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miércoles, 20 de julio de 2011

Il delitto di Giovanni Episcopo - Alberto Lattuada (1947)


TÍTULO Il delitto di Giovanni Episcopo
AÑO 1947 
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 105 min.
DIRECTOR Alberto Lattuada
GUIÓN Suso Cecchi d'Amico, Aldo Fabrizi, Federico Fellini, Alberto Lattuada, Piero Tellini (Novela: Gabriele D'Annunzio)
MÚSICA Felice Lattuada, Nino Rota
FOTOGRAFÍA Aldo Tonti (B&W)
REPARTO Aldo Fabrizi, Roldano Lupi, Yvonne Sanson, Ave Ninchi, Nando Bruno, Alberto Sordi
PRODUCTORA Lux Film / Pao Film
GÉNERO Drama

SINOPSIS Giovanni Episcopo es un modesto empleado de archivo que vive tranquilo y feliz, dividiendo su vida entre el trabajo y la habitación en una pensión regentada por una modesta familia. Una noche tras salir a dar una vuelta con los compañeros del trabajo, conoce de manera rocambolesca a Giulio Wanzer, un "aventurero" que vive de su ingenio y que lo único que busca es ascender socialmente. Wanzer se hace amigo suyo ya que sabe que Giovanni tiene unos cuantos ahorros, y le convence para mudarse a su pensión, donde Giovanni se enamora de la hija de la dueña. (FILMAFFINITY)



Primo film dell'intensa collaborazione fra Lattuada e Fellini sceneggiatore, con una Roma nevosa e cupa, uno straordinario Fabrizi in versione drammatica e il giovane Sordi in un ruolo perfido. "La Cecchi D'Amico fu, come sempre, una collaboratrice molto puntuale, molto brava. Con Fellini avevamo fatto una scaletta insieme [...]. Quando ci siamo incontrati, ci siamo amati moltissimo: una cotta immediata, almeno da parte mia. Dopo due sedute, parlavamo di cinema, di effetti, con una sintonia incredibile. [...] Non ho fatto la Roma solare, ho cercato di tirare fuori l'animaccia un po' scura di questa città, l'anima umbertina, i portici... Non l'anima solare, che inganna tutti". (Alberto Lattuada)



Può il male corrompere il bene? Si. E a volte è molto più semplice di quanto si possa pensare. L'ingenuità insita, a volte, nel bene, rende lo stesso facile preda delle spire del male. Spire che stringono come un cappio serrato sino a rendere impossibile uscirne. Ma si sa la seduzione del male è molto più affascinante di quella del bene. Il male è qualcosa che seduce, ammalia, strega con le armi altisonanti che facilmente circuiscono il bene.  Mentre ciò che può sedurre del bene è molto più interiore, molto più sottile, molto difficile da individuare e tutto sommato meno fascinose. Ed è così che il povero Giovanni Episcopo si fa sedurre da ciò che gli racconta e gli paventa l'avventuriero Wanzer: un mondo dorato e semplice, di belle donne e di facili guadagni. Ma qui entra in ballo l'ingenuità del bene, del buono, di chi non conosce le malizie della vita. E in poco tempo si ritrova in un mondo che non gli appartiene, al quale forse aspira ma che non è suo. Un mondo finto, patinato, composto solo da truffe e da piccoli/grandi raggiri. E quando Giovanni si troverà da solo dopo la fuga di Wanzer (per una truffa andata male) si troverà da solo con l'amante del presunto amico, Ginevra. E qui farà il suo più grande sbaglio: sposarla. Una donna senza anima, una donna senza sentimenti, una donna che aspetta solo il classico pollo da spennare e da poter mostrare come segno di rispettabilità...
Ma come andrà a finire per il povero Giovanni Episcopo?
Forse molti di voi lo sapranno conoscendo il film o il romanzo omonimo di Gabriele D'Annunzio... o forse lo potranno intuire dal titolo. Un titolo sin troppo esplicito. Ma al di là del finale, di come andrà si deve assaporare lentamente il come. Una fitta tela di trame sconvenienti solo per il povero Episcopo. Un mondo fatto di inganni e raggiri. Un mondo del passato non molto dissimile dal presente e per questo il film di Lattuada è di una attualità sconcertante. Forse in alcuni casi sin troppo ingenuo, ma decisamente reale e concreto sapendo bene come aprire le varie porte del male e gettando negli inferi il malcapitato uomo di turno. Un uomo dolce e gentile, mite e buono che vede la sua vita strozzata da una serie di agenti esterni che lo portano ad estremi soluzioni. Il male può corrompere chiunque anche se, però, non riesce ad appropriarsi dell'anima. Ed Episcopo non vende la sua al diavolo, la presta perché aspira ad uno stile di vita che non è il suo e nel quale non sa muoversi. Schiavo delle proprie emozioni e dei suoi sentimenti...
Un film che è una bella lezione di vita in quel grande dramma che a volte è l'esistenza stessa...
http://www.zabriskiepoint.net/node/8470

 

3 comentarios:

  1. Gracias por la aportación.
    Creo que la duración correcta es 88 min., y no 105 min.
    Saludos,
    monzi.

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  2. Hola muchas gracias por tus aportes del cine italiano. ojala vuelvas a subir los links de esta pelicula.Un saludo.

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  3. ¿Sería posible cargar de nuevo los enlaces de esta película?
    maskbauta

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