ESPACIO DE HOMENAJE Y DIFUSION DEL CINE ITALIANO DE TODOS LOS TIEMPOS



Si alguién piensa o cree que algún material vulnera los derechos de autor y es el propietario o el gestor de esos derechos, póngase en contacto a través del correo electrónico y procederé a su retiro.




martes, 24 de enero de 2012

La bella di Roma - Luigi Comencini (1955)

TÍTULO ORIGINAL 
La bella di Roma
AÑO 
1955
IDIOMA 
Italiano
SUBTITULOS 
Español e Italiano (Separados)
DURACIÓN 
99 min. 
DIRECTOR 
Luigi Comencini
GUIÓN 
Edoardo Anton, Luigi Comencini, Ettore Maria Margadonna, Massimo Patrizi
MÚSICA 
Nino Rota
FOTOGRAFÍA 
Arturo Gallea
REPARTO 
Alberto Sordi, Silvana Pampanini, Paolo Stoppa, Antonio Cifariello, Luisella Beghi, Betty Foa, Sergio Tofano, Bice Valori, Lina Volonghi
PRODUCTORA 
Lux Film
GÉNERO 
Comedia
 
Sinópsis
Mario es un boxeador que termina en la cárcel por haber dado un puñetazo sin querer a un guardia urbano. Su prometida, Nannina, encuentra trabajo en un bar, cuyo patrón se enamora de ella, y decide financiarle la apertura de un mesón: "La bella de Roma", a condición de que se casen. Aparte está Gracco, que también pretende a Nannina... (FILMAFFINITY)

1
2 

CRITICA:
Nannina, giovane e bella popolana romana, è fidanzata con un pugile squattrinato, Mario. Questi un giorno, durante una rissa, colpisce un vigile e finisce in prigione. Nannina cerca lavoro e si rivolge ad Oreste, un maturo vedovo, che la prende come cassiera nel suo bar, seguendo il consiglio dell'amico Gracco, che ha bottega di tappezziere nella stessa via ed è un impenitente dongiovanni. Oreste s'innamora di Nannina e questa ne approfitta per proporgli una società: l'apertura e la gestione di una trattoria al Gianicolo. Oreste accetta la proposta e fa fare dei lavori nel locale, lasciando che Nannina si occupi di tutto ma s'accorge alla fine che la ragazza, che non ha dimenticato Mario, vuole soltanto trarre vantaggio dai suoi sentimenti. Oreste allora non vuol più saperne di Nannina e lascia il campo libero a Gracco, che non manca di farsi avanti. Anche con lui Nannina usa la sua solita tattica; ma Gracco è un tipo intraprendente, che va dritto allo scopo. Circostanze impreviste mandano a monte un appuntamento notturno tra i due; e più tardi, un voto fatto da Gracco alla Madonna gl'impedisce di trovarsi con Nannina, come aveva progettato. Quando il sacerdote gli rivela che il voto non ha alcun valore, corre dalla ragazza, ma la trova in compagnia di due suore, intenta a recitare il rosario. Gracco non può far a meno di partecipare alla preghiera, tanto più che sopraggiungono sua moglie e Oreste. Alla fine arriva Mario, che propone a Nannina di sposarlo. Nannina rimane proprietaria della trattoria e in attesa delle nozze andrà a dormire dalle suore, nel monastero vicino.

CRITICA:
"(Il film) si inserisce senza colpo ferire nella corrente rosea del cinema italiano (...). Del resto Ettore M. Margadonna e Luigi Comencini l'hanno clamorosamente inaugurata, questa nuova strada, con il piacevole 'Pane, amore e fantasia', e qui la proseguono con dispettoso fervore, in una sceneggiatura ben calibrata e in un'abile regia. Il meglio del film sta nella recitazione". (Ugo Casiraghi, 'L'Unità', 6/10/1955).

NOTE:
LE MUSICHE SONO STATE DIRETTE DA: FRANCO FERRARA. - COSTUMI: MARILU' CARTENY. - DIRETTORE DI PRODUZIONE: NICOLO' POMILIA. - AIUTO REGISTA: MASSIMO PATRIZI, ARMANDO CRISPINO. - FONICO: UMBERTO PICISTRELLI E ALDO CALPINI.
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=21368&film=La-bella-di-Roma
 
 
Sulla scia del neorealismo rosa, di cui Ettore M. Margadonna – qui soggettista e sceneggiatore – fu apripista, La bella di Roma costituisce la prima occasione per Luigi Comencini di misurarsi con la commedia urbana. L’orizzonte è ben definito dal titolo, tant’è che non è proprio facilissimo distinguere i diversi frutti di quel corpus di film romani che ricorrono negli anni Cinquanta: Le ragazze di Piazza di Spagna, Ragazze da marito, Villa Borghese, Padri e figli fino all’epicentro Poveri ma belli, per citarne alcuni, hanno caratteristiche così simili da determinare un intero filone.

C’è il fermento nazionale del dopoguerra che si riverbera nell’aspirazione locale di “sistemarsi” in un mondo semplice e democratico. C’è la preoccupazione degli adulti di garantire un futuro (e una dote) alle figlie. C’è la volontà di ambire a qualcosa di più, restando tuttavia nel perimetro rassicurante di un quartiere che è locus amoenus. Ne La bella di Roma ci sono questi elementi, ma è una commedia che non rinuncia a somministrare qualche dose di simpatica perfidia.

Margadonna e Comencini, con Edoardo Anton e Massimo Patrizi, costruiscono un personaggio femminile che è dominus assoluto della narrazione, incarnato dall’attrice più prorompente e sicura di sé dell’epoca. Silvana Pampanini, rigogliosa trentenne, ha la fame di chi vuole la gloria, l’astuzia del popolo, la precisione del divismo. Un titolo che è il suo autoritratto, simbolo effimero di una città intera che risorge dalle macerie con le forme e i desideri di una donna moderna e tradizionale.

Nel ruolo della vita assieme al più programmatico e segreto Un marito per Anna Zaccheo (e il più tardo revival di Il gaucho), la Pampanini indossa un nome “ridotto”, come le ragazze della stagione dei telefoni bianchi, ma in questo caso traspare l’anima popolare di un’onomastica che fa inevitabilmente pensare alla Nannarella più famosa, riferimento di tutte le attrici dell’epoca. Attorno al suo corpo generoso, gli sceneggiatori costruiscono uno schema in cui gli uomini sono inetti, succubi o codardi.

Il primo uomo è il fidanzato, un pugile che finisce in carcere dopo una rissa con un vigile. È Antonio Cifariello, uno degli attori più belli del suo tempo nonché tra i più interessanti e “americani”, purtroppo scomparso prematuramente. Il secondo è un vedovo che s’innamora di lei, nonostante le angherie della cognata-socia: ha la faccia di Paolo Stoppa, un fuoriclasse che si portava appresso la sospettosità romana, qui particolarmente vellutato nel suggerire un mondo di disincanti di mezz’età.

E poi c’è Alberto Sordi, che ha un nome assurdo: Gracco. Commerciante dirimpettaio della protagonista, sposato con prole ma farfallone e inadempiente. Si offre di aiutarla quando lei decide di aprire una trattoria, salvo poi tirarsi indietro quando il figlio sparisce, tornando infine per riprovarci nonostante il voto fatto alla Madonna… Insomma, la quintessenza del maschio più ridicolo, cattolico e piccolo borghese, quasi una propaggine del Seduttore in attesa dei grandi ritratti futuri, una prova generale degli Scapolo, Marito, Vedovo…

Nella Bella di Roma, Sordi ha momenti davvero gustosi e sembra a tratti rilassato all’idea di essere un co-protagonista e non il perno. Gioca a fare il caratterista pur avendo la presenza della star, si diverte dispensando irresistibili «ciao caro» al figlio, dissimula le brame sessuali con imprevisti segni della croce. Il film ha qualche disfunzione, si affida un po’ troppo alla struttura a sketch perdendo a volte di compattezza, ma è una spiritosa e distensiva cartolina di un’Italia perduta.
https://lorciofani.com/2020/02/15/la-bella-di-roma-luigi-comencini-1955/
 

La bella di Roma è una commedia del 1955. E della commedia ha i toni lievi e ironici del genere e del periodo. Silvana Pampanini, che interpreta la bella, è davvero splendida. E tutto nel film ruota intorno a lei. Ogni uomo che la vede si innamora. Il fidanzato Mario, che fa il pugile, si mette nei guai dando un pugno alla persona sbagliata e finisce in carcere. La bella ora è sola e i corteggiatori incalzano. Ma uno di loro, il tappezziere Gracco, interpretato da Alberto Sordi, è sposato e non ha nessuna reale possibilità di conquistarla. L’altro è un anziano barista, interpretato da Paolo Stoppa e la bella non lo considera neanche. Ma ha bisogno di lavorare, quindi accetta l'aiuto e va a lavorare nel suo bar. Le cose cambieranno quando il fidanzato uscirà di prigione. Questa era la commedia italiana, dopo il neorealismo e subito prima della commedia all’italiana. Una crogiolo di talenti. Le commedie italiane del dopoguerra, come questa, hanno creato l’humus sul quale sarebbe poi nato il grande cinema italiano. Una fucina di idee e di grandi attori, impreziosito da un manipolo di sceneggiatori e registi eccellenti. Vengono dalla commedia Alberto Sordi, Paolo Stoppa e Bice Valori che in questo film fa una piccola parte. L’avanguardia di un cinema importante, che ha fatto la storia del cinema.

La bella di Roma di Luigi Comencini del 1955 con Alberto Sordi, Silvana Pampanini, Luisella Beghi, Paolo Stoppa, Antonio Cifariello. Nannina, giovane e bellissima popolana romana, sogna di aprire un ristorante. Ma il suo fidanzato pugile finisce in prigione e la sua bellezza attira le attenzioni di un tappezziere sposato e di un anziano vedovo. Riuscirà la bella di Roma a coronare il suo sogno?
https://www.raicultura.it/cinema/articoli/2019/01/La-bella-di-Roma-df4db11d-a1bc-47cd-b9df-767550b71c5d.html

5 comentarios:

  1. Ciao,
    i link non funzionano piu'.

    potresti rimetterli?
    Grazie.

    ResponderEliminar
  2. Hola Amarcord, te paso la pàgina de los subtitulos al español para esta pelìcula, saludos :
    http://www.subdivx.com/X6XMjc0MDYz

    ResponderEliminar
  3. Hola, Amarcord,
    gracias por compartir su amor y dedicación por el cine italiano en este fabuloso blog.
    Esta entrada es ya antigua y los archivos han desaparecido. Sería estupendo si pudiera ud. resubirlos.
    Grazie ancora

    ResponderEliminar