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jueves, 25 de octubre de 2012

Vittorio racconta Gassman: Una vita da mattatore - Giancarlo Scarchilli (2010)


TÍTULO ORIGINAL Vittorio racconta Gassman: Una vita da mattatore
AÑO 2010
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados) 
DURACIÓN 88 min. 
DIRECTOR Giancarlo Scarchilli
GUIÓN Giancarlo Scarchilli
FOTOGRAFÍA Roberto Meddi
REPARTO Documentary, Vittorio Gassman
PRODUCTORA Studio Immagine
GÉNERO Documental | Documental sobre cine

SINOPSIS Con la voz narradora de su hijo, Alessandro Gassman, este documental se adentra en uno de los más carismáticos actores italianos de la historia: Vittorio Gassman. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
http://www47.zippyshare.com/v/1762045/file.html


Trama
Come suggerisce il titolo del film-documentario Vittorio racconta Gassman il percorso professionale e umano di Vittorio Gassman è stato ricostruito utilizzando principalmente Gassman stesso e i suoi racconti-confessione. All'interno del film, una speciale rilevanza ha la figura del figlio Alessandro che, come Virgilio, ci guiderà all’interno dell’universo appassionato, divertente, spettacolare e problematico di suo padre Vittorio, il grande Mattatore delle scene italiane. Il film-documentario è composto da documenti inediti, interviste, brani di pellicole popolarissime o dimenticate, spezzoni di repertorio delle Teche Rai (come i rari materiali ritrovati relativi all’autobiografia). Per raccogliere significative testimonianze su Vittorio Gassman sono stati realizzati incontri con colleghi e amici, tra i quali: Dino De Laurentiis, Ettore Scola, Paolo Villaggio, Marco Risi, Gigi Proietti, Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Gian Luigi Rondi, Jacques Perrin, Jean Gili, Anna Galiena, Jean-Louis Trintignant, Enrico Lucherini, Ornella Muti, Anna Proclemer, Franco Giacobini, Roberto Herlitzka, Daniele Luchetti, Giuseppe Piccioni, Nicola Piovani, Carlo Lizzani, Giovanni Veronesi, Giovanna Ralli, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Agostina Belli, Ricky Tognazzi, Sergio Castellitto, ecc.
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=48243&film=Vittorio-racconta-Gassman-Una-vita-da-mattatore
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Quando si parla di Vittorio Gassman, si può dire (quasi) qualsiasi cosa. Personaggio stravagante nella vita quanto sulla scena, Vittorio fu uno dei migliori attori della commedia italiana, capace di far (contemporaneamente) ridere e piangere coloro che guardavano ammirati le sue performances. Ma quanti conoscevano davvero Vittorio, l’uomo, il marito, il padre? Probabilmente nessuno. E allora, Giancarlo Scarchilli decide di affidare direttamente al protagonista il compito di svelare sé stesso.
Vittorio racconta Gassman è, infatti, un film documentario che lascia Vittorio libero di raccontare la sua crescita come uomo e come artista poliedrico e camaleontico fino alla conquista dell’appellativo di “mattatore italiano”. Ai suoi racconti confessione, vengono affiancate immagini di repertorio, interviste, celebri sequenze di film, parole dei suoi figli, dei suoi amici e dei suoi colleghi. Vittorio era, paradossalmente, una persona molto timida e introversa, motivo per cui, sulla scena, riusciva a trasformarsi magistralmente in chiunque altro, indossando una maschera diversa a seconda delle occasioni. Alessandro è l’unico tra i suoi figli ad aver ereditato il talento del padre e ad essere diventato, ormai, un attore affermato. Spetta a lui, dunque, l’incarico di rivelare allo spettatore aneddoti su suo padre, guidandolo, mano nella mano, verso la creazione della figura divertente, colorata e sfaccettata di quell’essere straordinario che fu Vittorio Gassman.
Giancarlo Scarchilli si siede in cabina di regia per realizzare un omaggio al suo Maestro, l’uomo che, credendo in lui, gli regalò la possibilità di lavorare nel mondo dello spettacolo e di affermarsi come sceneggiatore e regista. Per completare al meglio il quadro, Scarchilli chiede l’aiuto di amici e colleghi che lavorarono con Gassman: ecco dunque le divertenti e commoventi testimonianze di Dino De Laurentiis, Ettore Scola, Paolo Villaggio, Marco Risi, Gigi Proietti, Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Paolo Virzì, Gian Luigi Rondi, Jacques Perrin, Jean Gili, Anna Galiena, Jean-Louis Trintignant, Enrico Lucherini, Ornella Muti, Anna Proclemer, Franco Giacobini, Roberto Herlitzka, Daniele Luchetti, Giuseppe Piccioni, Nicola Piovani, Carlo Lizzani, Giovanni Veronesi, Giovanna Ralli, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Agostina Belli, Ricky Tognazzi, Sergio Castellitto e tanti altri. Vittorio racconta Gassman è un documentario interessante, piacevole e avvincente che coinvolgerà sia i bambini cresciuti con la simpatia e la magistrale bravura dell’artista sia quelli che, invece, hanno semplicemente voglia di conoscerlo e di scoprirlo. Al di là delle maschere, insomma, Vittorio era un uomo dal cuore grande, non dimentichiamolo.
http://www.silenzio-in-sala.com/recensione-vittorio-racconta-gassman-una-vita-da-mattatore.html

Dopo essere stato presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, il film Vittorio racconta Gassman – Una vita da mattatore sarà nelle sale italiane dal 29 giugno 2011, per la regia di Giancarlo Scarchilli e la distribuzione di Medusa Film.
Prima della data ufficiale di uscita al cinema del film, sarà possibile vederlo in anteprima il 27 Giugno a Roma presso il cinema Embassy, a Torino presso il cinema Massimo, a Napoli presso il Metropolitan, a Milano presso l’Apolli, a Bologna e Firenze presso il cinema Odeon e a Genova presso il Corallo.
La data del 29 giugno è stata scelta anche perché anniversario della morte del grande attore Vittorio Gassman che si spense proprio il 29 Giugno del 2000.
Lo scorso 20 Giugno a Roma ha avuto luogo la proiezione del film per la stampa, con la famiglia Gassman presente in sala, che al termine della proiezione ha parlato e risposto alle numerose domande dei giornalisti su questo progetto.
“L’idea è scaturita da due elementi fondamentali – ha detto il regista – il primo era la voglia di eliminare l’idea che Gassman fosse un attore classico. Al contrario, si è trattato di un vero rivoluzionario, capace di toccare corde completamente differenti; non credo sia esistito nessun altro in grado, come lui, di passare dall’Otello shakespeariano a L’Armata Brancaleone di Monicelli. Quando qualcuno pensava di potergli affibbiare un’etichetta artistica, ecco che stupiva tutti e si gettava su un nuovo progetto. Il secondo motivo è stato più personale, perché Gassman e Citti, quando ero un giovane cineasta, mi hanno dato amicizia e consigli professionali che mi hanno consentito di fare questo mestiere, altrimenti inaccessibile per me. Ho voluto, in questo modo, tentare di rendere una parte di quello che ho avuto in dono”.
Scarchilli infatti, in questo film, lascia parlare Gassman con la sua voce calda e ruvida, dividendo il film in capitoli e scavando nella poetica dell’attore. La narrazione è intervallata da interventi del figlio Alessandro Gassman, commosso e sinceramente legato a Vittorio, dal quale ha imparato molto, guardando al mondo dello spettacolo con umiltà e intelligenza.
Quest’ultimo ha dichiarato: “Innanzi tutto, ringrazio Medusa per questa operazione, che è tutt’altro che scontata. La peculiarità di questo documentario è che rispecchia il carattere di mio padre: con Giancarlo ci siamo sforzati di non scrivere un epitaffio funebre, come lui non avrebbe gradito, ma realizzare un film per divertire chi lo guarda. Mio padre era un uomo che amava il sacrificio, il consiglio più importante che mi ha lasciato è stato quello di perseguire un obiettivo scegliendo sempre la strada più tortuosa. Ed è ciò che ho fatto, soprattutto nel mio percorso professionale in teatro”.
Questo film o documentario vuole essere un omaggio a Vittorio Gassman, grande ed indimenticabile attore del cinema e teatro italiani, per celebrare la sua lunga carriera artistica che ha regalato emozioni e cultura al pubblico, e sarà anche un esperimento per portare in sala qualcosa di diverso dai classici film per il grande schermo.
Letizia Rogolino
http://www.taxidrivers.it/18123/in-sala/vittorio-racconta-gassman-una-vita-da-mattatore.html
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I documentari biografici sono difficili da giudicare. Il problema di questa tipologia di film sta nel fatto che molto spesso la vita, solitamente straordinaria (altrimenti non varrebbe la pena di essere raccontata), del personaggio descritto tende a prendere il sopravvento su tutto il resto. Questo porta a due modi ben distinti di recepire la pellicola: il film piace in quanto la vita del soggetto in questione è talmente tanto esaltante da far si che anche quelli che possono essere difetti del film scompaiono (e mi riferisco all’eccessiva retorica o ai sentimentalismi che solitamente riempiono questo tipo di lavori), oppure il film non piace, proprio perché – e qua rientriamo nello specifico di questa pellicola – ci si rende conto che togliendo la straordinarietà della vita e la potenza delle parole pronunciate durante la vita e carriera del grande Vittorio Gassman, nel film resta ben poco. Anzi, l’ecletticità, la storia della sua vita e della sua carriera appaiono sbiadite e sottomesse a un volere registico che non solo non riesce ad emergere, ma porta il film in un limbo che rende del tutto insoddisfacente questo lungometraggio.
Cosa intendo con questo giro di parole? Intendo dire che Vittorio racconta Gassman, più che raccontare la storia di un grande mattatore, vorrebbe mostrare le sue debolezze, le paure e del suo bisogno di interpretare un ruolo per poter nascondere il suo vero volto. Purtroppo però dell’uomo che si cela dietro alla maschera non si vede nulla. Ad essere raccontate sono solo le maschere. E a raccontarne ricordi, tra gli altri, c’è l’altro Gassman (Alessandro) il quale, narratore del film, sembra recitare una parte a memoria, come una poesia da raccontare alla maestra con voce inespressiva. Non si lascia andare a sentimentalismi, a ricordi personali. Si limita a raccontare la vita amorosa del padre e la sua nascita come stesse leggendo l’almanacco: “Divorzia dalla prima moglie questo giorno, poi si risposa e dal secondo matrimonio nasce la mia sorella americana, poi conosce la sua terza moglie, Juliette Mayniel, e dal loro matrimonio poi sono nato io”. Sembra che stia raccontando la vita di un uomo del Settecento anziché quella di suo padre. Insomma, di cosa si vorrebbe parlare in questo film? Di quale Vittorio ? Di quale Gassman? Attore? Padre? Uomo depresso? Chi racconta cosa a chi? La sua carriera viene raccontata a tratti, le sue parole interrompono i discorsi, la linearità si perde e l’uomo dietro la maschera non si vede quasi per niente.
Il finale poi è veramente terribile e, a voler essere sinceri, al limite del ridicolo. Una serie di personaggi molto noti (tra cui Carlo Verdone e Ornella Muti) rispondono alla domanda “Cosa gli diresti se fosse qua?”. “Gli direi: andiamo a mangiare qualcosa” dice Gigi Proietti. Siamo alla fiera delle banalità insomma. Ma tant’è: rievochiamo e ricordiamo (ma quale Vittorio?), che tanto un po’ di nostalgia non ha mai fatto male a nessuno.
http://sushiettibili.it/vittorio-racconta-gassman-%E2%80%93-una-vita-da-mattatore-g-scarchilli-2010/06/2011/

6 comentarios:

  1. nice blog...come to see nonsoloci.blogspot.it

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  2. Funcionan sólamente los cinco primeros enlaces.

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  3. me bajan todas las partes, pero en formato avi, como hago para repoducirla ??? gracias por tu ayuda...

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  4. Enlaces caídos. Descubro al actor tan querido. Si los resubes podré descubrir su trayectoria completa. gracias ,ana

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