TÍTULO Resurrectio
AÑO 1931
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 65 min.
DIRECTOR Alessandro Blasetti
GUIÓN Alessandro Blasetti
MÚSICA Amedeo Escobar
REPARTO Lia Franca, Daniele Crespi, Venera Alexandescu, Olga Capri, Mario Mazza
PRODUCTORA Società Italiana Cines
GÉNERO Drama
SINOPSIS Un director de orquesta está decidido a suicidarse tras abandonarlo su amante, pero cambia de opinión cuando salva a un niño que está a punto de ser atropellado por un camión. Olvidando su propósito inicial, decide coger un autobús e ir a casa de su ex-amante. En el transcurso del viaje conoce a una mujer, que accidentalmente descubre la pistola que lleva escondida... (FILMAFFINITY)
Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
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Subtítulos
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Resurrectio è un film del 1930, scritto e diretto da Alessandro Blasetti.
Si tratta del primo film prodotto dalla nuova Cines di Stefano Pittaluga e del primo film sonoro italiano, distribuito però dopo il successivo La canzone dell'amore di Gennaro Righelli, per considerazioni di natura commerciale.[1]
Blasetti, per la prima e ultima volta soggettista e sceneggiatore unico di un suo film, lo definì «il più colossale insuccesso della mia vita»,[1] ma il film va giudicato soprattutto per il suo carattere sperimentale e pionieristico.
Ne esiste soltanto la copia negativa, depositata presso la Cineteca Nazionale.[1]
Trama
Un direttore d'orchestra deciso a suicidarsi per essere stato abbandonato dall'amante, si ricrede quando deve salvare un bambino che sta per essere investito da un camion. Distolto dai suoi propositi, spara simbolicamente sul ritratto della donna e si dedica con rinnovato vigore alla sua musica. Durante un concerto, incontrerà la donna della sua vita e questa sarà definitivamente la sua resurrezione.
La critica
Raoul Quattrocchi in Kines del 14 giugno 1931 « La storia si può riassumere in due parole: Un uomo di genio, traviato da una maliarda, trova nell'amore di una fanciulla dalla purezza standard la forza di risorgere a nuova vita. Tutti sanno che Resurrectio è stato girato due volte, per quanto alla primitiva versione non fosse occorso alcuno di quegli accidenti (incendio del negativo, sequestro) che giustificassero una edizione ex-novo. Il soggetto si condanna da se. In quanto alle figure che vorrebbero animarlo si va di male in peggio..»
Note: 1.^ a b c Gianfranco Gori, Alessandro Blasetti. Firenze, La nuova Italia, 1984. p. 20
http://it.wikipedia.org/wiki/Resurrectio
http://it.wikipedia.org/wiki/Resurrectio
Disperato perché abbandonato dall'amante (V. Alexandrescu), direttore d'orchestra esita: uccidersi o uccidere lei? Si limita a sparare sul ritratto dell'amante e ritorna a dirigere, aiutato, nella sua "resurrezione", da una carina (L. Franca) che gli ridà la voglia di vivere. 2° film di A. Blasetti dopo il muto Sole (1929) e l'unico di cui firma da solo la sceneggiatura, affetta da un banale e zuccheroso provincialismo. Prodotto dalla Cines di Stefano Pittaluga, è il 1° film sonoro italiano, ma, ritenuto non a torto poco commerciale, fu distribuito dopo La canzone dell'amore (1930) di Righelli. È interessante a livello stilistico per l'ambizioso mixage di dialoghi, musica (Amedeo Escobar) e rumori in parallelo con invenzioni visive di taglio sperimentale.
http://cinema-tv.corriere.it/film/resurrectio/02_06_44.shtml
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