Umberto D. - Vittorio de Sica de (1952)

TÍTULO Umberto D.
AÑO 1952
IDIOMA Dual (Italiano/Español)
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACIÓN 84 min.
DIRECTOR Vittorio de Sica
GUIÓN Cesare Zavattini & Vittorio De Sica
MÚSICA Alessandro Cicognini
FOTOGRAFÍA G. R. Aldo
REPARTO Carlo Battisti, Maria Pia Casilio, Lina Gennari, Memmo Carotenuto, Alberto Albani Barbieri
PRODUCTORA Rizzoli Film
PREMIOS 1956: Nominada al Oscar: Mejor historia
GÉNERO Drama | Neorrealismo. Vejez. Pobreza

SINOPSIS Umberto Doménico Ferrari es un jubilado que intenta sobrevivir con su miserable pensión. Sumido en la pobreza, vive en una pensión, cuya dueña lo maltrata, pero no consigue reunir el dinero necesario para pagar el alquiler de su habitación. Los únicos amigos que Umberto tiene en este mundo son una joven criada y sobre todo su perro Flike. (FILMAFFINITY)

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Subtítulos (Español)
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Umberto D., modesto impiegato in pensione (Carlo Battisti), così povero che non riesce a pagare l'affitto d'una camera ammobiliata, viene espulso dalla sua padrona di casa (Lina Gennari) e per un momento pensa di suicidarsi.

Vittorio De Sica ha detto del suo "film preferito". "La tragedia di questi personaggi, esclusi da un mondo che hanno tuttavia contribuito a costruire, è una tragedia che si nasconde nella rassegnazione e nel silenzio, ma che esplode a volte in manifestazioni impressionanti o spinge a spaventosi suicidi. La decisione di morire presa da un giovane è certamente cosa grave, ma che dire del suicidio d'un vecchio, d'un essere già naturalmente vicino alla morte? A una cosa orribile. Una società che permette una cosa simile è una società perduta". Riattaccando Umberto D. ai suoi tre film precedenti, realizzati da De Sica, Zavattini li definisce un appello alla solidarietà del pubblico.

Sequenze memorabili: la manifestazione dei pensionati a Roma; la vita solitaria nel misero appartamento; la servetta (Maria Pia Casilio) che accudisce malinconicamente ai suoi lavori in cucina e fa capire di essere incinta senza farne parola; Umberto D. accanto a un passaggio a livello, che si prepara a buttarsi sotto un treno, ma vi rinuncia pensando al cane, suo unico amico.
Data la serietà dell'argomento, Umberto D. ebbe un successo assai limitato, e irritò i ministri allora in carica. Rimane però, con Ladri di biciclette, il miglior film della coppia De Sica-Zavattini, il più rigoroso e insieme semplice esempio della loro poetica.
Georges Sadoul
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968