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lunes, 5 de septiembre de 2011

Il Merlo Maschio - Pasquale Festa Campanile (1971)


TITULO Il merlo maschio
AÑO 1971
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACION 112 min
DIRECCION Pasquale Festa Campanile
ARGUMENTO Luciano Bianciardi (del cuento "Il complesso di Loth")
GUION Pasquale Festa Campanile
PRODUCTOR Silvio Clementelli
COMPAÑIA PRODUCTORA Clesi Cinematografica
FOTOGRAFIA Silvano Ippoliti
MONTAJE Sergio Montanari e Mario Morra
MUSICA Riz Ortolani
ESCENOGRAFIA Ezio Altieri
VESTUARIO Ezio Altieri
GENERO Comedia
INTERPRETES Y PERSONAJES
Laura Antonelli: Costanza Vivaldi
Lando Buzzanca: Niccolò Vivaldi
Ferruccio De Ceresa: lo psicanalista
Gianrico Tedeschi: il direttore d'orchestra
Elsa Vazzoler: madre di Costanza
Lino Toffolo: Cavalmoretti
Gino Cavalieri: padre di Costanza
Luciano Bianciardi: Mazzacurati

SINOPSIS Ambientato nella città di Verona, ed in particolare nell'ambiente della orchestra filarmonica dell'Arena, racconda le vicende del frustrato violoncellista Niccolò Vivaldi (Lando Buzzanca), bloccato nella carriera e trascurato dal suo direttore di orchestra, il quale inizia a fotografare l'amatissima moglie corista in pose sempre più audaci, per poi mostrare le immagini prima al migliore amico (Lino Toffolo) e poi ai colleghi, in un crescendo di esibizionismo che la porterà al nudo integrale (apparentemente casuale) davanti all'intero pubblico dell'Arena durante la rappresentazione dell'Aida.
In questo modo si sfoga, e si rende invidiato, nella pubblica esposizione del suo più prezioso, ammirevole ed irraggiungibile bene (non esisteva il divorzio), della giovane ed ingenua consorte (la perplessa ma fin troppo obbediente Laura Antonelli) che acconsentirà ad essere portata nuda dentro una custodia di violoncello, per essere esposta su un ponte di Verona, idea che costituisce una citazione di una fotografia dell'artista dadaista Man Ray. (Wikipedia)



Violoncellista di fila di Verona (L. Buzzanca) trova un motivo di rivalsa alle proprie frustrazioni, facendosi invidiare per le rotonde forme della bella moglie innamorata (L. Antonelli) finché la esibisce nuda davanti a 20000 spettatori dell'Arena durante un'esecuzione di Aida. Finisce in manicomio. Da un romanzo di Luciano Bianciardi una delle più pimpanti e aguzze commedie di P. Festa Campanile con una fulgida L. Antonelli al culmine della sua sensualità dalle segrete reticenze. Leo Pestelli, sorvegliato critico di "La Stampa", scrisse: "Attrice da tenere sott'occhio, e possibilmente sottomano". Uno dei film italiani più esportati dell'epoca.
Il Morandini, dcizionario dei film


2 comentarios:

  1. Antes que nada gracias por el trabajo que te tomas, la presente misiva es para informarte que el archivo número 004 se encuentra repetido, faltando el número 008.

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  2. Gracias Miguel
    Corregido el enlace.
    Un abrazo.

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