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lunes, 17 de junio de 2013

Amori in corso - Giuseppe Bertolucci (1989)


TITULO ORIGINAL Amori in corso
AÑO 1989
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 82 min.
DIRECCION Giuseppe Bertolucci
GUION Giuseppe Bertolucci, Mimmo Rafele, Lidia Ravera
FOTOGRAFIA Fabio Cianchetti
REPARTO Francesca Prandi, Amanda Sandrelli, Stella Vordemann
PREMIOS 1989: Premios David di Donatello: Nominada Mejor actriz secundaria (Amanda Sandrelli)
PRODUCTORA Mito Film / Radiotelevisione Italiana (RAI)
GENERO Comedia

SINOPSIS Bianca y Anna son dos estudiantes de medicina que, en la víspera de un examen, deciden pasar unos días en la casa de campo de los padres de Bianca. Cuando llegan a su destino, las dos chicas comienzan a tener cierta fricción, causada tanto por sus diferentes caracteres como por el amor por Cesare, también estudiante de medicina y próximo a visitarlas. Con la llegada a la villa de Daniela, la novia del chico, Bianca y Anna se acercarán más y llegarán a entender la verdadera razón que les ha llevado hasta allí. (FILMAFFINITY)


TRAMA:
In un vecchio ma confortevole casolare di campagna si rifugiano due studentesse di medicina per preparare un esame, Bianca, proprietaria della casa ed Anna, una sua amica. Le due ragazze sono molto diverse: la prima, più bella, più elegante e distratta fino all'inverosimile; la seconda meno attraente, più pratica e più riflessiva. Piano piano le due ragazze iniziano a confidarsi le proprie esperienze e le proprie sensazioni: Bianca confessa all'amica di aver invitato al casolare Cesare, un ragazzo di cui è innamorata e che la presenza di Anna è per lei solo un pretesto per la famiglia. Allora anche Anna dice di essere attratta da Cesare e forse lui verrà proprio per lei. A questo punto tra le due ragazze si scatena la gelosia, iniziano a farsi dispetti, a dirsi cose spiacevoli, a chiudersi in lunghi silenzi. E' un alternanza di stati d'animo in attesa di Cesare, che fa sapere di aver avuto dei guai all'automobile e quindi tarderà. Arriva inaspettata Daniela, una giovanissima ragazza di Ladispoli, figlia di un fattore benestante, molto disinvolta, che afferma di essere fidanzata con Cesare da un anno, e di aspettare un figlio da Enea, una capitano dei carabinieri, che ama e da cui è riamata e che sposerà fra breve. E' venuta alla villa per dare personalmente la notizia al fidanzato. Per Anna e Bianca l'arrivo di Daniela fa dimenticare gli equivoci passati e le fa coalizzare contro la nuova venuta: tanto fanno le due ragazze che Daniela è costretta ad andarsene anche perchè Cesare non è ancora arrivato. Dopo la partenza di Daniela, le due giovani sono di nuovo sole, ma stavolta si sentono più vicine, un sentimento particolare le lega sempre più: la splendida natura circostante fa in modo che le due amiche si sentano diverse e solidali tra loro. Cesare non è più niente per loro: infatti quando arriva non gli rispondono nemmeno. Anna allora confessa a Bianca di provare per lei qualcosa di più di una semplice amicizia e Bianca dolcemente la asseconda.

CRITICA:
" 'Amori in corso' propone una schermaglia elegante e reticente, fra l'infantile e il morbido, resa più sapida da una punta di voyeurismo in un contesto ambientale che leva il respiro: la fotografia incantata è di Fabio Cianchetti, al montaggio ha provveduto Fiorella Giovanelli. Qualche impaccio iniziale, come l'insulsa chiacchiera in ferrovia di fronte a un graffito osceno, si dimentica presto. Mentre si appropria per la prima volta dei paesaggi di famiglia, come in un'affettuosa sfida al babbo Attilio e al fratello Bernardo Bertolucci junior affermano la sua piena maturità di autore con un film che ha già vinto il Festival di Salsomaggiore ma avrà molti altri premi. Un film tenero e malinconico, non provinciale, non friabile, vissuto più che recitato da un'attrice poco più che esordiente (Francesca Prandi, Anna), da un'attrice naturale (Stella Vordermann, Bianca) e da un'Amanda Sandrelli che colorisce il personaggio di Daniela con una carineria di matrice materna."
(Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 23 Giugno 1989)

"Niente di scabroso, comunque, nonostante il finale, Solo un ricamo di sguardi, alla Truffaut, e un intreccio raffinato di dialoghi, alla Rohmer: in atmosfere in cui, mentre tutto è detto, tutto è anche sottilmente taciuto, privilegiando i momenti interiori e i movimenti più segreti del cuore, evitando ogni accento romantico ma dando egualmente rilievo alle passioni, alternando le note calde a quelle ironiche, la piccola cronaca alla piccola poesia e con una mano delicatissima nel traspone poi tutto questo in immagini: evitando la calligrafia e il prezioso, ma puntando sempre sull'armonia, giocando sugli effetti plastici di tutte quelle scene in interno, ma riuscendo sempre ad adoperare quelle in esterno - quasi liriche - come un contrappunto che spesso, oltre ad essere visivo, è anche emotivo: in atmosfere che, anche solo con il sussidio di musiche di sfondo suscitano contrasti di effetto intensissimo. Concorre alla compiutezza del quadro la recitazione. A Bianca e a Maria danno volto due esordienti, Stella Vordermann e Francesca Prandi: acerbe ma già pronte a risplendere di colori pieni. Daniela è Amanda Sandrelli: felicissima nel fingersi ordinaria."
(Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 24 Giugno 1989)

"E' un film carino, dicono. Molto carino, insiste qualcuno. Qualcosa di più, dico io. Più di trent'anni fa un giovane critico francese che nelle lettere agli amici si firmava Trufo o François (leggete, leggete 'Autoritratto', edito da Einaudi) scriveva: 'Il cinema è un'arte della donna, cioè dell'attrice. Il lavoro del regista consiste nel far fare delle belle cose a delle belle donne e per me i grandi momenti del cinema sono la coincidenza tra il talento di un regista e quelli di un'attrice da lui diretta ...'. (?) Commedia gaia e leggera, con sottofondi gravi e improvvisi trasalimenti del cuore, tutta giocata sul comportamento delle due ragazze (e la loro alleanza rispetto all'intrusa) e sui dialoghi, qua e là verbosa, scandita in voce off da commenti in rima che arieggiano la poesia di Giorgio Caproni, 'Amori in corso' è anche un film sul paesaggio e sui colori dell'ottobre. Le colline della Val Pessola non sono lontane in linea d'aria da quelle di Casarola dove Bertolucci passava le vacanze da bambino e che suo padre Attilio ha cantato soavemente nel romanzo famigliare in versi 'La camera da letto', una delle punte alte della poesia italiana nel secondo Novecento."
(Morando Morandini, 'Il Giorno', 23 Giugno 1989)
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=4547&film=Amori-in-corso


Noi di Pellicole dall' abisso, che abbiamo un anima e che pensiamo quotidianamente al calcio a tutti quelli che combattono per la libertà, rattristandoci  (cit.) non possiamo (ma vorremmo) esimerci dal recensire immortali (immorali) capolavori che, a causa della loro profonda carica emotiva, sono ingiustamente (giustissimamente) relegati a seconde visioni notturne di Rai Movie (sempre sia lodata).
E così, ritrovatici all'alba di mezzanotte di fronte a cotanta arte, non abbiamo saputo rifiutarci di passare un paio d'ore a martellarci insistentemente le palle qualche momento di pura e profonda introspezione morale.
La pellicola, o meglio questa ignobile cialtroneria, La Pellicola ci propone fin da subito un ritmo lento, ripetitivo e sottile che ne rende la visione una mattonata di proporzioni bibliche continua riflessione formale sulla caducità della vita e sulla fredda inutilità delle emozioni ripetitive.
La scelta di far bisbigliare gli attori continuamente nella direzione opposta al microfono rendendo l'audio qualcosa di stancamente farfugliato e inascoltabile di mantenere un tono basso e pacato nella recitazione onde non ferire i puri sentimenti di incontrollabile furia assassina dello spettatore e permettere così una comprensione completa ed esaustiva del film, è sicuramente qualcosa di ignobile e toccante.
Le protagoniste ( Bianca e Anna) sono due studentesse sensibili, fragili e coscienziose, e noiose e  pesanti e ruffiane che si ritrovano a studiare in un casolare in attesa di Cesare, il fancazzista del loro corso universitario che passa le lezioni a dare voti alle altrui terga il diligente e bel ragazzo di cui sono entrambe innamorate.
Bianca confida ad Anna i suoi affettuosi istinti di boviniana memoria trovando il suo alter ego in Anna Karenina l'esatta battuta nel film è: "Anna devo dirti una cosa, sono un vacca, anzi una gran vacca" a cui Anna rispode con un muggito di approvazione e interrogandosi sul gusto e il piacere della sofferenza morale che ci costringe a sorbirci la visione di un film del genere domandarci sempre il perchè delle cose e a non essere mai sazi di conoscenza.
Nell'attesa di Cesare che si guarda bene dal mettere la propria faccia in un film del genere che misteriosamente tarda ad arrivare, arriva Daniela, la scema del villaggio, la ragazza di Cesare, che dopo qualche momento di delirio da copione pazzo e con frasi sconnesse scoramento e di difficile adattamento con le rivali in amore è costretta a confessare il suo tanto fragile quanto inconfessabile segreto che la costringe ad evadere dalla sua  flebile realtà di linda ragazza per bene in quanto è in cinta di Enea, il grezzo poliziotto che la ha fermata per darle una multa e si è fatto saldare il conto in natura perchè in dolce attesa di un alto funzionario dello stato che la ha concupita coi suoi pugni modi gentili e cavallereschi. Abbandona così il casolare e sparisce di punto in bianco da una scena all'altra, forse si è accorta in che razza di film stava recitando se ne va verso il suo destino.
Tutto questo in novanta interminabili minuti di agonia e sofferenza per lo spettatore nemmeno un'ora e mezza di film che si conclude con l'arrivo di Cesare, al quale le due ragazze non aprono la porta in quanto poteva anche arrivare prima  avendo scoperto l'allegra spensieratezza dell'amore tra delle rane loro.
http://www.pellicoledallabisso.com/2012/06/amori-in-corso.html

1 comentario:

  1. Te pedí esta película hace unos meses... y hoy cuando la he visto me ha dado un vuelco el corazón. Ahora me da un poco de miedo volver a verla porque como la recuerdo muy especial, temo que me decepcione. En todo caso mil millones de gracias. Por esta y por todo lo demás. Te has hecho imprescindible para mí.

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