TÍTULO Resurrezione
AÑO 2001
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Si (Integrados)
DURACIÓN 182 min.
DIRECTOR Paolo Taviani, Vittorio Taviani
GUIÓN Paolo Taviani & Vittorio Taviani
MÚSICA Nicola Piovani
FOTOGRAFÍA Franco Di Giacomo
REPARTO Stefania Rocca, Timothy Peach, Maria Baumer, Cecile Bois, Eva Christian, Sonia Gessner, Giulia Lazzarini, Michele Melega, Giulio Scarpati
PRODUCTORA Coproducción Italia-Francia-Alemania
GÉNERO Drama
SINOPSIS El príncipe Dimitri Necklivdov acude al jucio de una prostituta asesina para formar parte del jurado. Pero reconoce en la procesada a Katiuscia Maslova, la joven protegida de sus tías a la que sedujo y olvidó con rapidez 10 años atrás. Pronto descubre que la joven fue expulsada de su hogar al quedarse embarazada, viéndose obligada a la prostitución. Tras ser condenada, y sintiéndose responsable, Dimitri decide iniciar una larga lucha para liberarla y convertirla en su esposa. (FILMAFFINITY)
Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
CD 1
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CD 2
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Con i fratelli Taviani la «Resurrezione» della fiction Rai Ecco una fiction di cui la Rai può andare fiera, ecco il lavoro che la Rai dovrebbe sempre fare nella fiction. «Resurrezione» di Paolo e Vittorio Taviani (Raiuno, lunedì e ieri, ore 20.45, 6.877.000 spettatori di audience, 24.88% di share) è un' opera destinata a fare cineteca, catalogo, un esempio della vocazione irrinunciabile del Servizio pubblico. Paolo e Vittorio Taviani hanno affrontato l' epico romanzo di Tolstoj (una grande storia sul senso di colpa e sul riscatto sociale e religioso) non ponendosi alcun problema di «televisività», non concedendo nulla alle misteriose e ferali esigenze del pubblico televisivo. No, hanno semplicemente fatto il loro lavoro (che è lavoro di scrittura, di stile), hanno tentato di restituire visivamente la drammaticità della pagina scritta. In «Resurrezione» il racconto si concentra intorno al nobile Nechljudov (Timothy Peach) e, in parte, a Katiuscia Maslova (Stefania Rocca, qui finalmente nella sua interpretazione più matura e intensa), mentre tutti gli altri personaggi e il mondo restante sono rappresentati nell' orizzonte del «nobile penitente». Questa scelta stilistica di Tolstoj ha favorito non poco la struttura espositivo del film televisivo, secondo le regole del feuilleton ottocentesco. Come ha spiegato mirabilmente Michail Bachtin, «il romanzo è una sequela di immagini della realtà sociale, illuminate da una violenta luce critica e unite dal filo dell' attività esteriore di Nechljudov; il romanzo è coronato dalle astratte tesi dell' autore, rafforzate da citazioni evangeliche». Non era dunque facile trasferire i giudizi sociali e artistici di Tolstoj in pathos narrativo; non era facile tradurre in immagine l' azione interiore dei protagonisti e le tesi astrattamente ideologiche del romanzo; non era facile trasformare la predicazione morale (il monito che Tolstoj rivolge agli oppressori) in emozione. I Taviani ci sono riusciti. www.corriere.it/grasso
Grasso Aldo
http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/16/Con_fratelli_Taviani_Resurrezione_della_co_0_0201163474.shtml
Grasso Aldo
http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/16/Con_fratelli_Taviani_Resurrezione_della_co_0_0201163474.shtml
L'ultimo romanzo scritto da Tolstoj fu Resurrezione (1889-1899). Il protagonista, l'affascinate principe Dmitrij Ivanovic Nechljudov, è chiamato a fare il giurato al processo dove viene condannata una donna, la prostituta imputata di omicidio Katjuscia Maslova. Dmitrij riconosce in lei la ragazza conosciuta e sedotta dieci anni prima che era mezzo cameriera e mezzo figlia adottiva delle sue zie. Nechljudov è un tipo inquieto, si rende conto di aver avuto una grossa responsabilità nella sorte di Katjuscia. Sentendosi in colpa decide di sposarla e si adopera per salvarla dalla condanna. Katjuscia, inasprita dalla vita, diffida delle offerte di Nechljudov. Divorato dal rimorso, abbandona la sua vita di agiato possidente per seguirla nei lavori forzati in Siberia. Katjuscia ritrova lentamente l'antica dignità, mentre Nechljudov sente acutamente l'abisso tra i diseredati e la società che li condanna senza appello. Ottenuta infine la grazia per Katjuscia, rinnova la sua domanda di matrimonio, ma Katjuscia...
Questo ultimo grande romanzo dell'autore russo offre una riflessione sulla condotta morale dell'uomo e mostra le condizioni della società del periodo. Non è solo un romanzo di denuncia di violenze e crimini, ma è anche uno straordinario romanzo d'amore e di riscatto sociale.
Dopo penose ricerche (e aver visto il film anni '40, credo, e la fiction della Rai tanti anni fa) l'ho finalmente trovato e letto tutto d'un fiato.
Mi è piaciuto tantissimo, è un romanzo che provoca mille reazioni dalla commozione, alla rabbia, alla compassione per il trattamento riservato ai detenuti. Sono rimasta affascinata da Dmitrij, forse il primo personaggio letterario che mi ha colpito (dopo Darcy). Questo romanzo mi piace forse perché è ambientato in Russia, infatti io adoro i libri ambientati in quel misterioso, affascinante e sterminato paese. Comunque è assolutamente un libro da leggere e poi non ci si può far scappare un bel romanzo, un grande classico della letteratura come questo e scritto da uno dei più grandi autori russi e mondiali.
http://leggiamo.altervista.org/classici_resurrezione.htm
Questo ultimo grande romanzo dell'autore russo offre una riflessione sulla condotta morale dell'uomo e mostra le condizioni della società del periodo. Non è solo un romanzo di denuncia di violenze e crimini, ma è anche uno straordinario romanzo d'amore e di riscatto sociale.
Dopo penose ricerche (e aver visto il film anni '40, credo, e la fiction della Rai tanti anni fa) l'ho finalmente trovato e letto tutto d'un fiato.
Mi è piaciuto tantissimo, è un romanzo che provoca mille reazioni dalla commozione, alla rabbia, alla compassione per il trattamento riservato ai detenuti. Sono rimasta affascinata da Dmitrij, forse il primo personaggio letterario che mi ha colpito (dopo Darcy). Questo romanzo mi piace forse perché è ambientato in Russia, infatti io adoro i libri ambientati in quel misterioso, affascinante e sterminato paese. Comunque è assolutamente un libro da leggere e poi non ci si può far scappare un bel romanzo, un grande classico della letteratura come questo e scritto da uno dei più grandi autori russi e mondiali.
http://leggiamo.altervista.org/classici_resurrezione.htm
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I fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno firmato alcune delle pagine più belle e importanti della storia del cinema italiano; ora “debuttano” nella fiction televisiva con “Resurrezione” di Tolstoj.
I fratelli Paolo e Vittorio Taviani hanno firmato alcune delle pagine più belle e importanti della storia del cinema italiano, da “Padre padrone”, Palma d’oro a Cannes nel 1976, a “Il prato”, da “La notte di San Lorenzo” a “Kaos, da “Good morning Babilonia” a “Il sole anche di notte”, fino ai più recenti “Le affinità elettive” e “Tu ridi”. E ora, dopo aver portato sullo schermo Goethe e Pirandello, i fratelli Taviani debuttano nella fiction televisiva con “Resurrezione” di Tolstoj. Nessun incidente di percorso, sia chiaro: per raccontare i grandi romanzi del passato, la Tv può essere più efficace del cinema e i Taviani hanno già in cantiere una nuova fiction in due parti per Raiuno: “Luisa di San Felice” di Alexandre Dumas.
Tra tutti i romanzi di Tolstoj perché la vostra scelta è caduta su “Resurrezione”?
V.T.: “E’ una straordinaria storia d’amore dove la protagonista è una giovane sedotta e abbandonata, un personaggio frequente in letteratura e cinema. Una ragazza orfana e innocente che si innamora di un giovane principe e poi, diventata prostituta, è addirittura accusata di aver avvelenato un cliente, il tutto inquadrato nella storia di Mosca a fine ‘800, dove stanno nascendo i grandi movimenti rivoluzionari. C’è di tutto, l’amore, la storia, i grandi valori”.
Per i vostri film vi ispirate spesso alla letteratura. C’è un motivo alla base?
V.T.: "Noi prendiamo le storie da dove vengono. Il grande regista russo Eizenstein diceva che non era importante da dove nascevano i suoi film: “Posso prendere le storie dalla mia vita, dai giornali, dai miei ricordi, ricordi, da un grande romanzo…” diceva, “l’importante è poi come proietto tutto questo nella storia che voglio raccontare”. Ecco, anche per noi è così".
Dopo averla diretta, come definireste oggi Stefania Rocca?
V.T.: "Stefania è veramente un animale che puoi amare e allo stesso tempo può farti paura. Credo che sia questa la sua forza, perché è capace di offrirti dolcezza e subito dopo asprezza, ed è da questo incontro che nasce il mistero di questa attrice".
P.T.: "E’ stata un’attrice molto generosa, si è fatta imbruttire, deturpare e, con tutto il volto tumefatto, aveva un tale sguardo che sembrava ancora più bella. Anche Timothy Peach ha una luce intensa negli occhi e non è un caso che nell’ultima parte del film diventi ancora più intensa, così come Stefania torna più bella di quando era una ragazzina. Anche Antonella Ponziani è stata bravissima: è stata lei a suggerirci che Vera era segretamente innamorata del principe, una sfumatura che ci è piaciuta moltissimo".
Quali sono state le difficoltà nel casting?
V.T.: "Dopo aver scelto gli altri attori italiani, da Antonella Ponziani a Giulio Scarpati, siamo andati in giro per il mondo alla ricerca degli altri interpreti. Una ricerca lunga, incredibile, anche snervante (penso alla Germania), tanto che un giorno abbiamo detto alla nostra coproduttrice Grazia Volpi “rinunciamo, in Germania non riusciamo a trovare un attore”. Un giorno, poi, ci è arrivata una cassetta da Monaco e abbiamo visto Timothy Peach: ci ha convinti subito e l’abbiamo subito fatto venire. Dopo, andando in giro in Russia e nelle repubbliche ceca e slovacca, abbiamo trovato questi meravigliosi attori che fanno tantissimo teatro e pochissimo cinema e che, pur di lavorare nel cinema, sono pronti a sacrificarsi anche per una piccola parte. L’attore che in “Resurrezione” interpreta un ruolo minimo il capo delle carceri di Mosca e di San Pietroburgo era l’Amleto del maggiore teatro di Praga: ogni sera prendeva il treno da Praga e ci raggiungeva in posti lontanissimi".
Manca la parte 7 al cd.1
ResponderEliminarAmo molto le opere degli fratelli Taviani tranne questo film - pessimi attori poco credibili come russi (forniti dalla RAI): bastava prendere attori russi - siamo nel 2001 quando si fa il film. Un cumulo di errori di costumi (lo sottoscritto è russo). Cambiata anche la fine del romanzo : agli ignoranti della RAI serviva un happy end made in Hollywood ? ecc. ecc. Infelice lavoro come il "Guerra e pace" made in RAI questi ultimi anni da un pessimo regista di quale ho dimenticato il nome, pallide e pessima "copia" (mania contemporanea degli "remake"!) dell'eccellente fim realizzato da Serguei Bondartchouk fedele alla lettera e lo spirito dell'opera di Lev Tolstoi.
ResponderEliminarPer i Taviani, felice era al contrario "Il sole anche di notte", trascrizione ispirata del racconto "Padre Sergio" dello stesso Tolstoi.
Falla el ultimo link del CD2. Gracias
ResponderEliminarAgregado el enlace faltante. (Faltaba el 7mo. del CD 1.
ResponderEliminarGracias por avisar
Amarcord: una maravilla el blog!
ResponderEliminarNosotros en la Casa-Museo Municipal "El Balcón de los Santos" de Santa Clara del Mar, Argentina tenemos un pequeño Cine-arte y Videoteca Pública y gratuita que se llama "AMARCORD".
Tus aportes son invalorables y los disfruta mucha gente que de otra forma no podría.
Para poder tener Resurrezione completa, es mucha molestia resubir la parte 7 del CD2 que esta caido?
Muchas Gracias desde ya !
Juancho Orensanz
www.balcondelossantos.org
Juancho
ResponderEliminarLo soluciono a la brevedad.
Espero que sigas encontrando cosas que te interesen y... espero tus comentarios.
Si hay pedidos, trataremos de complacerlos.
Un abrazo.
Muchas gracias Amarcord, sin blogs com Arsenevich, Surreal, DocusElRond y Patio sería imposible armar una Videoteca pública y gratuita.
ResponderEliminarEl cine es formador, tanto como la literatura y otras artes o disciplinas.
Es mucha la gente que disfruta gracias a todos uds. que tanto trabajan.
Un abrazo, Juancho
Colocados nuevos enlaces.
ResponderEliminarMuchas gracias Amarcord !
ResponderEliminarUn abrazo, Juancho
Hola Amarcord
ResponderEliminarEl enlace 7 del segundo disco (MF) está fallado y los de MU, ya se sabe
Lamento molestarte, pues sé que ya resubiste los enlaces más de una vez
No me canso de agradecer tu magnifico trabajo aquí. Esta cinematografía sería imposible de acceder si no fuera por gente como tú. Es de las mejores páginas sobre cine que hay en la web
Saludos y suerte!
Error. En un segundo intento, bajó el enlace 7. MF tiene esas cosas (o el Jdownloader), ya me parecía raro
ResponderEliminarLamento haber molestado
Todo bien con los links
Gracias!
Sugerencia
ResponderEliminarEn MF, esos enlaces que parece que no funcionan habitualmente son los de los subtítulos, que a veces, sí, en efecto, están mal; pero la mayoría de veces basta con reintentar bajarlo directamente, sin el gestor de descargas (JDwldr) y vuelva a la vida
Raro que ocurra con los enlaces de las pelas en este blog, pero igual no está demás intentar bajar ese enlace de nuevo como se indica
Hola,
ResponderEliminarPor favor, podrían resubirse los links de esta película? o al menos los subtítulos en español. Tengo desde hace más de 1 año una versión que me bajé por torrent, pero no doy en ningún lado con subs en español. Me encanta Tolstoi, su novela Resurrección y los hermanos Taviani, y es una lástima no poder disfrutar de esta adaptación cinematográfica en condiciones.
Muchas gracias,
Un cordial saludo.
"Los pedidos ANONIMOS no serán complacidos. "
EliminarHola Amarcord,
ResponderEliminarSoy el anónimo del comentario arriba. Perdón, no sabía que publicando como anónimo no se reponían las descargas. Me preguntaba si podrías resubir este aporte próximamente.
Un saludo.
Warrior
EliminarCon paciencia en unos días estará.
Un abrazo.
Cambiados los enlaces.
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