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viernes, 3 de febrero de 2012

EXTRA: Literatura >La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano


TITULO La solitudine dei numeri primi
AUTOR Giordano Paolo
AÑO  2008
IDIOMA Italiano



Descrizione
Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.
http://www.ibs.it/code/9788804577027/giordano-paolo/solitudine-dei-numeri.html
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Il libro è considerato un caso letterario e si presenta con queste credenziali: ha vinto il Premio Strega 2008 e inoltre i premi Campiello opera prima, Scienza e Letteratura Merck-Serono, Frignano opera prima, Alassio Cento libri - un autore per l'Europa.
È l'opera di un giovane ventiseienne che di professione fa il fisico ed è titolare di una borsa di dottorato  in fisica delle particelle all'Università di Torino.
L'esordiente Giordano racconta la difficile crescita di Mattia e Alice, dapprima bambini, poi adolescenti, giovani e adulti; il loro mondo è simbolicamente rappresentato dai numeri primi, strettamente uniti eppure invincibilmente divisi.
I numeri primi gemelli sono separati da un unico numero pari che non permette loro di scontrarsi, nonostante siano così vicini.
Attorno a questa simbologia si snoda la vicenda narrata nel romanzo che si apre con due capitoli, che si potrebbero definire folgoranti, per come riescono a catturare l'attenzione del lettore e a produrre la curiosità di sapere cosa succede nel seguito.
Alice Della Rocca ha sette anni, odia lo sci e la scuola di sci ma è obbligata dal padre a frequentarla. Durante una fredda e nebbiosa mattina, ha freddo, il latte bevuto in fretta le rimane sullo stomaco, sulla pista di sci si separa dai compagni e "se la fa addosso". Vinta dalla vergogna, decide di scendere da sola a valle ma, a causa della nebbia, finisce in un canalone innevato e si spezza una gamba.
Questo episodio, indelebile, rimarrà impresso anche nel corpo di Alice lasciandola claudicante.
Nei capitoli successivi, alternativamente, ritroviamo la ragazza adolescente in difficoltà nel fare amicizia e avere una vita sociale, con un padre padre professionista che la ignora e una madre che muore precocemente di malattia. Una tata equadoregna è presenza affettuosa ma insufficiente a colmare il vuoto dell'esistenza della ragazza.
La giovane Alice lascia gli studi universitari che non la interessano e trova lavora come fotografa, sua vera passione; si sposa, conduce una vita all'apparenza "normale" ma in realtà si lascia vivere, eventi e persone le scivolano addosso, paiono non coinvolgerla veramente mai; si separa dal marito e il disagio alimentare che la accompagna da anni è sempre con lei.
Mattia è un ragazzo molto intelligente, la gemella Michela no; anzi la sua menomazione mentale lo umilia di fronte ai compagni. L'emarginazione è frequente, i bambini non sono buoni per natura, Mattia cresce isolato e quando un compagno, per la prima volta invita i fratelli ad una festa, decide di lasciare la sorella ad aspettarlo in un parco, con l'intenzione di riprenderla più tardi.
Le cose non andranno così e Michela dal parco scompare per sempre; anche questo episodio iniziale marchia la crescita del ragazzo.
Studi brillanti di matematica, accompagnati da isolamento in famiglia e dai compagni, da auto-ferimenti silenziosi. Al brillante conseguimento della laurea segue un lavoro in un'università prestigiosa del Nord Europa ma Mattia adulto rimane e vuole essere solo.
I due protagonisti, a più riprese, nel corso della narrazione incroceranno i loro percorsi di vita, sono attratti l'uno verso l'altra: Alice sembra essere più propositiva, a tratti giocosa, quasi esuberante ma i loro incontri rimangono segnati dalle successive separazioni fino alla conclusione del romanzo che vede Mattia in fuga all'estero e Alice forse con un futuro davanti a sé:
[...] Ma lei non stava più aspettando. Sorrise verso il cielo terso. Con un po' di fatica, sapeva alzarsi da sola.
Indubbiamente Giordano ha costruito un libro stimolante, che fa riflettere sulla solitudine dei giovani di oggi, sull'incapacità degli adulti di essere presenti e rappresentativi, capaci di offrire condizioni di agiatezza economica e poco altro.
Un linguaggio, quello del giovane scrittore, diretto, efficace, con brevi frasi che catturano il lettore anche per la sapienza con cui i gesti, i fatti non vengono stigmatizzati, codificati ma raccontati con veloci pennellate.
Si fa riferimento, ad esempio, ai problemi alimentari di Alice, raccontati nel loro manifestarsi senza mai essere bollati come anoressia o alle modalità con cui Mattia si ferisce ripetutamente una mano, senza mai accennare all' auto-mutilazione o ad altri termini medici.
Come detto, i capitoli iniziali risaltano come indimenticabili, un po' meno felice ci pare lo snodarsi delle storie parallele che verso la parte centrale e finale sembrano un po' ingarbugliarsi, perdendo il ritmo incalzante dell'inizio.
Comunque, un romanzo da leggere.
Maurizia Morinihttp://cle.ens-lyon.fr/1224578866322/0/fiche___article/&RH=CDL_ITA040100



4 comentarios:

  1. Amarcord, ¿como puedo enviarte un correo? Busqué un enlace de contacto aquí en el blog pero no lo encontré...

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  2. Hola Edoardo, puedo de italiano solamente alegrarse para la pasión que tienes en las comparaciones del ciema italiano. Vivirme halagos.

    Giorgio.

    P.S. He escrito esta sirviéndome de un traductor pocas hablas en línea, espero que el resultado soy suficientemente correcto

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  3. Bravo!!
    Grazie mille.

    Paolo - Torino (Piemonte)

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