TÍTULO Notturno bus
AÑO 2007
SUBTITULOS No
DURACIÓN 105 min.
DIRECTOR Davide Merengo
GUIÓN Giampiero Rigosi, Fabio Bonifacci (Novela: Giampiero Rigosi)
MÚSICA Gabriele Coen, Mario Rivera
FOTOGRAFÍA Arnaldo Catinari
REPARTO Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea, Ennio Fantastichini, Anna Romantowska, Roberto Citran, Francesco Pannofino, Ivan Franek, Antonio Catania, Iaia Forte, Marcello Mazzarella, Marek Barbasiewicz
PRODUCTORA Coproducción Italia-Polonia; Emme / Rai Cinema / Vision Film Distribution
GÉNERO Drama. Comedia | Crimen
SINOPSIS Un millonario está dispuesto a pagar 4 millones de euros por un microchip con valiosa información. Éste llegará a las manos de Leila, una estafora, que seduce a hombres ricos para robarles, y contará con la ayuda de Franz, un conductor de autobús, endeudado por el juego. (FILMAFFINITY)
Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
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Franz (Valerio Mastrandrea) fa l’autista di autobus, ha alle spalle una brillante carriera universitaria abbandonata, un patologico problema nel gestire i rapporti con l’altro sesso ed una maniacale passione per il poker. Leila (Giovanna Mezzogiorno) è una poco di buono dedita a truffe e raggiri, con un complesso passato e dotata di un fascino ipnotico capace di ammaliare ogni suo interlocutore. Matera (Ennio Fantastichini) è un cinquantenne duro e malinconico al servizio del Potere. Garofano (Francesco Pannofino) e Diolaiti (Roberto Citran) sono due poliziotti che esercitano la professione in maniera alquanto perversa ed al di là di ogni legge. Una valigetta con quattro milioni di euro ed un microchip sono invece il combustibile che alimenterà il motore di questo Notturno Bus, che farà incrociare fra loro tutte queste esistenze conducendole ad un aeroporto entro il quale il destino d’ognuno di loro si compirà.
Inizio subito col dire che il film nel complesso non mi è per niente dispiaciuto. Notturno Bus è un interessante opera prima firmata Davide Marengo (‘opera prima’ da intendersi quale esordio nel lungometraggio di fiction), un’opera prima che nasce su commissione perché trasposizione filmica dell’omonimo romanzo di Giampiero Rigosi. Vari generi si intersecano nei centoquattro minuti di durata, si passa dalla commedia alla spy-story, con venature comiche e drammatiche, ma il tutto risulta appena accennato rischiando di lasciare nel palato dello spettatore una insipidezza che affiora soprattutto nel finale (che personalmente non mi ha proprio convinto). Della spy-story come pure della love-story la pellicola non ha lo spessore, mancando di plausibilità in diversi snodi cruciali, ciò che riesce bene all’operazione è la velocità di scorrimento della diegesi (in alcuni momenti però si corre troppo velocemente) come pure la capacità di far sorridere attraverso dialoghi spesso esilaranti e la costruzione di personaggi davvero notevoli e poco italici (Fantastichini e Pannofino su tutti).
Il film è ottimamente realizzato dal punto di vista tecnico (si escluda la sequenza dell’inseguimento a bordo dei bus notturni che mi è apparsa assai approssimativa soprattutto nel montaggio) ed ancor meglio recitato. Valerio Mastrandrea al solito porta sullo schermo la parte del giovane uomo nato stanco ma pieno di risorse ed al solito lo fa con un’ottima resa attoriale. Giovanna Mezzogiorno sempre morbida e luminosa asseconda la parte con navigata professionalità, mentre Ennio Fantastichini offre un’interpretazione quadrata ed essenziale tesa ad illustrare una personalità complessa e contorta d’un uomo al servizio del Potere ma alla ricerca della felicità tutta per sé.
Da segnalare come decisamente sopra la media le interpretazioni di Roberto Citran e Francesco Pannofino nei panni di due poliziotti “deviati”, spietati ma un poco citrulli, come pure gli spassosi cammei di Iaia Forte ed Antonio Catania.
Un’ora e quaranta divertenti e senza troppe pretese, un film di quelli che vuole solo divertire attraverso un’onesta orchestrazione di elementi differenti la cui forza principale risiede nella (rara) capacità di restare sempre fra le righe, probabilmente grazie alla sceneggiatura scritta da Fabio Bonifacci e dallo stesso Giampiero Rigosi.
Oh, lástima, está ya todos los enlaces fuera de combate
ResponderEliminarIgual se agradece el esfuerzo