta i capricci abbozzando alla precarietà in cui si trova per comodità. Le signore che lo circondando in attesa del pranzo di ferragosto sono tutte attrici non professioniste e la loro naturalezza permette al film di avvolgersi in un'aura genuina e neorealista.
In pochi avrebbero avuto il coraggio di portare sullo schermo una storia di "vecchiette", considerato che la terza età viene di rado frequentata dal cinema perché poco commerciabile, ma il regista romano rivela una particolare abilità nel tratteggiare un racconto che mette in luce i desideri, i vizi e le virtù delle mature signore. Priva di qualsiasi tipo di orpello, che sia dialogico o registico, l'opera prima di Di Gregorio, prodotta da Matteo Garrone, fa riflettere sulla condizione dell'anziano, troppo spesso relegato in ospizi dai propri figli, troppo spesso trascurato dalla società. Pranzo di ferragosto è da considerarsi perciò un piccola perla da custodire con cura.
Tirza Bonifazi Tognazzi 

3 comentarios:

  1. Muy buen blog y variedad de pelicullas
    sigan asi ....grazie mille =) !!!!

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  2. Meraviglioso filme...da non perdere!! Anche "Gianni e le donne" un altro capolavoro.
    Grande Gianni Di Gregorio!
    Grazie Amarcord per il incommesurabile impegno di ritrovare in un solo posto il meglio del cinema italiano.
    Grazie davvero.

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