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domingo, 29 de septiembre de 2013

Made in Italy - Nanni Loy (1965)


TITULO ORIGINAL Made in Italy
AÑO 1965
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACION 100 min.
DIRECCION Nanni Loy
GUION Nanni Loy, Ruggero Maccari, Ettore Scola
MUSICA Gianni Boncompagni, Carlo Rustichelli
FOTOGRAFIA Ennio Guarnieri
REPARTO Aldo Fabrizi, Sylva Koscina, Virna Lisi, Anna Magnani, Nino Manfredi, Lea Massari, Alberto Sordi, Jean Sorel, Catherine Spaak, Rossella Falk, Walter Chiari, Peppino de Filippo, Nino Castelnuovo, Lando Buzzanca
PRODUCTORA Coproducción Italia-Francia; Documento Film / Orsay Films
GENERO Comedia | Película de episodios. Sátira

SINOPSIS Once episodios vagamente unidos en cinco capítulos. La tonalidad del film va de la sátira vitriólica a las viñetas cuasi antropológicas. Todos los aspectos de la italianidad de la época son cuestionados, burlados o diseccionados con mirada divertida pero crítica: usos, costumbres, personajes, instituciones, etc. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Subtítulos (Español)


TRAMA: 
Il film è una serie di bozzetti di costume, raccolti in gruppi initolati: "Usi e costumi" "Il lavoro" "La donna" "Cittadini, Stato e Chiesa" "La famiglia" Fra i molteplici episodi alcuni si distinguono per uno sviluppo più accurato. Un padre è orgoglioso per la laurea conseguita dal figlio, il quale per vivere dovrà adattarsi a svolgere un'attività diversa. Una famigliola non riesce, in un pomeriggio domenicale, a raggiungere il modesto traguardo di una gelateria perché le strade da attraversare sono rigurgitanti di macchine. Una piacente vedova di un vecchio ricco e nobile incontra un coetaneo del quale era innamorata; ma non lo sposerà neppure questa volta, abituatasi ormai al gioco del matrimonio d'interesse. Una giovane ed avvenente signora viene avvicinata da un aitante scapolo locale; ma suo malgrado deve accorgersi che l'interesse del medesimo è solo per la sua automobile. Un uomo conquista una donna sposata, ma subito l'abbandona, con una scusa qualunque. Un uomo d'affari si irretisce nelle maglie burocratiche degli uffici comunali e ne esce qualche ora dopo carico di multe e senza il certificato richiesto. Un adultero aggredisce l'innocente moglie, facendo cadere su di lei la colpa di una situazione imbarazzante.

CRITICA: 
"(...) I luoghi comuni degli e sugli italiani rispolverati con un pò di spirito e troppa melensaggine dall'Autore (...) agevolato (...) dai soliti sceneggiatori Scola e Maccari (...). La realtà (...) non si lascia occultare: forse per questo motivo (...) emergono nel film significativi squarci di vita e di comportamento. Ma si tratta di momenti casuali, anche se positivamente irritanti e capaci di costituire oggetto di meditazione, che vengono a disperdersi nel complesso della materia (...)". (Anonimo, "Cinema Nuovo", 179, febbraio 1966).
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Realizada en la misma tradición que la exitosa "Los Monstruos" de Dino Risi unos años antes (un film mosaico ensamblado en distintos episodios), esta clásica comedia "alla italiana"
es un caleidoscopio de once episodios vagamente unidos en cinco capítulos. 
La tonalidad del film va de la sátira vitriólica a las viñetas cuasi antropológicas. Todos los aspectos de la italianidad de la época son cuestionados o burlados o diseccionados en esta divertida pero profunda (en su crítica) mirada: usos, costumbres, personajes, instituciones, etc.
El casting de actores es realmente impresionante: Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Lando Buzzanca, Walter Chiari, Lea Massari, Catherine Spaak, Virna Lisi, Sylva Koscina, Nino Manfredi y Alberto Sordi, entre otros. 
El guión está escrito por el propio Nanni Loy junto a nada menos que Ettore Scola, quienes no se olvidan de agregar el tratamiento justo de denuncia y crítica social a sus divertidas historias, muchas de las cuales han servido de inspiración a cientos de sketches cómicos durante los últimos cuarenta años. 
Algunos episodios son muy breves y otros más elaborados, destacándose el episodio de la Magnani que vive una verdadera odisea al tratar de cruzar una avenida con su larga familia, la pesadilla Kafkiana (pero itálicamente desopilante) de Nino Manfredi en una ofícina pública intentando hacer un trámite y, por sobre todos, la obra maestra de Alberto Sordi en un inolvidable sketch donde hace de esposo infiel descubierto por su esposa in fraganti. 


Rifacendosi esplicitamente al meccanismo della commedia ad episodi – quella dai toni tragicomici e sempre attenta al sociale, come nel celebre I mostri di Dino Risi o nel coevo I complessi del trittico D’Amico/Risi/Rossi – Nanni Loy gira e sceneggia, insieme ad Ettore Scola e Ruggero Maccari, un film critico ma in sostanza disilluso, incentrato sulla desolazione umana di un Paese che non intende cambiare.
“Il film è sviluppato attraverso 11 episodi incentrati su cinque temi distinti (Usi e costumi, Il lavoro, La donna, Cittadini, Stato e Chiesa, La famiglia). Tra i tanti: la giovane vedova di un vecchio riccone incontra l’antico amore, ma abituata a legarsi per interesse, non lo sposa neanche stavolta. Una bellona lusingata dalle attenzioni di uno scapolo fascinoso scopre poi che l’uomo si interessa solo alla sua auto. Un uomo d’affari va in Municipio per un certificato e ne esce senza aver ottenuto il documento, ma con parecchie multe”
Capolavori memorabili restano (anche per l’ironico cinismo che li contraddistingue) gli episodi col fedifrago Alberto Sordi e, per altri versi, quello ossessivo con Manfredi, vittima del folle sistema burocratico caro alle istituzioni Italiane. Il resto diverte e sortisce qualche risata, anche se spesso la stoccata antropologica fa più il verso alle freddure tipiche dei fumetti, ed in tal senso lo sketch dei paesani che osservano il manifesto sulla povertà in India ne è un esempio lampante.
Rendono il risultato complessivo di maggiore interesse le soluzioni visive del direttore della fotografia Ennio Guarnieri (che ritroveremo, molte produzioni dopo, anche sul set de Il giardino dei Finzi Contini e Fratello sole, sorella luna), un maestro nel saper rendere in maniera incisiva la “personalità” stessa delle cittadine coinvolte nell’operazione: l’austera Roma, la colorata Amalfi, la signorile Firenze, la severa Matera… Una ricerca tecnica e di conseguenza poetica oggi impensabile per un prodotto cinematografico di genere comico, perlomeno di produzione nazionale.
Non memorabile nel suo complesso, ma interessante se confrontato al decisivo degrado della contemporanea commedia italiana, pura e frettolosa rielaborazione di tempi, volti e situazioni di matrice televisiva.
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Nel dicembre 1965 esce il film ad episodi "Made in Italy" di Nanni Loy.
Il film è articolato in cinque sezioni: “Usi e Costumi”, “Le Donne”, “Il Lavoro”, “La Chiesa e lo Stato” e “La Famiglia” frammentate dalla vicenda di quattro emigranti a bordo di un aereo diretto a Stoccolma che attraverso i comportamenti e gli argomenti delle loro conversazioni presentano la sezione successiva.
Il film nasce da un soggetto di Nanny Loy, Ruggero Maccari ed Ettore Scola ed è un efficace rappresentazione dell’Italia con tutte le sue contraddittorietà ed una messa a nudo del popolo italiano in  tutti i suoi pregi e difetti.
Girato in numerose località Italiane, dalle grandi città quali Roma, Venezia, Napoli, Firenze a zone più rurali, Made in Italy vanta una cospicua presenza di famosi attori italiani come Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Virna Lisi, Peppino De Filippo.
Anna Magnani compare nell'episodio "La Traversata" inserito nella sezione “La Famiglia”. 
E’ una madre che assieme al marito, ai tre figli e alla suocera (Anita Durante) decide, in una calda domenica d'estate, di andare a comprarsi un gelato in un bar di nuova apertura che si trova dall'altro lato della strada. La donna prende con se tutta la famiglia e tra una difficoltà e l'altra, data dal traffico congestionato, riesce ad arrivare a destinazione. Entrati nel bar però si accorgono che nel locale non si confeziona il gelato che stavano cercando, (la coppa del nonno), ma che lo stesso viene venduto solamente dal bar che si trova dal lato opposto della strada da cui provenivano. 
L'episodio appare quasi surreale ma in verità è un altro ottimo scorcio di realtà della nuova Italia all'inizio del boom economico; lo spaccato di un intero paese messo molto bene in scena dal regista Nanni Loy. Ottima l'interpretazione di Anna Magnani in bilico tra la comicità e la drammaticità della situazione.
Elisa Pratolongo

6 comentarios:

  1. Hola Amarcord! Parece que los enlaces están caídos. Podrías reponerlos?
    Gracias desde ya. Saludos desde el paisito.
    Ruben de Montevideo

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    1. Los enlaces están todos en línea.
      Tratá de descargarlos con JDownloader.

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    2. Gracias por tu respuesta. Arriba con el blog!
      Un abrazo.
      Ruben de Montevideo

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  2. yo también me la llevooooooooooooooo - grazie!

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  3. ESTIMADO AMARCORD, GRACIAS POR TU TRABAJO. Te comento que sólo están en línea el link 6 y el de subtítulos. Si es posible volver a subirlos te lo voy a agradecer.
    María

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    1. Maria
      Están todos los enlaces en línea (los acabo de descargar para verque pasaba). Tratá de descargarlos con un gestor de descarga (JDownloader).
      Besos.

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