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jueves, 9 de febrero de 2012

Palermo-Milano Solo Andata - Claudio Fragasso (1995)

TÍTULO ORIGINAL Palermo Milano solo andata
AÑO 1995
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACIÓN 100 min.
DIRECTOR Claudio Fragasso
GUIÓN Rossella Drudi, Claudio Fragasso
MÚSICA Pino Donaggio
FOTOGRAFÍA Giancarlo Ferrando
REPARTO Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Ricky Memphis, Francesco Benigno, Romina Mondello, Valerio Mastandrea, Rosalinda Celentano, Stefania Rocca, Fausto Lombardi, Stefania Sandrelli, Aldo Massasso
PRODUCTORA Globe Films / Production Group S.r.l.
PREMIOS 1995: Premios David di Donatello: Mejor productor y sonido. 5 nominaciones
GÉNERO Acción. Drama | Crimen. Mafia

SINOPSIS Turi Leofonte (Giannini) es un ex mafioso que acepta ser testigo en un proceso que involucra a gente muy importante de la organización. Para la mafia, Leofonte es peligroso, por eso tiene que ser sacrificado. Un grupo de policías dirigido por Nino Di Venancio (Bova) acepta protegerlo y acompañarlo hasta Milán, donde el proceso debe llevarse a cabo. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
Marinnà è un pentito di mafia che fa il nome di un insospettabile, il ragioniere Turi Leofonte (Giancarlo Giannini). Quest'ultimo, soprannominato il computer, ricorda a memoria tutti i conti correnti bancari di alcuni dei più importanti boss mafiosi della Sicilia. Il giudice incaricato delle indagini spicca un mandato di arresto nei suoi confronti e l'ispettore Nino Di Venanzio (Raoul Bova) è incaricato di prelevarlo e scortarlo fino all'aeroporto. Sembra un lavoro di ordinaria routine e a Di Venanzio viene fornita una squadra di poliziotti alle prime armi, tra cui spicca la coppia romana Matteotti - Proietti (Memphis - Mastrandrea), la milanese Terenzi (Rosalinda Celentano) e il siciliano Ligresti (Francesco Benigno). 
Ma qualcuno tradisce e durante il tragitto verso l'aeroporto la squadra subisce un attentato sanguinoso nel quale il ragioniere resta miracolosamente in vita ma vede la moglie (Stefania Sandrelli) trucidata davanti ai suoi occhi. Rimasti senza protezione i poliziotti decidono di scortare il testimone via terra attraversando tutto lo stivale e difendendosi dai micidiali tranelli che le cosche mafiose tendono ai coraggiosi ragazzi. 
Come si può intuire "Palermo Milano solo andata" è un film d'azione che prende a pretesto le sanguinose vicende siciliane per imbastire un moderno western all'italiana con tanto di sparatorie e inseguimenti. Tuttavia, durante una delirante conferenza stampa, seguita alla presentazione del film, alcuni giornalisti hanno accusato il regista Fragasso di essere stato poco verosimile nella rappresentazione del fenomeno mafioso, richiamandosi ai soliti esempi di cinema civile di Francesco Rosi ed Elio Petri. Così facendo questi giornalisti specializzati hanno concesso a Fragasso e Giannini di poter difendere egregiamente il proprio film, poiché attaccato da un punto di vista totalmente errato. 
Fragasso ha spiegato che due sono stati i suoi modelli ispiratori, "Ombre Rosse" di John Ford e "Die hard" di John McTiernan. Ebbene, come era già accaduto per "Palla di neve", altro film che voleva contrapporre un modello spettacolare all'italiana a quello collaudato e un po' stanco all'americana, anche "Palermo Milano solo andata" fallisce la sua scommessa. Fallisce per vari motivi: primo, la mancanza di mezzi. Quando gli americani realizzano dei polizieschi lo fanno con un dispiego di denaro, personale e mezzi tecnici clamoroso e efficientissimo. Basti pensare che per film come "Speed" le sequenze d'azione vengono dapprima disegnate inquadratura per inquadratura, poi realizzate al computer e infine filmate per due o tre mesi anche con 20 cineprese alla volta! Non è questo il caso di "Palermo Milano solo andata". Le sequenze spettacolari sono povere, prive di regia e d'inventiva. 
Secondo: il cast. Vedendo Memphis, Mastrandrea o la Celentano sembra di assistere al "Maurizio Costanzo Show". Questo porta immediatamente ad una mancanza di verosimiglianza, tanto più che la Celentano è inguardabile ed insentibile e persino la Sandrelli, giunta ormai al centesimo film, è ancora incapace di qualsiasi sfumatura espressiva. Si salvano da questo guazzabuglio recitativo soltanto Giannini (sempre prodigioso) e la semi esordiente Romina Mondello (bella ed intensa). 

Terzo la sceneggiatura. Lodevole l'idea di realizzare un film di genere, deludente il risultato sulla pagina scritta. Personaggi abbozzati, trama sfilacciata, zeppa di buchi e incongruenze, dialoghi roboanti. La cosa più buffa è assistere alla presentazione dei protagonisti della storia, veri e propri monologhi davanti alla cinepresa. La sceneggiatrice Rossella Drudi sembra ignorare che le informazioni sullo schermo vanno date sempre per via indiretta. 
Quarto il pathos. Caro Fragasso, lei ha citato "Ombre rosse" e John Ford ma deve avere visto i film del maestro in maniera superficiale. Mai e poi mai Ford avrebbe filmato alcune sequenze patetiche come la morte della Sandrelli al rallentatore (vera scena da cult blob). 
In una cosa però siamo d'accordo con lei: "Palermo Milano solo andata" è un grande film di emozioni ma alla rovescia. Fa ridere quando dovrebbe fare piangere e fa piangere quando dovrebbe fare ridere. 
Maurizio Imbriale

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