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sábado, 2 de julio de 2011

Poveri milionari - Dino Risi (1959)


TÍTULO Poveri milionari
AÑO 1959
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACIÓN 88 min.
DIRECTOR Dino Risi
GUIÓN Dino Risi (Historia: Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa)
MÚSICA Armando Trovajoli
FOTOGRAFÍA Tonino Delli Colli (B&W)
REPARTO Maurizio Arena, Renato Salvatori, Lorella De Luca, Alessandra Panaro, Sylva Koscina
PRODUCTORA Titanus
GÉNERO Comedia | Secuela

SINOPSIS Última parte de una trilogía, tras "Poveri ma belli" y "Belle ma povere". Salvatore y Romolo se acaban de casar con sus respectivas novias. Se instalan todos en casa de Romolo, en la que aún no han terminado las obras, ya que Salvatore está pendiente de encontrar una casa. Para colmo, le han despedido del trabajo, y su mujer ve que quizá haya hecho mal en casarse. Así se enfadan y Salvatore se va de casa, siendo atropellado en la calle y perdiendo la memoria. Le recoge una hermosa y joven señorita rica, que se enamora de él, es la dueña de los grandes almacenes donde trabaja Romolo, y le nombra director general... (FILMAFFINITY)


“…Già il fatto che si chiamasse “Signore” mi dava un po’ fastidio; penso si possa vivere bene anche senza religione, anzi, meglio!”
Dino Risi, classe 1916, amico e grande collaboratore di Luigi Comencini, Pietro Germi, Nanni Loy ed Ettore Scola. È stato uno dei maggiori interpreti della vera commedia all’italiana.
Inizia la sua gavetta cinematografica come assistente di Mario Soldati per Piccolo mondo antico nel 1940, e in seguito come aiuto di Lattuada in Giacomo l’idealista datato 1943. In quegli anni collabora anche alle sceneggiature dei film Anna, sempre di Lattuada (1952), con Silvana Mangano, Totò e i re di Roma (1952), di Steno e Monicelli e Gli eroi della domenica di Camerini (1953).
La sua opera prima è datata 1946; un cortometraggio dal titolo Barboni, sulla disoccupazione a Milano. A questo fecero seguito altri lavori, tra cui il corto Buio in sala, girato in una Milano con ancora i segni e le macerie della guerra, che racconta la storia di un viaggiatore di commercio impacciato e un po’ depresso che, entrato in un cinema dove si proiettava un film western, ne esce più forte e risoluto.
Il corto, che era costato duecentomila lire, fu venduto a Carlo Ponti per due milioni e il fatto contribuì a rafforzare la vocazione creativa in Risi, che si trasferì a Roma per realizzare il suo primo lungometraggio di finzione: Vacanze col gangster (1952). Nel 1953 realizza Paradiso per tre ore, episodio del film Amore in città (gli altri episodi sono firmati da Antonioni, Fellini e Lattuada), cimentandosi per la prima volta in un genere di cui diventerà specialista per tutto il decennio successivo.
Negli anni Cinquanta Dino Risi fu regista di farse popolaresche alla Pane, Amore e Fantasia, trasferite in città: Pane, Amore e (1955), terzo capitolo della saga iniziata da Comencini, nel quale recita una meravigliosa Loren e che ottiene un grandissimo successo, Poveri ma Belli (1956), schermaglie amorose in un clima estivo con due giovani bulli che corteggiano una sartina e che, scaricati entrambi da questa, si consolano l’uno con la sorella dell’altro. Per questo film Risi scopre dei giovani attori sconosciuti come Renato Salvatori, Maurizio Arena e Marisa Allasio. La formula fu replicata nei due seguiti: Belle ma povere (1957) e Poveri milionari (1959).
Negli anni Sessanta Risi aggiorna la sua comicità ai moduli della commedia di costume e al clima consumista del boom economico. Dalla follia degli italiani medi, Risi estrae delle maschere grottesche, affidate ai “mostri sacri” della commedia italiana, Sordi, Manfredi e Gassman, che attraverso una sequenza di caustiche gag, colloca all’interno di un meccanismo dai risvolti drammatici: Il vedovo (1959); cinica satira di costume con una strepitosa Franca Valeri, Il mattatore (1960); film che vede la definitiva affermazione di Vittorio Gassman in ruoli comici, dopo l’exploit dei Soliti ignoti di Monicelli, ed Una vita difficile (1962):
"Un ex-partigiano cerca di farsi largo nel dopoguerra come giornalista dell’opposizione, sposa la contadina (Lea Massari), che lo aiutò a fuggire dai tedeschi, e insieme vivono una vita di stenti e di delusioni, finchè Sordi si piega a fare il tirapiedi di un industriale.”



Gli anni ’60 consacrano il cinema di Dino Risi, vari critici lo assimilano a Billy Wilder. Rivoluziona la commedia ne Il sorpasso (1962), la pellicola più indissolubilmente legata al suo nome, antesignana dei road-movie americani, con un cialtronesco ma irresistibile Vittorio Gassman.
"Un cinico playboy fannullone, si trascina dietro un giovane timido conosciuto per caso, che poco alla volta si lascia sedurre dalla filosofia di “godersi la vita”; dalla spiaggia al night, dall’autostrada a casa del matto. Un viaggio tutto d’un fiato attraverso una vita senza senso fino al fatidico sorpasso in curva ad alta velocità che causa la morte del ragazzo, dopo appena due giorni di libertà.”
Un viaggio che costituisce una specie di kerouachiano “on the road” dell’Italia pigra e balneare, un attacco continuo ai codici morali che trova giustificazione nella filosofia enunciata da Gassman nei rari sprazi di lucidità: infantilismo senile sì, ma anche coscienza dei falsi miti (coscienza in ultima analisi della vanità di tutte le cose). La funzione pedagogica di Gassman nei confronti del piccolo borghese frustrato e nevrotico, il vitalismo radicale (quasi la paura di fermarsi), e il pessimismo di fondo della sua visione sociale segnalano però un’insicurezza di fondo che rende più inquietante questa nuova maschera totalmente negativa.
http://www.ilcinemaniaco.com/caro-diario-omaggio-a-dino-risi/

8 comentarios:

  1. Gracias por la nota sobre Risi y gracias por el corte de la película

    Lo único malo es que los enlaces ya no funcionan

    Saludos y mucha suerte en todo!

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  2. Gracias Amarcord! Invalorable tu trabajo.
    Risi y Monicelli son los más grandes!
    Pero ya nos picaste el diente con ese "Belle ma povere", que esperaremos aparezca algún día
    Gran abrazo y surte en todo

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  3. Muchas gracias por hacer el blog. ¿Puedes subir de nuevo esta película? Me gustaron mucho las dos anteriores.

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  4. I link non funzionano....

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