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viernes, 8 de julio de 2011

Nuovomondo - Emanuele Crialese (2006)


TÍTULO Nuovomondo 
AÑO 2006 
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 120 min.
DIRECTOR Emanuele Crialese
GUIÓN Emanuele Crialese
MÚSICA Antonio Castrignano
FOTOGRAFÍA Agnès Godard
REPARTO Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Aurora Quattrochi, Filippo Pucillo, Federica De Cola, Isabella Ragonese, Vincent Schiavelli, Massimo Laguardia, Filippo Luna, Andrea Prodan, Ernesto Mathieux
PRODUCTORA Coproducción Italia-Francia; Memento Films / Arte France cinéma / Titti Film / Respiro
GÉNERO Drama | Inmigración

SINOPSIS Narra la historia de la emigración italiana durante el siglo XX a través de las vivencias de una familia siciliana, los Mancuso, que a principios de 1900 parten de Agrigento para llegar a los Estados Unidos. Salvatore (Vincenzo Amato), sus hijos y su madre, Donna Fortunata (Aurora Quattrocchi), deberán enfrentarse a un mundo nuevo muy diferente al que habían imaginado... (FILMAFFINITY)



La storia di una delle tante famiglie siciliane che all'inizio del secolo scorso hanno tentato la fortuna sbarcando negli Stati Uniti. Tra fantasia, superstizione, poesia e caratteristici scorci di una Sicilia povera e una New York austera, si incrociano i destini di una famiglia rurale e di una donna in fuga da una storia amara.
Calli di fatica e duroni macchiati lambiscono le rocce taglienti di una ripida salita montana. Alla ricerca del simbolo religioso a cui chiedere l'accoglimento delle suppliche e l'invocazione di aiuto per una scelta in un futuro prossimo, ci si va con una pietra in bocca. La pietra attraversa le nuvole più basse e parzialmente verniciata dal rosso nettare vitale, viene appoggiata sul cumulo litico delle preghiere altrui.
Il segnale arriva mediante fantomatiche verdure giganti e alberi che piangono monete. Bisogna prepararsi al lungo viaggio che ci porterà in America! Si sacrificano gli animali migliori per ottenere dei capi di vestiario, delle scarpe appartenute ai nobili degli sperduti paesini siciliani, o ai latifondisti o ai briganti che imponevano il censo. In America non ci si può andare vestiti come straccioni, bisogna andarci vestiti come principi. Si è costretti anche a convincere una madre un pò restia a questo tipo di esperienze. Una madre fin troppo esperta nel "piccio" e nello "scanto", nel trucco per abbacinare i credenti del malocchio, delle profezie e delle maledizioni.
Per andare in America bisogna avere un ritratto fotografico, dei requisiti minimi di referenza. Nella povera Petralia gli unici requisiti garantiti sono il sangue e il sudore per andare avanti quotidianamente. Delle ragazze si uniscono alla famiglia che parte ed estemporaneamente si unisce una delicata fanciulla precedentemente rimpatriata per conseguire lo stesso obiettivo: trovare un marito per un matrimonio-lampo. Ci vuole anche questo per entrare nel "Nuovomondo".
Due distinte folle che si guardano da un'altezza diversa vengono divise dall'unico mare di cui riconoscono il profumo. Si scende nella terza classe e si fatica per trovare una branda. Si applica un canto popolare, si scambiano esperienze e provenienze. Si è tutti gentili con la dolce fanciulla dai capelli rossi, fatta di acqua e sapone, che conosce l'inglese e che cerca un compagno. Il capofamiglia è disposto a tutto pur di averla accanto. Si arriva in America e iniziano le rogne. Le ragazze che speravano nel giovanotto si ritrovano un secondo padre ma si accetta lo stesso. La madre restia diventa ancora più convinta dell'errore commesso, fin troppo convinta che le radici non vanno mai estirpate. Un figlio che non vuole parlare, l'altro intimorito dai metodi dei nuovi uomini, il capofamiglia che non riesce a commuovere il rigido selezionatore quando con i pezzi del puzzle costruisce una casa e una stalla o, volendo, un attrezzo per attaccare i panni.


Alla fine la madre viene riconosciuta come debole di mentalità e il figlio muto, trova le parole per convincere il capofamiglia a desistere. Il capofamiglia cerca di persuadere gli addetti alla cernita. In un paese così grande una madre labile e un figlio muto che lavora come un mulo non creano disagi. Volendo possono anche rimanere a casa chiusi, ma non danno fastidio. Magari governano una casa al centesimo piano, dove per salire o scendere c'è una scatola di legno che funziona senza l'ausilio dell'uomo. Nulla da fare. Non si è ammessi e si deve tornare a casa. Magari nuotando in un mare di latte...
Lo spettatore probabilmente riuscirà a commuoversi per la dolce ingenuità che pervade i personaggi di questo bellissimo film di Emanuele Crialese. Dopo la Sicilia contemporanea di "Respiro", torna, con quasi lo stesso cast, a raccontare le vicende di una povera famiglia siciliana agli albori del XX secolo, che cerca di ottenere un futuro migliore tentando l'approdo negli Stati Uniti. Bravissimi Vincenzo Amato, Francesco Casisa e Filippo Pucillo. Antipatica ma efficace la Quattrocchi. Incantevole la Gainsbourg che spezza ogni sguardo con un dolce sorriso disarmante. L'utilizzo della macchina da presa, specialmente nelle riprese dall'alto è magistrale. Memorabili, le scende della scalata iniziale, del distacco della nave dal molo e del flusso di persone nel centro di accoglienza, dove sembra di assistere ad uno dei paradossi di Escher. Commovente quella dell'assemblaggio dei pezzi di legno per il test. Agnes Godard utilizza prevalentemente colori freddi per una fotografia eccellente. In corsa per l'Oscar e nessuna statuetta. Hollywood sempre più vergognosa.
Enzo Barbato
http://www.storiadeifilm.it/Nuovomondo.p0-r180

3 comentarios:

  1. http://www.mediafire.com/?15tbyoo4aefzods
    non è l'ultima parte
    ciao e grazie

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  2. Cambiado el enlace.
    Gracias por avisar.

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  3. Amarcord, podría subir de nuevo estos links? Gracias.

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