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martes, 3 de abril de 2012

Sotto il sole di Roma - Renato Castellani (1948)


TÍTULO ORIGINAL Sotto il sole di Roma
AÑO 1948
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español e Inglés (Separados) 
DURACIÓN 95 min. 
DIRECTOR Renato Castellani
GUIÓN Sergio Amidei, Renato Castellani, Emilio Cecchi, Ettore Maria Margadonna, Fausto Tozzi 
MÚSICA Nino Rota
FOTOGRAFÍA Domenico Scala (B&W)
REPARTO Oscar Blando, Liliana Mancini, Francesco Golisano, Ennio Fabeni, Alfredo Locatelli, Gaetano Chiurazzi, Anselmo Di Biagio, Ferruccio Tozzi, Maria Tozzi, Giuseppina Fava, Raffaele Caporilli, Ilario Malaschini, Omero Paoloni, Gisella Monaldi, Alberto Sordi
PRODUCTORA Universalcine
PREMIOS 1948: Festival de Venecia: Mejor película italiana
GÉNERO Drama. Comedia | Neorrealismo

SINOPSIS Narra el tránsito de la juventud a la madurez en un grupo de jóvenes durante el fin de la etapa fascista y el comienzo de la ocupación. (FILMAFFINITY)


Subtítulos (Inglés) (Colaboración de Ron)
http://www.mediafire.com/?dkhw3ydcd1pw10c
TRAMA: 
Ciro ha diciassette anni ed è figlio di una guardia notturna. Mentre sua madre sgobba tutto il giorno per casa, lui vive nell'ozio e va in giro con un gruppo di ragazzi di strada poco raccomandabili. Per le scale del palazzo incontra spesso Iris, una brava ragazza che lo osserva da sempre e lo ama in segreto, ma quando lei tenta di avvicinarlo, Ciro la respinge rudemente. Intanto gli eventi precipitano, Roma viene occupata dai tedeschi che fanno retate di giovani. I genitori costringono Ciro a restare chiuso in casa, ma gli amici lo convincono ad uscire con loro in cerca di provviste da rivendere alla borsa nera. Durante l'uscita, però, incappano nei tedeschi che arrestano Ciro e uno degli altri, Geppetto. I due prigionieri vengono rinchiusi in una latrina, da cui vengono liberati da un bombardamento...

CRITICA:
"Nel raccontare la storia di un gruppo di ragazzi popolani, il film offre un quadro efficace della vita popolare a Roma durante la guerra. Gli attori, che sono autentici figli del popolo, rivelano di avere delle attitudini artistiche non comuni." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 24, 1948)
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=24212&film=Sotto-il-sole-di-Roma


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Dopo il tradizionale e commovente Mio figlio professore (1946), Castellani si adegua alla moda neorealista: ingaggia tre ragazzi qualunque per i ruoli principali di Ciro, Geppa e Iris e, aiutato nel lavoro di sceneggiatura da Sergio Amidei, Suso Cecchi d'Amico e altri, imbastisce intorno a loro una serie di microepisodi alquanto raffazzonati e sconnessi, ambientati tra il luglio 1943 e il primo dopoguerra. Gli attori recitano male, i dialoghi sono faticosi, gli accadimenti scontati e indecisi tra venature comiche e tragiche male amalgamate; ma Sotto il sole di Roma (104 min.) e' un lavoro rispettoso dell' "estetica" egemone e quindi viene salutato come un'opera importante alla mostra di Venezia (settembre 1948).
La pellicola utilizza uno stile cronachistico e distaccato per descrivere le modeste peripezie di un gruppo di oziosi ragazzi di borgata, descritti con un ingenuo entusiasmo "prepasoliniano": perso un prezioso paio di scarpe, Ciro e compagni cercano di rubarne un altro; si intrufolano nelle cantine ove si tira di boxe abusivamente; si nascondono dopo l'otto settembre, poi si dedicano alla borsa nera; vengono arrestati dai tedeschi ma riescono rocambolescamente a fuggire; nella Roma "americana" Ciro si accompagna con la tardona Tosca facendo ingelosire Iris; rifiuta il lavoro quotidiano e cerca di far soldi prima ricattando Tosca (minaccia di far avere al marito le sue lettere amorose), poi partecipando a un furto nel quale proprio suo padre, una guardia notturna, viene ucciso. Il lutto segna la fine dell'adolescenza del protagonista: ora, aiutato dalla fedele Iris, dovra' lavorare per mantenere i suoi fratelli minori. Questa sceneggiatura disordinata e priva di interesse (girata tra l'altro con pochissimi mezzi) non viene vivificata dal convenzionale lavoro di regia di Castellani, il quale non sembra in grado di dirigere in maniera efficace gli attori improvvisati, ne' di rendere piu' coinvolgenti eventi che appaiono gratuiti e inconsistenti. Anche il commento musicale di Rota passa inosservato. A questo documentarismo simulato e scialbo e alla sua complicita' con personaggi tanto mediocri (anche se utili a un certo tipo di propaganda politica volta ad esagerare le difficolta' insite nella realta' del dopoguerra) va senz'altro preferito il semplice linguaggio narrativo del film precedente centrato sulla indimenticabile figura del bidello Orazio Belli, pellicola nella quale il regista riusciva a creare momenti di intensa suggestione e umana verita'.
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http://www.giusepperausa.it/sotto_il_sole_di_roma.html
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Film strano questo. parte come una commedia, forse un pò più tipica dei 50 inoltrati se non dei 60, e si ritrova con gli stivaloni marcianti dei nazisti e sotto le bombe oltre che sotto il sole. è un pot-pourri strano che non sembra nemmeno un film italiano, se non fosse per la romanità di certe situazioni. e all'inizio il fancazzismo colpevole di ciro, un pò proto vitellonismo e un pò proto accattonismo, mi fa pensare di essere alle prese con una di quelle belle commedie di una volta, dove i poveri ma belli facevano i galletti dietro alle povere ma belle, andandosi a bagnare in una marrana dove magari per caso ci moriva pure qualcuno, in uno di quei corsi d'acqua o stagni che diventavano anche discariche. ma c'è la guerra e quando arriva anche in città, ci si deve arrangiare magari col mercato nero. la storia di ciro e iris la sua dirimpettaia, ragazza orgogliosa e tremendamente innamorata di questo ragazzetto immaturo con un padre che fa la guardia notturna, che con con o senza bombe, prima e dopo la guerra è tutto un rincorrersi e un prendersi e un lasciarsi. ciro fa il casanova con una donna sposata(di malaffare si sarebbe detto, ma il film va oltre in una scena molto ben fatta e incisiva) e iris la fa lavorare al mercatino rionale, mentre lui gira tutta notte tra il bar di "bellicapelli" e il dancing di alberto sordi. iris è una bella ragazza ma con la testa ben piantata sulle spalle che ha davanti la figura di sua madre e della madre di ciro. donne che non hanno stipendio ma lavorano da quando si alzano a quando si coricano. donne che l'uomo se lo devono andare a prendere sul posto dove stanno facendo da palo ad un colpo, trascinandoselo dietro con solo il potere dello sguardo ammonitore. il film di castellani è un film che potrebbe insegnare moltissimo ai registi di oggi, perchè a parte la guerra(a casa nostra), le situazioni non sono cambiate poi molte, se non in peggio. e "pagare,pagare,pagare..." è un verbo ripetuto, che sta diventando sempre più pesante a mò di pietra di Sisifo. ottimi gli attori.
zombi
http://www.film.tv.it/film/8098/sotto-il-sole-di-roma/

3 comentarios:

  1. Gracias, Amarcord. Y aprovecho, de paso, para felicitarte por este blog que es casi un monográfico.
    Sobre Castellani, decir que es un director injustamente olvidado.
    Por cierto, ¿sería posible publicar "Una breve stagione"?
    Saludos

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  2. Amarcord por favor cambia los links, esta película es desconocida pero tiene excelentes críticas.Gracias.

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