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martes, 19 de junio de 2012

La bella gente - Ivano De Matteo (2009)


TÍTULO ORIGINAL La bella gente
AÑO 2009 
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACIÓN 98 min. 
DIRECTOR Ivano De Matteo 
GUIÓN Valentina Ferlan 
MÚSICA Francesco Cerasi
FOTOGRAFÍA Duccio Cimatti
REPARTO Monica Guerritore, Antonio Catania, Victoria Larchenko, Iaia Forte, Myriam Catania, Elio Germano, Giorgio Gobbi
PRODUCTORA X Film / Solaris Cinematografica 
GÉNERO Drama | Prostitución 

SINOPSIS Alfredo es arquitecto. Susana es psicóloga. Gente educada e idealista. Cincuentañeros de aspecto joven e inteligentes. Viven en Roma, pero pasan sus fines de semana y gran parte de sus veranos en su casa de campo. Un día, mientras conduce hacia al pueblo cercano a su casa de campo, Susana queda conmocionada por la visión de una joven prostituta humillada y golpeada por un hombre al borde de la carretera. En un instante, las vidas de de Susana y Alfredo cambian cuando esta decide salvar a la chica... (FILMAFFINITY)



Alfredo e Susanna (Antonio Catania e Monica Guerritore) si sono messi insieme ai tempi del liceo, quando lei alle manifestazioni si gettava contro la polizia mentre lui si proponeva come mediatore. Ora sono una coppia di progressisti benestanti e di buona cultura, vivono a Roma, dove lui lavora come architetto e lei opera da psicologa in un centro che aiuta le donne vittime di violenza, e trascorrono le estati nella loro tenuta privata ubicata nel verde della pacifica campagna umbra, in compagnia costante dei vicini Fabrizio e Paola (Giorgio Gobbi e Iaia Forte), probabilmente destrorsi, e del loro villone con piscina.
La vacanza parte serena, tra tuffi e discorsi vacui, ma quando, tornando in macchina dal paese, Susanna vede una giovane prostituta (Victoria Larchenko) venir picchiata dal protettore sul ciglio della statale, qualcosa in lei si smuove, ed un irrefrenabile istinto di solidarietà si fa avanti inesorabile: e allora perché non prelevare quella poveretta dalla strada dandogli un tetto e un po' d'affetto? E se da un lato l'amica, sbrigativa e pragmatica, le consiglia di fare una donazione a qualche paese del terzo mondo per pararsi la coscienza, dall'altro Alfredo, avvertito il suo sincero disagio, si mostra scettico ma possibilista, finendo presto per acconsentire alla richiesta: così si reca sul posto, carica in macchina la ragazza, e dopo mille resistenze la conduce in casa propria. Qui la donna la rassicura sulle loro buone intenzioni, le promette di aiutarla a cercarle un lavoro ed il permesso di soggiorno, le compra vestiti e la porta con sé presentandola agli estranei come la figlia di un (misterioso) amico.
Superato l'iniziale spavento e la fisiologica ritrosia la ragazza inizia a sorridere, a sciogliersi, e a dire qualcosa su di sé: si chiama Nadja ed è arrivata dall'Ucraina, dove ha lasciato un fidanzato conosciuto a scuola (del quale ancora porta l'anello al dito anulare sinistro). Ma quando Giulio (Elio Germano), il figlio della coppia, residente a Londra, arriva con la fidanzata Flaminia (Myriam Catania) per festeggiare il cinquantesimo compleanno della madre, la situazione si complica, favorendo il proliferare di dicerie, cattivi pensieri, opinioni preconcette e luoghi comuni, ed ingenerando una serie di azioni e reazioni che vedono Nadja al centro della scena suo malgrado. Perché nonostante le belle parole le promesse e le dichiarazioni di facciata nessuno arriva a fidarsi di lei fino in fondo. Perché Giulio non è insensibile alla sua bellezza, e Flaminia ne è gelosa. E perché mentre Alfredo (pur avendola accontentata a cuor leggero) non perde occasione per interrogare la moglie sull'opportunità della scelta fatta, a lei occorre trovarsi davanti a fatto compiuto e del tutto preventivabile per capire che quella ragazza tanto carina ed educata 'trovata' per strada non è un cane da addomesticare, mettere al guinzaglio e liberare a comando, ma una persona sfortunata con alle spalle una vita dura e davanti un desiderio insopprimibile di normalità.
Diretta con misura e rigore da Ivano De Matteo ed interpretata egregiamente da un cast azzeccato, La bella gente è un'opera omogenea e senza fronzoli servita da una sceneggiatura (di Valentina Ferlan) attenta ai minimi particolari che ha la sua forza nella capacità di disegnare caratteri credibili, compiuti, veri: intorno alla vittima predestinata si aggirano infatti individui variamente miserabili ma non genuinamente cattivi, persone comuni che inducono prima all'immedesimazione e poi ad una conseguente amara riflessione per il loro essere, per quanto frivole egoiste o anche solo superficiali, terribilmente 'vicine'.
L'immagine di Nadja di nuovo col rossetto tra le mani, pronta a rimetter su la maschera che aveva felicemente accantonato, è l'emblema della sconfitta di Susanna, del fallimento della rivoluzione che sogna fin da una vita, e la porta chiusa che apre ai titoli di coda è la fotografia nitida di una società qualunquista ed ipocrita fondata sulle apparenze e su un classismo strisciante contagioso e immarcescibile che appiattisce le divergenze d'opinione tra 'pari' ed instiga a nutrirsi del più debole, in cui la discriminazione del diverso fa parte del gioco ed è un elemento imprescindibile dell'insieme.
Vincitore del Gran Premio e del premio CICAE al Festival del cinema italiano di Annecy 2009, ed uscito in sala in Francia con un buon riscontro di pubblico e critica, La bella gente è ancora inedito in Italia, ostaggio di un oscuro gioco al ribasso della società distributrice Lumiere Group: un'ingiustizia che grida vendetta per un film semplicemente semplicemente valido: scorrevole disincantato e senza speranza. Da vedere, appunto.
http://cinerepublic.film.tv.it/la-bella-gente-recensione-di-pazuzu/6601/


La bella gente: conferenza stampa di Ivano De Matteo e del cast
Riportiamo le parole in conferenza stampa al Torino Film Festival del film "La bella gente" di Ivano De Matteo. 

Ipocrisia e colesterolo
Ivano De Matteo: Quando qualcuno si reputa bello mi mette paura: ho notato che la caratteristica dei belli, dei buoni e dei falsi moralisti è partire lentamente per poi svelarsi come tali. Il titolo del film evoca questo genere di persone e situazioni. Quando la mia compagna e io abbiamo scritto la sceneggiatura volevo attaccare quella categoria di persone, ma poi mi sono accorto che il film parlava dell’ipocrisia che ognuno di noi si porta dietro, me compreso, anche se ad altri livelli rispetto ai protagonisti del film. Paragono spesso l’ipocrisia al colesterolo, perché, proprio come esso, l’ipocrisia può essere buona e spingerci ad andare avanti, oppure cattiva, come quella che descrivo nel film. Sicuramente la denuncia che si fa nel film al perbenismo si presta a facili strumentalizzazioni politiche, d’altronde tutto, in Italia, viene sempre strumentalizzato.

Nascita dell’idea
L’idea del film è venuta a me e alla mia compagna durante un pranzo in una casa di campagna; al tavolo, mentre i camerieri ci servivano vino e assaggiavamo ottimi formaggi, i nostri ospiti e i commensali parlavano delle prostitute nigeriane e di come bisognasse aiutarle. Penso che quando certi tipi di discorsi provengono da persone dichiaratamente di destra ci sia più coerenza rispetto a vedere certi atteggiamenti di persone che si atteggiano a intellettuali di sinistra. C’è una frase pronunciata nel backstage dalla Guerritore che mi ha molto colpito: «Però cosa fai quando la persona a cui vuoi dare comincia a prendere?»

Presenti e assenti
Ivano De Matteo: Nel cast c’è Monica Guerritore, sicuramente un nome importante del nostro cinema, che però non è stata assolutamente considerata diversamente dagli altri attori sul set. Vedendo il girato mentre facevamo il film mi sembrava di fare un buon lavoro sulla Guerritore, evitando di esasperare la sua impostazione teatrale. Tutto ciò che voleva fare di sua spontanea iniziativa, ma che io non trovavo adatto al film, non è stato montato.
Elio Germano: Penso che nel momento in cui un attore decide di sposare un progetto, si debba mettere a disposizione del regista e seguire i suoi suggerimenti.
Antonio Catania: Penso che sia stato molto interessante come attore riflettere sull’ipocrisia e sul fatto che si pensa di esserne immuni e quando si scopre invece di essere come gli altri, non si è preparati a questa grande sorpresa. Una persona da questa scoperta potrebbe trarre insegnamento e crescere, ma i personaggi del film si chiudono in loro e fanno finta di niente. Credo di aver immagazzinato molte cose durante le riprese che potrò usare nella vita reale.

Fateci uscire
Ivano De Matteo: Il film è costato i 450.000 € del contributo pubblico ed è stato girato in quattro settimane. Anche se all’inizio abbiamo firmato un contratto con un distributore, al momento di farci uscire in sala, questo personaggio si è dileguato. Il film ha vinto il festival di Annecy e in Francia è stato molto apprezzato, tant’è che c’è un progetto con le scuole per cui andrò a tenere delle lezioni con i ragazzi. Ma in Italia, nonostante abbia vinto il premio CICAE non riesco a farlo vedere a nessuno. Non chiedo tanto, mi basterebbero 10 copie, magari sottratte a quei film che escono con 300 copie e occupano tutte le sale. Mi sento un pregiudicato perché il mio neonato viene ucciso prima di fare i suoi primi passi; vorrei che fosse il pubblico a decidere le sorti del mio film.

Un film non a tesi
Vittoria Larcenko: L’ultima scena rappresenta un’apertura del film perché Nadia non viene rimessa sulla seggiolina, come all’inizio del film. Ritorna la prostituta che era, ma forse con qualche anticorpo in più o in meno. Per la famiglia la storia di Nadia rimane una piccola parentesi, perché tornano alle loro esistenze senza che nulla sia cambiato, ma per la ragazza tutto è diverso.
Ivano De Matteo: Penso che scrivendo il film ci si potesse imbattere in molte trappole, proprio perché è facile cadere in stereotipi nella caratterizzazione di personaggi come quelli che rappresento. Inizialmente siamo partiti dalla musica, componendo insieme a Francesco Cerasi la partitura musicale. In un momento successivo abbiamo lavorato sui personaggi, cercando sempre di tenere presente una sorta di bilancia sulla quale pesare gli effetti. Per esempio, quando entra in scena il personaggio di Elio Germano ho cercato di far nascere nel pubblico la speranza che fosse una specie di principe azzurro e poi, attraverso una serie di piccoli accorgimenti sulla costruzione del personaggio a posteriori, ho inserito dei segnali sulla vera natura del suo personaggio.

Analisi generazionale
Elio Germano: Ciò che a mio parere è veramente politico nel film, oltre al discorso sull’ipocrisia, è il racconto della malattia trasversale della nostra epoca che è improntata all’individualismo. Oggi ognuno è mosso dalla propria volontà; l’ipocrisia nasce dal fatto che nessuno condivide con gli altri proprio perché si vive in maniera individualista. Non è solo un fenomeno diffuso tra i trentenni, ma anche tra i ventenni, che è la generazione investita delle maggiori speranze, perché si pensa che possa fare meglio dei propri padri. Quindi quando ci si accorge che tutte le speranze cadono c’è ancora più amarezza perché c’erano maggiori aspettative. Penso che questo discorso sulla mancanza di una vera comunità sociale, non sia stato affrontato consapevolmente nel film, ma sia un’analisi emersa a posteriori.
http://cinefestival.blogosfere.it/2009/11/la-bella-gente-conferenza-stampa-di-ivano-de-matteo-e-del-cast.html

9 comentarios:

  1. Los enlaces de la peli dan "error de descarga" (exceptuando lo subtítulos).
    Aprovecho para felicitarte por tu obra ingente con este blog. Gracias mil por ello !

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    1. Los estoy probando y bajan perfectamente.
      Avisame si lográs descargarla.
      Un abrazo.

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    2. Pude descaragar los primeros 6 links, pero luego me aparece Internet explorer no puede mostrar esta pagina...

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    3. Acabo de probarlos y están en linea.

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  2. Compañero, no hay manera !
    Sí me aparecen como disponibles pero a la hora de bajar, otra y otra vez aparece ese "error de descarga"...
    No sé...
    Otro abrazo !

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  3. Vale, perdón por mi pesadez... parece que el problema persiste y está en Mipony porque al descargar directamente desde zippyshare la cosa sí marcha.
    Será cuestión de hacerlo más artesanalmente...

    Saludos y hasta pronto !

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  4. Yo lo he descargado perfectamente con FreeRapid, Bajó en nada. Gracias por el aporte, Amadeus, como siempre.

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  5. Ah! se me olvidó constatarlo, la peli excelente, me ha gustado mucho !
    Así que, gracias nuevamente.

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  6. es molesto que despues de bajar todos los links salgan con que error

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