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domingo, 24 de julio de 2011

In morte di Federico Fellini - Sergio Zavoli (1994)

FEDERICO FELLINI, portrait by Graziano Origa, pen&ink + blowout retino, 20X32, framed for Nòva100, 2009. (Print on canvas available on demand: origa.foundation@gmail.com).

TITULO In morte di Federico Fellini
AÑO 1994
SUBTITULOS No
DURACION 40 min.
DIRECCION Sergio Zavoli
PRODUCCION Istituto Nazionale Luce
COLABORACION Daniele Carminati
DIRECTOR DE FOTOGRAFIA Elio Bisignani
OPERADOR Gianluca Monopoli
EDICION Gabriella Brunamonti
MONTAJE Y POST-PRODUCCION Stefano Ballirano, Angelo Musciagna, Cinecittà s.p.a.
MUSICA Nino Rota, Carlo Savina
OPERADOR Rinaldo Palmadessa
GENERO Documental

SINOPSIS Fellini è morto a Roma il 31 ottobre 1993; nei giorni seguenti la camera ardente fu allestita nello storico Studio 5 di Cinecittà, spesso utilizzato dal maestro come set cinematografico.

Federico, ti restituisco la tua gente
Zavoli: " non accetto che si voglia gia' dimenticare "

Racconta Sergio Zavoli: "Quel giorno al Teatro 5, dentro Cinecitta' , mentre fiumane di romani venivano a rendere omaggio a Federico Fellini, mi venne spontaneo chiedermi come mai non c' era una troupe che filmasse quell' eccezionale documento, quella sincera testimonianza di affetto nei confronti di un grande artista. C' era solo qualche telecamera dei tg con qualche giornalista". Zavoli si dette subito da fare. Cerco' qualche funzionario nella cittadella del cinema per organizzare una troupe d' emergenza: "L' istituto Luce mise a disposizione gli uomini e i mezzi necessari. Cosi' e' nato il progetto". "In morte di Federico Fellini" e' lo speciale di Sergio Zavoli, a un anno dalla scomparsa del grande regista, in onda questa sera alle 22.25 su Raidue. Alla presentazione ieri mattina a viale Mazzini erano presenti molti amici e collaboratori di Fellini, tra gli altri Florestano Vancini, Marcello Mastroianni, Bernardino Zapponi e Fiammetta Profili. "Si aveva la sensazione di assistere alla celebrazione funebre di un capo di Stato. Un cittadino esemplare, ma non inarrivabile, perche' abitava negli occhi della gente. Davanti al feretro si fermavano commossi intellettuali e attori, ma anche operai, casalinghe, impiegati, gente qualunque. C' erano dei padri che portavano a cavalcioni sulle spalle i figli piccoli e indicavano loro la bara, con l' aria di dire "un giorno ti spieghero' perche' ti ho portato qui". E la cosa che piu' mi ha colpito e' vedere la partecipazione della citta' di Roma, di solito cosi' pigra, disattenta. Spero proprio che il sindaco Rutelli intitoli presto un pezzo del Lungotevere a Federico". Lo speciale, realizzato con la collaborazione di Daniele Carminati e prodotto dall' Istituto Luce, da Cinecitta' International e da Raidue, e' stato presentato all' ultima Mostra del Cinema di Venezia e definito in quell' occasione dal direttore Pontecorvo il momento piu' alto della manifestazione. Sottolinea il responsabile delle relazioni esterne della Rai, Carlo Sartori: "Questo filmato dimostra che si puo' ancora fare della grande tv, anche adesso che questa e' mortificata. Il lavoro e' destinato a restare nella storia del piccolo schermo". Conclude Zavoli: "Qualcuno vorrebbe che Federico sia gia' caduto nella dimenticanza, che non valga piu' la pena di ricordarlo. Io non sono pessimista e credo che verra' anche per lui, come per tanti altri artisti del ' 900 ignorati a lungo, il tempo della riflessione. Certo non pensiamo di riempire il vuoto che la scomparsa di Fellini ha lasciato. Il ricordo dei suoi funerali a Roma e a Rimini poteva forse anche restare nella memoria di chi vi ha partecipato. Il nostro e' solo un contributo, realizzato a ciglio asciutto, per fare in modo che non rimanessero solo pochi spezzoni del telegiornale".
Il triplice funerale che ebbe un anno fa il regista della "Dolce vita" rappresenta tre versioni dello stesso film, ciascuno si puo' scegliere quello che preferisce. Nello special "In morte di Federico Fellini" Sergio Zavoli li fonde sforzandosi di frenare la commozione in omaggio al dovere di cronista. Vi si parla pochissimo: solo la testimonianza di un uomo massa qualsiasi tra i ventimila accorsi al Teatro 5 di Cinecitta' (sullo sfondo il cielo azzurro con le nuvolette di "Intervista", ai lati del feretro due carabinieri impennacchiati che sembrano usciti da Pinocchio); piu' avanti c' e' un' invocazione dell' amico romagnolo Titta Benzi sul rapporto tra Federico e l' Adriatico; e infine la voce di Zavoli rilegge un brano dell' orazione funebre da lui tenuta a Rimini e, rivolto allo scomparso, dice una cosa incontrovertibile: "Con gli occhi non sbagliavi mai". In mezzo, tra il bagno di folla nel luogo per lui sacro del lavoro e l' immagine dell' intero borgo nativo stretto intorno al suo Poeta la sfilata dei volti noti (inclusi un paio di traditori che avrebbero fatto meglio a restare a casa) nelle esequie di Stato a Santa Maria degli Angeli: ma anche qui l' ultimo applauso spetta al popolo ammassato in Piazza Esedra lungo il passaggio del carro funebre. Sulle musiche di Nino Rota, senza scivolare nel patetico persino quando risuona la tromba di "La Strada" e senza fellinismi di circostanza, Zavoli ha saputo intrecciare le folgoranti immagini mitiche ai ruderi scenografici dei film stessi, soffermandosi con un' ironia che avrebbe divertito l' interessato sui busti in gesso degli uomini illustri nel magazzino di Cinecitta' ; e a Fellini sarebbe piaciuto sapere che la statua del Cristo Lavoratore, quella che fece volare in elicottero sopra Roma, e' ancora la' . Cio' che tuttavia colpisce di piu' e' la partecipazione che si legge sul volto della gente comune, in uno di quei rari momenti in cui (come dice l' anonimo testimone) "l' umanita' si sente unita". Solo ora capisco, alla luce di questo misterioso intreccio, la battuta in apparenza paradossale che Federico aveva buttato la' al termine di un lungo pomeriggio passato insieme a vedere facce. Quando gli chiesi se qualcuno gli era andato bene, mi guardo' stupito e rispose: "Tutti".
http://archiviostorico.corriere.it/1994/novembre/03/Federico_restituisco_tua_gente_co_0_9411038496.shtml

Sequenze

 1. Fellini chiede (in v.) con un megafono ai collaboratori, altissimi sulla pedana di una gru se, da quella altezza, riescono a vedere il tetto del teatro 5
2. la voce di Tonino grida che oltre, a quello, si possono scorgere l'acquedotto romano e la via Tuscolana
3. addetti salgono su un' impalcatura metallica mentre il regista chiede (in v.) lumi sul guasto del suo megafono
4. la scenografia con fondo cielo allestita nel teatro di posa di Cinecittà adibito a camera ardente di Fellini, un mare di teste si avvicina al ralenty alla bara
5. pp delle persone che scorrono davanti al feretro, alcune si segnano la croce, passa anche un bambino
6. gli sguardi mesti, commossi, attoniti
7. pp di un uomo con barba, seduto con le stampelle tra le mani
8. inq di spalle di uno dei carabinieri in alta uniforme di guardia alla salma
9. le ombre dei visitatori ed il loro lento avviarsi alle uscite
10. Anita Ekberg lascia una rosa rossa sulla bara e la tocca dopo essersi baciata la mano
11. Mastroianni avanza accompagnato da un altro uomo
12. in controluce, sempre al ralenty, il susseguirsi di quanti hanno voluto rendere l'estremo omaggio al Maestro
13. inq anche dall'alto
14. un ammiratore parla del suo cordoglio e della poeticità dell'opera di Fellini (in v.)
15. la bara poggiata sul catafalco
16. un guanto da lavoro abbandonato in terra e, sullo sfondo, il palco con la bara
17. addetti al lavoro di smontaggio delle guide occorse per delimitare la distanza e il perimetro della folla
18. la bara ormai sola
19. camera car di una serie di busti e gessi, di tutte le epoche, in uno dei magazzini della "città del cinema"
20. un gruppo di lavoratori in tuta blu si avvicina verso il palco del Teatro Cinque, dove un sacerdote benedice secondo il rito funebre
21. pp di alcuni degli uomini
22. il gruppo sale sul palco e preleva la cassa e le corone di fiori
23. camera car, sempre al ralenty, tra le scenografie di un casolare, di una chiesa e di altri monumenti, fino ad una gigantesca quinta con un cielo blu con sfumature rosse
24. disegni di scena
25. sequenze dal film "Il Casanova di Fellini"
26. fiancata di un modello di nave in legno ed altre strutture in cartapesta utilizzate nei lavori di Fellini
27. una gigantesca intelaiatura metallica e sequenze da "Otto e 1/2"
28. muratori su trabattelli sospesi dipingono la quinta del cielo dello studio 5 con pennelesse attaccate a bastoni
29. sequenze dal film " E la nave va"
30. ralenty nel giardino in avvicinamento al laboratorio "Scultura", riproduzioni di condottieri romani, efebi, figure ottocentesche, statue greco-romane esposte fuori e all'interno del deposito
31. la cinepresa indugia sull'insieme delle figure e su alcuni dettagli nella penombra del laboratorio, fino ad inquadrare la statua del Cristo a braccia aperte che sorvola la capitale da un elicottero nelle sequenze iniziali de "La dolce vita", qui riportate
32. sequenze dal film "Intervista", tra gli attori anche il giovane Sergio Rubini, in cui Mastroianni compare nei panni di Mandrake e balla con la Ekberg nell'autocitazione del ballo al night-club del film "La dolce vita"
33. ancora una carrellata nel laboratorio delle sculture
34. al ralenty immagini della notte degli Oscar in cui fu consegnato il premio alla carriera del regista
35. tra le persone di cinema in platea pp di Gregory Peck che applaude e sorride
36. pp della moglie, Giulietta Masina, che si commuove e piange
37. dissolvenza, giorno dei funerali: il profilo della Masina, annichilita dal dolore, con il bavero alzato del cappotto, un turbante e grandi occhiali
38. un abbraccio prolungato e commosso tra Ainouk Aimée e la Milo
39. Gasmann strizza più volte le palpebre
40. Monica Vitti con grandi occhiali scuri
41. pp di Milena Vukotic, di Noiret, dei registi Magni e Lattuada
42. il profilo di una giovane donna
43. il volto bagnato di lacrime di una donna
44. la Masina a mani giunte
45. Antonioni tra altre persone sedute
46. pp del presidente della Repubblica Scalfaro, con lo sguardo rivolto verso l'alto
47. mentre si svolge la funzione funebre la Masina viene sorretta, abbracciata e baciata da amici di famiglia, da un alto prelato, dal presidente Scalfaro, poi, probabilmente, [le immagini, semplici scorci istantanei, non ci consentono una maggiore precisione] dai presidenti del Senato e della Camera Giovanni Spadolini e da Giorgio Napolitano
48. la donna, di volta in volta, mostra tutta la sua disperazione, sembra sollevarsi a fatica
49. il critico Rondi nasconde il volto tra le mani
50. una corona di fiori ufficiale e la bara vengono portate fuori della basilica
51. la Masina saluta con il braccio con un'espressione ancora più sgomenta delle precedenti e un rosario sulla mano
52. pp della comune disperazione
53. molti dei partecipanti alle esequie tendono la mano e toccano il feretro
54. sul piazzale antistante Santa Maria degli Angeli anche un quadro che raffigura il regista scomparso in panni rinascimentali, forse in qualità di "alchimista delle immagini"
55. un uomo regge un enorme cuore con la scritta "Federico Fellini sei grande!"
56. mani mostrano due fotografie [o ritagli di foto] in b/n, visibile Sordi
57. la folla sulla piazza
58. applausi alla partenza del carro funebre
59. camera car dai finestrini di un'automobile bagnati dalla pioggia
60. si intravedono cabine e stabilimenti balneari
61. foto in b/n che ritrae Fellini con le braccia alzate
62. sequenze dal film "I vitelloni"
63. Tonino Guerra ricorda carattere ed inclinazioni del regista da giovane (in v.)
64. dissolvenza, ralenty: lo stesso uomo piange ai funerali del maestro
65. pp e panoramiche della piazza affollata
66. le gambe dei visitatori di una nuova camera ardente
67. gli zainetti di alcuni studenti, volti di signore
68. applausi all'uscita dalla chiesa
69. la bara, preceduta dal gonfalone comunale, si muove, sempre al ralenty, su un mare di teste
70. l'ultimo saluto tra Mastroianni-Pippo e Giulietta Masina-Amelia in "Ginger e Fred"
71. la folla segue il feretro di Fellini
72. sequenze da "Amarcord" : lo stupore del piccolo protagonista al cinema
73. una sala cinematografica vuota
74. nello schermo il Teatro 5 in penombra
75. la voce di Fellini commenta la fine di un film (in v.) e che ripete la frase dell'inizio "Non mi funziona più il megafono! Menicuccio! S'è scaricato!"
http://camera.archivioluce.com/camera-storico/scheda/video/i_presidenti/00036/IL3000091093/1/In-morte-di-Federico-Fellini.html

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