AÑO 1954
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACIÓN 104 min.
DIRECTOR Giorgio Simonelli
GUIÓN Giovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Vincenzo Talarico, Ettore Scola, Felice Zappulla
MÚSICA Carlo Innocenzi
FOTOGRAFÍA Renato Del Frate (B&W)
REPARTO Nino Taranto, Alberto Sordi, Walter Chiari, Lucia Bosé, Riccardo Billi, Mario Riva, Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Mara Berni, Turi Pandolfini, Natale Cirino, Ignazio Balsamo
PRODUCTORA Fortunia Film
GÉNERO Comedia
SINOPSIS En un día de trabajo suceden a menudo muchas historias, y en especial en esta comisaría, en la que ingresa todo tipo de gente. (FILMAFFINITY)
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CRITICA
"Lo scopo di Simonelli si esaurisce sul piano del divertimento puro e semplice, del meccanico accostamento di fatti e di macchiette, attuato in vista di un altrettanto meccanico ed epidermico effetto comico, o platealmente patetico. Si salva l'episodio interpretato da Alberto Sordi, o meglio non tanto l'episodio quanto il suo protagonista [...]".
(Lorenzo Quaglietti, "L'Eco del Cinema", n. 84 del 15 settembre 1954).
"Lo scopo di Simonelli si esaurisce sul piano del divertimento puro e semplice, del meccanico accostamento di fatti e di macchiette, attuato in vista di un altrettanto meccanico ed epidermico effetto comico, o platealmente patetico. Si salva l'episodio interpretato da Alberto Sordi, o meglio non tanto l'episodio quanto il suo protagonista [...]".
(Lorenzo Quaglietti, "L'Eco del Cinema", n. 84 del 15 settembre 1954).
Giorgio Simonelli (1901 - 1966) è un regista specializzato in pellicole comiche e parodie, attivo sin dagli anni Trenta, spesso impegnato a dirigere Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Walter Chiari, Ugo Tognazzi, Macario e negli anni Sessanta la coppia comica Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Simonelli è uno dei registi più prolifici e meno considerati del cinema italiano. Tra i suoi film più divertenti citiamo: Due cuori tra le belve (1943), Non mi muovo! (1943), La paura fa 90 (1951), Io, Amleto (1952), Un dollaro di fifa (1960), I magnifici tre (1961), I due mafiosi (1963), Due mafiosi contro Goldginger (1963).
Accadde al commissariato (1954) è forse il miglior lavoro di Giorgio Simonelli, perché non si limita a girare una serie di episodi comici dotati di buon ritmo, ma cerca di realizzare uno spaccato della società italiana dei primi anni Cinquanta. Molto bravi gli attori. Nino Taranto è un commissario napoletano, preoccupato per il possibile furto della sua 1100 nuova e infastidito dai casi che deve risolvere. Alberto Sordi è un esilarante venditore di bolle di sapone che per attirare i clienti gira per le strade di Roma indossando la gonna. Il personaggio non è una novità, ma viene ripreso dalla rivista E lui dice!. Sordi è il solito italiano medio, truffatore e bugiardo, che si spaccia per nobile decaduto mentre è solo un modesto venditore ambulante. Riccardo Billi e Mario Riva sono due simpatici crumiri che approfittano di uno sciopero per fare un po’ di soldi con un trasporto illegale. Walter Chiari, Carlo Dapporto, Lucia Bosé e Lauretta Masiero danno vita agli altri episodi che vedono il litigio di una coppia di sposi, una compagnia di rivista abbandonata dall’amministratore e un bambino abbandonato.
Lo schema è simile a Un giorno in pretura (1954) di Steno, solo che invece del giudice Peppino De Filippo abbiamo il commissario Nino Taranto chiamato a giudicare su casi di varia umanità. Il livello è inferiore, ma interpretazioni esilaranti come quella di Sordi, fanno perdonare alcune ingenuità di scrittura.
http://cinetecadicaino.blogspot.com.ar/2011/08/accadde-al-commissariato-1954.html
Accadde al commissariato (1954) è forse il miglior lavoro di Giorgio Simonelli, perché non si limita a girare una serie di episodi comici dotati di buon ritmo, ma cerca di realizzare uno spaccato della società italiana dei primi anni Cinquanta. Molto bravi gli attori. Nino Taranto è un commissario napoletano, preoccupato per il possibile furto della sua 1100 nuova e infastidito dai casi che deve risolvere. Alberto Sordi è un esilarante venditore di bolle di sapone che per attirare i clienti gira per le strade di Roma indossando la gonna. Il personaggio non è una novità, ma viene ripreso dalla rivista E lui dice!. Sordi è il solito italiano medio, truffatore e bugiardo, che si spaccia per nobile decaduto mentre è solo un modesto venditore ambulante. Riccardo Billi e Mario Riva sono due simpatici crumiri che approfittano di uno sciopero per fare un po’ di soldi con un trasporto illegale. Walter Chiari, Carlo Dapporto, Lucia Bosé e Lauretta Masiero danno vita agli altri episodi che vedono il litigio di una coppia di sposi, una compagnia di rivista abbandonata dall’amministratore e un bambino abbandonato.
Lo schema è simile a Un giorno in pretura (1954) di Steno, solo che invece del giudice Peppino De Filippo abbiamo il commissario Nino Taranto chiamato a giudicare su casi di varia umanità. Il livello è inferiore, ma interpretazioni esilaranti come quella di Sordi, fanno perdonare alcune ingenuità di scrittura.
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