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miércoles, 29 de junio de 2011

Questa notte è ancora nostra - Paolo Genovese (2007)


TÍTULO Questa notte è ancora nostra
AÑO 2008 
SUBTITULOS No
DURACIÓN 98 min.
DIRECTOR Paolo Genovese, Luca Miniero
GUIÓN Paolo Genovese, Luca Miniero, Gianfranco Giagni, Yang Li Xiang, Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno, Chiara Laudani, Marco Martani
MÚSICA Canciones: Daniele Silvestri
FOTOGRAFÍA Gianfilippo Corticelli
REPARTO Nicolas Vaporidis, Valentina Izumi, Maurizio Mattioli, Franco Califano, Massimiliano Bruno, Ilaria Spada
PRODUCTORA Italian International Film
GÉNERO Romance. Comedia | Comedia romántica

SINOPSIS Massimo es un joven romano que trabaja en la empresa de pompas fúnebres de su padre, pero su sueño es triunfar en el mundo de la música junto a su amigo Andrea. Después de fracasar en una serie de pruebas, conocen a Jing, una hermosa joven china. Massimo, convencido de que ella es la clave del éxito, decide seducirla para que acceda a actuar con ellos. El problema es que los padres de Jing son muy conservadores y la han prometido con el sobrino de un hombre de negocios con el que están muy endeudados. (FILMAFFINITY)


Massimo ha 25 anni, molti amici, fra cui Andrea, e un brutto lavoro: fa il cassamortaro nella ditta di Pompe Funebri del padre, e certe volte è un mortorio. A dargli la speranza per fortuna è la sua passione, anzi il suo sogno: incidere un disco con la sua band.  Sogno non tanto impossibile se come sembra il famoso discografico Cicchilitti è disposto a investire sul gruppo ma solo se a  duettare con i ragazzi venga scelta una voce femminile.  Ma non una qualunque bella ragazza, qui occorre qualcosa di etnico, di moda, per esempio una bella cinese.
E’ mo’ dove la troviamo? Per caso come sempre accade. Una bella ragazza cinese canta sul motorino, bisogna inseguirla e chiederle di cantare con loro. E così Massimo e il suo amico Andrea si precipitano per farle la proposta. Ma la ragazza rifiuta, addio sogni di gloria, addio disco, ma forse una soluzione c’è... (continua). La propone Andrea, il più caciarone e incasinato del  gruppo: per ottenere tutto da una donna bisogna sedurla. E solo Massimo ha i mezzi per farlo. E’ carino, simpatico, e sicuramente bravo con le donne.
La cinese che si chiama Jiing e di cinese ha solo gli occhi e la famiglia, non la mentalità, non l’accento, appare assolutamente ostile all’interessamento “interessato” di Massimo. Fino a quando non scopre che i suoi genitori in crisi economica l’hanno promessa in matrimonio al figlio di un grosso possidente cinese della zona. Come liberarsi dal matrimonio combinato? Glielo suggerisce l’amica del cuore, la romanissima, Maria: per far saltare il matrimonio Jiing deve dimostrare alla famiglia di essere già fidanzata. E perché non con quel Massimo che le fa tanto il filo? In fondo è il primo che le viene in mente. Così Jiing e Massimo iniziano una relazione particolare ciascuno con un obiettivo segreto che con l’amore non c’entra poi niente. Ma come spesso accade nelle favole i due cominciano piacersi, anzi di più, proprio a innamorarsi. Ma quando l’amore è sbocciato, una serie di accadimenti costringono Jiing a rinunciare a Massimo e ad accettare la proposta matrimoniale della famiglia. Nel dolore i due scoprono reciprocamente di essersi usati, e così si allontanano.  Fino al riavvicinamento finale, poco prima del matrimonio..
http://www.cinemaitaliano.info/questanotteeancoranostra


Al di là dell’effettiva sostanzialità dell’apporto e dell’influenza in sede di sceneggiatura degli ineffabili Fausto Brizzi e Marco Martani a questo nuovo, stanco lavoro di Genovese e Miniero (Incantesimo Napoletano, Nessun Messaggio in Segreteria), il film rappresenta una sorta di incontro/scontro impossibile tra le due anime che inabitano il cinema dei due responsabili dei successi di Neri Parenti, e di Notte Prima degli Esami ieri e Oggi. E’ un po’ quello che già accadeva nell’essenziale Natale in Crociera (a cui aveva lavorato il solo Brizzi), nel momento in cui la disavventura rocambolesca e ‘rosa’ di Michelle Hunziker e Fabio De Luigi finiva per essere la reale anima del film, confinando le gag e gli sketch del mattatore Christian De Sica sulla nave da crociera che andava allontanandosi sempre più dall’isola su cui Fabio e Michelle vivevano la loro storia d’amore. Allora, tutta la prima parte di Questa notte è ancora nostra potrebbe tranquillamente far parte di un successo natalizio del filone di Tifosi, Paparazzi, Bodyguards – che in questo caso andrebbe intitolato Cassamortari. L’improbabile coppia comica formata dal feticcio-Vaporidis e da Massimiliano Bruno (anche uno dei sette co-sceneggiatori) è alle prese con tutta una serie di disavventure grottesche derivate dalla loro effettiva inadeguatezza a lavorare come becchini per il padre di Nicolas, Maurizio Mattioli a cui spetta una scena madre nella quale si rivolge ad un santino di Alberto Sordi (“stamme vicino...”) prima di addentare una forchettata di eretici spaghetti di soia (“lo spaghetto ha da esse de grano duro!”) cinesi. Bare che cadono dal carro funebre, veglie funebri funestate dagli squilli di cellulari che captano la rete solo in prossimità del cadavere steso sul letto, improbabili epigrafi sulle lapidi tratte dalle canzonette, personaggi surreali che vogliono ‘provare’ la bara in cui verranno seppelliti (piccola apparizione da caratterista oramai di razza di Francesco Pannofino, tra le altre di Ettore Bassi, Giovanni Floris di Ballarò, il già leggendario cammeo di Franco Califano): il repertorio è quello che è facile – e anche più che lecito – aspettarsi. Ad un certo punto, il film si ricorda di essere la commedia sentimentale che titolo, cast e locandina promettono: il bel Vaporidis (Massimo) si mette in testa di conquistare l’italocinese  Valentina Izumi (Jing) con l’intento taciuto di convincerla a cantare nella sua cover band di Daniele Silvestri (occhi da orientale...), non sapendo che lei si sta servendo proprio della corte del ragazzo per convincere i genitori di essere fidanzata con un italiano e di non poter sottostare al matrimonio combinato che le hanno organizzato. Il film gira abbastanza a vuoto per buona parte, scherzando in maniera anche più che greve con lo ‘scontro di civiltà’ tra romani e cinesi (insostenibile soprattutto il dialogo tra le due massaie che si chiedono “di che religione so sti cinesi? karate? sushi? ah, ecco...bonsai!”), ma infila una ventina di minuti che all’improvviso mostrano tutta la leggerezza, la scrittura precisa ed essenziale, e la freschezza di idee di Notte prima degli esami. Si tratta della sequenza in cui i due amici di Massimo e Jing suggeriscono con sms che vengono visualizzati sullo schermo, la maniera di comportarsi dei due pretendenti che sono soli a cena in casa del personaggio di Massimiliano Bruno (che tra l’altro è nascosto sotto il divano dove i due sono seduti, in compagnia di una bambola gonfiabile...): l’amica di Jing tenta in tutti i modi di suggerire alla ragazza i metodi più assurdi per distogliere Andrea dal provare a portarsela a letto. Segue una bellissima fuga in due in sella al motorino nella Roma notturna, con sosta per tuffo in fontana, e alba in spiaggia con i vestiti di entrambi che sono finiti sparsi sulle punte di diversi ombrelloni chiusi. Macchina da presa che circonda dall’alto l’abbraccio tra Massimo e Jing sulla sabbia, il sole che sorge mentre s’alza il volume di una canzone di Daniele Silvestri in colonna sonora. Decisamente infallibile.
http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?art=26001&sez0=2&sez1=193

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