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jueves, 8 de agosto de 2013

Flavia, la monaca musulmana - Gianfranco Mingozzi (1974)


TITULO ORIGINAL Flavia, la monaca musulmana
AÑO 1974
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 100 min.
DIRECCION Gianfranco Mingozzi
GUION Gianfranco Mingozzi, Sergio Tau, Fabrizio Onofri, Bruno Di Geronimo
REPARTO Florinda Bolkan, Maria Casares, Claudio Cassinelli, Spiros Focás, Franca Grey, Raika Juri, Laura De Marchi, Diego Michelotti, Jill Pratt
FOTOGRAFIA Alfio Contini
MONTAJE Ruggero Mastroianni
MUSICA Nicola Piovani
PRODUCCION PAC (ROMA) ROC (PARIGI)
GENERO Drama

SINOPSIS Nel XV secolo, tempo di incursioni saracene nelle Puglie, Flavia, monaca per forza, si ribella allo stato di soggezione in cui si trova la donna e si allea coi saraceni in una lotta senza speranza. Film anomalo nell'itinerario del sensibile Mingozzi per il repertorio sadico alla Krafft-Ebing che sciorina: decapitazioni, castrazione (di un cavallo), violenza carnale, torture, sodomizzazione di un ribaldo, impalamenti, scuoiamenti. Il tutto nel quadro di un'arringa per la liberazione della donna nelle cadenze di un anticlericalismo urlato. Bizzarro film in cui si dà corda a una Bolkan di aguzzo sessappiglio e si recupera al cinema la grande Casarès nel personaggio di suor Agata che vuole diventare papa. (Il Morandini)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Siamo in pieno medioevo, durante le invasioni dei saraceni sulle coste pugliesi. Flavia, una bellisima giovinetta, assiste alla morte di un cavaliere saraceno che le aveva salvato la vita; l’uomo verrà decapitato. Qualche anno dopo la giovane Flavia è costretta ad entrar in convento per volntà del padre, e con lei, come consigliere spirituale, ci sarà un giovane ebreo, Abhram.
La costrizione, il susseguirsi delle punizioni inflitte alle religiose per reprimerne la sessualità, lo stato di evidente sudditanza in cui versano coloro che hanno dovuto in molti casi non fare, ma subire una scelta, provocano nella giovane Flavia un odio latente contro ciò che il cristianesimo rappresenta. Quando a giungere sulle coste pugliesi sarà un capitano saraceno, Akmed,  Flavia si ribellerà alla sua condizione, e si concederà all’uomo, violando i suoi voti. Lo aiuterà ad espugnare la città, mostrandogli un passaggio segreto, cosa che provocherà uno spaventoso massacro.
Durante la battaglia Akmed viene ucciso e la religiosa, colpita duramente, cadrà svenuta. Al risveglio, troverà un’armata cristiana, e per Flavia, divenuta assolutamente estranea e insensibile a tutto, ci sarà il supplizio.
Film di notevole interesse, Flavia la monaca musulmana tocca vari temi, spesso senza approfondirli e usando come espressione la violenza delle immagini.
Uno dei temi portanti è lo stato di costrizione totale delle donne nel medioevo, stato a cui si ribella la giovane Flavia, che in un punto del film fa una tirata proprio contro la situazione sociale delle donne. Altro tema è la religione, mostrata come coercitiva, fanatica, responsabile degli orrori che si scateneranno poi sullo schermo. Basta per esempio guardare le sequenze della giovane monaca che viene orrendamente immersa nel piombo fuso solo per aver ballato la danza delle tarantolate, oppure quelle della violenza su alcune suorine, stuprate senza ritegno sul letame.
Proprio la violenza delle immagini è la caratteristica fondante del film; non viene risparmiato nulla, nel tentativo palese, da parte di Mingozzi, il regista, di stigmatizzare la violenza stessa dei protagonisti. Cristiani o musulmani, vittime o carnefici, alla fine hanno un alternanza di ruoli in cui ognuna delle parti passa indifferentemente dall’una o dall’altra parte. Se il musulmano uccide e strupra, il cristiano si comporta nello stesso modo.
Che differenza passa, alla fine, tra coloro che obbligano in nome di Dio le giovani ragazze all’obbligo della fede, alla rinuncia alla sessualità e coloro che uccidono in nome di un altro Dio?
Il contrasto stridente fra le varie tematiche, l’eccesso visivo delle torture, impalamenti e sevizie varie finiscono per essere più in limite del film che un suo pregio. La narrazione diventa cruda, cruenta, attraverso passaggi narrativi esplicitati proprio attraverso la violenza. Un film con molte ambizioni quindi, ma che risente di molti limiti, in primis quello della scarsa profondità data al contesto storico, visto in un ottica eccessivamente negativa. Il medioevo fu un secolo con molti lati oscuri, ma anche con molte luci.
Se è vero che ci fuono le crociate, la lotta senza quartiere tra Islam e occidente, ci furono anche molti tentativi di integrazione tra le due culture, che nel caso del film vengono completamente dimenticate a tutto vantaggio della brutalità delle immagini. E in qualche momeno affiora il sospetto che le scene di nudo e brutalità sessuale siano state inserite a bella pota, quasi per cercare, creare ad ogni costo lo scandalo. Il risultato ovvio fu una pesante mutilazione del film, che in qualche momento in virtù di questo perde la sua feroce carica visiva.Bene la Bolkan, spesso impenetrabile, come nella scena finale del martirio.
L’attrice ormai al massimo della maturità recita in un ruolo difficle, scabroso, con sobrietà ed eleganza. Nel cast si segnalano Claudio Cassinelli e la bravissima Maria Casares.

En la antigüedad los padres decidían el futuro de sus hijos. Flavia es enviada contra su voluntad a un convento, esta trata de escapar al mundo exterior pero allí encuentra guerra, desmanes y abusos. Flavia conoce al jefe del ejército invasor y lo convence de que invada el monasterio para que dé libertad a quienes deseen tenerla, pero entonces algo grave sucede…
Historia de Raniero di Giovanbattista, Sergio Tau y Francesco Vietri, escrita por Fabrizio Onofri, Gianfranco Mingozzi, Bruno di Geronimo y Sergio Tau, música de Nicola Piovani, director de fotografía Alfio Contini (a.i.c.) dirigida por Gianfranco Mingozzi. Es una coproducción Italia/Francia, P.A.C. Poduzioni Atlas Consorziate de Roma y R.O.C. de París. Los exteriores se rodaron en Puglia, en particular en las ciudades de Trani (catedral), Barletta (castillo para la batalla final y la tortura) y Ostuni.
La idea de la película surgió de un suceso ocurrido durante las invasiones musulmanas de Italia que culminó en lo que aún hoy es recordado como “El martirio de los 800 de Otranto” -canonizados recientemente-, suceso ocurrido en el siglo XV -13 de agosto de 1480- durante el asedio de los Turcos, comandados por el bajá Gedik Ahmed Pasha, porque rechazaron convertirse al islán y renegar de Cristo.
Nunsploitation Italiano, clasificada S, con baile erótico místico sexual “la tarántula” -sube por las piernas desnudas, hace su nido- ambientada en el siglo XV, durante las invasiones musulmanas por esas tierras de Puglia -Apulia o Pulla-, puerto natural de peregrinos y cruzados para embarcarse hacia Tierra Santa, al sur de Italia.
Al comienzo cantan el Laudate Dominum, que está extraído del Salmo 117, que és el más corto de la Biblia, el más largo es el 119. Una de las versiones más famosas es la de Wolfgang Amadeus Mozart “Vesperae solennes de confessore” -KV. 339-, también las hay de “power metal” del grupo Helloween.
Una mujer sedienta de venganza en una edad dominada por las atrocidades y la violencia…

.+. Film realizado y filmado en Italia en el año 1974.

.+. Dirigió la película Gianfranco Mingozzi, que reunió a los actores cinematográficos: Anthony Higgins, Claudio Cassinelli, Diego Michelotti, Florinda Bolkan, Luigi Antonio Guerra, María Casares, Spiros Focás, para interpretar los personajes históricos o cinematográficos que aparecen en este filme. Flavia, Flavia Gaetani, etc.

.+. Estos son Los personajes bíblicos o partes de la biblia relacionados con esta película: Diablo, Dios, Isaías, Jesucristo, Lucifer, Rey David, Timoteo.

.+. La música de la película es obra de Nicola Piovani, genial artista que destaca entre los más famosos compositores musicales de bandas sonoras para películas de todos los tiempos. 

.+. Con relación al uso, en el cine, de pasajes de la biblia u otros libros sagrados, hemos hallado en esta película online del año 1974, citas a 1ª Timoteo 2:11, Isaías 34:12-17, Salmo: 117, es por esta causa, que la película Flavia, la novicia musulmana 


La rivolta di una donna al condizionamento repressivo della società in cui vive: in questo caso la società medioevale, con le sue strutture familiari, religiose e politiche.

Nel 14° secolo le coste della Puglia sono frequentemente oggetto delle scorribande musulmane. Durante una di queste invasioni, la piccola Flavia assiste all’uccisione, per mano di suo padre, di un turco che l’aveva in precedenza salvata. L’episodio segnerà in maniera indelebile Flavia che sarà rinchiusa in convento dal padre. In convento Flavia avrà come segretario Abraham, un giovane schiavo ebreo. I due, dopo aver assistito allo stupro di una contadina da parte di un nobile e scoraggiati dalla violenza che li circonda, decidono di fuggire ma verranno presto catturati e ricondotti al convento. La presa della città da parte delle truppe musulmane da a Flavia una nuova speranza di liberazione, la giovane suora si unisce a loro e diventa l’amante del loro capo Achmet.
Tuttavia, le truppe musulmane, una volta presa la città, si lanceranno in razzie e devastazioni, portando il padre di Flavia al suicidio e decapitando l’amico Abrahm; tutto questo orrore spingerà Flavia alla rivolta. Abbandonata dai “liberatori” musulmani, Flavia verrà giudicata dinnanzi a un tribunale ecclesiastico e scuoiata viva.
La vicenda, sostiene Mingozzi, è ispirata alla storia di Flavia Gaetani una suora vissuta nel ‘300, che, una volta abbandonato il velo, si unì alle truppe musulmane. Flavia la monaca musulmana è un discorso sulla donna che trova la sua legittima incubazione ne La Taranta (1962) documentario che Mingozzi girò a Galatina in Puglia insieme a Ernesto de Martino e Salvatore Quasimodo.
La donna meridionale vive una condizione di profonda subalternità e repressione, il tarantismo, (presente anche nelle sequenze iniziali di Flavia la Monaca Musulmana dove agisce con chiare funzioni di rispecchiamento tra Flavia e le tarantate) affonda sue le radici appunto nel medioevo e agli sconvolgimenti morali e sociali causati dalle invasioni musulmane; il corpo della donna è dunque “l’altro” per eccellenza, subalterno a musulmani e pugliesi. Dunque medioevo e contemporaneo, presa di coscienza del proprio corpo e rivelazione/reinterpretazione in chiave simbolica di una condizione oppressiva che Flavia, suo malgrado, spera di vincere attraverso l’adesione all’invasione straniera che perpetuerà le stesse dinamiche già sperimentate nell’universo cristiano.

8 comentarios:

  1. Hola... el año de este film me llama otro a la memoria. Por ser preciso, se trata de una "mini serie" creada para la RAI, que tuvo gran éxito y posteriormente fue editada en un "film" propiamente dicho. El título era "Mosé, la legge del deserto", dirigido por Gianfranco De Bosio. El año se encuentra indicado (en la red) como 1974 o bien 1975, no sé cual sea lo correcto. Los protagonistas eran Burt Lancaster e Ingrid Thulin entre otros. La música por Ennio Morricone es inolvidable, digna de él, y no digo más... Si tú lograras subirlo, de verdad sería algo epocal.

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  2. Perdona, soy el de arriba otra vez... :o) a propósito del "los pedidos anónimos no serán complacidos", estoy escribiendo como "anónimo" porque ya no me recuerdo si tenga una cuenta de Google (y mucho menos el login), puede que sí, puede que no, boh (soy un desastre, ya lo sé :o)... de todos modos, soy el mismo que ya te pedí "la guerra segreta" y "L'affondamento della Valiant", y si te recuerdas, hace tiempo intercambiamos un par de Email (antes de que te derribaran el blog anterior). ¡Muchísimas gracias de antemano! :o)

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  3. bad links!!
    i links non funzionano, grazie

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    1. I link sono tutti online.
      Prova a scaricare una manager come MiPony.

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    2. I link corrispondono a http://www.blogger.com/goog_336471020. Non funziona, mi rimanda a una pagina con scritto Not Found Error 404

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  4. Hola Amarcord.
    En principio te comento que ya hace varios meses que visito esta pagina, y gracias a la misma pude ver películas que de no ser por la amabilidad y tu esfuerzo en subirlas, nunca las hubiese visto.
    Me interesa esta película, sabia de su existencia, así que te agradezco su subida, pero desde el momento en que loa descubrí los enlaces no funcionan (me sale la leyenda Error 404.
    Se podrá hacer algo al respecto, desde ya muchas gracias.

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    1. Los enlaces entán todos en línea. Tratá de descargarlos con un gestor tipo Mi Pony o JDownloader.
      También podés copiar uno por uno abriendo una nueva ventana.
      Suerte.

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    2. Gracias Amarcord.
      Problema Solucionado.

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