ESPACIO DE HOMENAJE Y DIFUSION DEL CINE ITALIANO DE TODOS LOS TIEMPOS



Si alguién piensa o cree que algún material vulnera los derechos de autor y es el propietario o el gestor de esos derechos, póngase en contacto a través del correo electrónico y procederé a su retiro.




jueves, 12 de noviembre de 2020

Permette? Alberto Sordi - Luca Manfredi (2020) TV


TÍTULO ORIGINAL
Permette? Alberto Sordi (TV)
AÑO 2020
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACIÓN 100 min.
PAÍS Italia
DIRECCIÓN Luca Manfredi
GUIÓN Dido Castelli, Luca Manfredi, Edoardo Pesce (Historia: Fabio Campus)
MÚSICA Paolo Vivaldi
FOTOGRAFÍA Stefano Ricciotti
REPARTO Edoardo Pesce, Pia Lanciotti, Alberto Paradossi, Paola Tiziana Cruciani, Michela Giraud, Paolo Giangrasso, Giorgio Colangeli, Martina Galletta, Francesco Foti, Sara Cardinaletti, Pasquale Petrolo
PRODUCTIRA Ocean Productions, Radiotelevisione Italiana (RAI)
GÉNERO Comedia | Telefilm. Biográfico. Años 30. Años 40. Años 50. Cine dentro del cine

Sinopsis
Realizada en el centenario de su nacimiento, esta película narra los comienzos, las amistades, los amores y muchas anécdotas de la vida del actor Alberto Sordi en sus primeros años en el mundo del espectáculo. (FILMAFFINITY)

2 
3 

IL ONE MAN SHOW DI EDOARDO PESCE, 
CHE NON IMITA MA EVOCA ALBERTO SORDI.

Paola Casella


Alberto Sordi viene cacciato dall'Accademia a Milano e torna a Roma accettando ogni piccolo ruolo pur di coronare il sogno di diventare attore. Ma sulle prime l'unica sua dote apprezzata è la voce, con la quale doppia Oliver Hardy inventandosi quel buffo accento anglosassone rimasto memorabile. Tanto varietà, tanta radio, e finalmente arrivano le prime opportunità al cinema, grazie anche all'amicizia con il coetaneo Federico Fellini: e tutto nonostante quel faccione che nessuno aveva mai definito "faccia da cinema".

Permette? Alberto Sordi è il tv movie dedicato al grande attore nel centenario della sua nascita, ed è curioso che l'omaggio sia ai suoi inizi, non alla fase centrale del successo: un modo di dire che chiunque può farcela, se ha tenacia e talento. Pur nella convenzionalità della messinscena, che risente di tutti i paletti che comporta creare una fiction per la rete ammiraglia, gli sceneggiatori (Dido Castelli e Luca Manfredi, anche regista, da un soggetto di Fabio Campus e con la consulenza storica di Tatti Sanguineti) fanno scelte interessanti, illuminando episodi poco conosciuti dei primi anni della vita professionale di Sordi, nonché del suo privato caratterizzato soprattutto dalla forte presenza della madre (interpretata con la consueta efficacia da Paola Tiziana Cruciani).
La sua non è un'imitazione ma l'evocazione sottile di un personaggio che ogni italiano conosce e ama, altrettanto piena di amore e rispetto per un inimitabile. Pesce mostra come Sordi sia nel Dna di tutti gli italiani, e marcatamente nel suo, nel momento in cui ne indossa la "maschera". La sua qualità di interprete e il suo contributo in sceneggiatura elevano la fiction e la rendono un commovente dono ad un mito, evidentemente anche personale.

Purtroppo, come spesso succede, accanto ad un attore maturo i comprimari tendono a scomparire, soprattutto quelli la cui "maschera" è altrettanto nota al pubblico: Alberto Paradossi nei panni di Fellini e Martina Galletta in quelli di Giulietta Masina, o Francesco Foti in quelli di De Sica. Lillo Petrolo invece ha le espressioni giuste per Aldo Fabrizi, ma non la stazza necessaria. Si distinguono Pia Lanciotti nei panni di Andreina Pagnani, la prima compagna di Sordi (in un rapporto del quale la fiction non cela le ambiguità), Sara Cardinaletti nel ruolo di Iole, primo amore di gioventù, e Giorgio Colangeli in quello del padre di Albertone.
Ma Permette? Alberto Sordi è il one man show di Pesce, che per fortuna non se ne approfitta: pur essendo presente in ogni scena non gigioneggia, ma colora con piccoli tocchi sottili una caratterizzazione che mira ad essere non solo biografia ma anche narrazione. Nei suoi momenti migliori la fiction riecheggia The Artist, ed è un nostalgico regalo di San Valentino non solo ad un attore molto amato ma ad un'epoca retrò, e una Roma, da tempo sparite. Nei suoi peggiori diventa didascalico e banalizzante - il momento della morte della mamma di Sordi è davvero imperdonabile - e minimizza i lati oscuri della personalità del protagonista. Ma a prevalere sono la dolcezza di fondo e l'affetto sincero per un attore che ha fatto la storia del cinema italiano.
https://www.mymovies.it/film/2020/alberto/

Permette? Alberto Sordi, diretto da Luca Manfredi, è un omaggio realizzato in occasione del centenario della nascita del grande attore romano.
Il film, che si svolge nell'arco di vent'anni, tra il 1937 e il 1957, racconta gli esordi, le amicizie, gli amori e tanti aneddoti della vita di Alberto Sordi (Edoardo Pesce) negli anni del debutto nel mondo dello spettacolo.
La storia inizia con un giovanissimo Sordi che viene espulso dall'Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua incorreggibile parlata romana.
Ma Alberto non si arrende e, tornato a Roma, con la sua ricerca della qualità attoriale e con impegno tenace, riesce a diventare l'inconfondibile voce di Oliver Hardy, si fa notare sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con il personaggio di Mario Pio.
In quegli anni stringe un'amicizia destinata a durare nel tempo con il giovane Federico Fellini (Alberto Paradossi), che da lì a poco lo dirigerà ne Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni (sua la pernacchia più celebre del cinema italiano!), si innamora dell'attrice e doppiatrice Andreina Pagnani (Pia Lanciotti) e raggiunge il trionfo con Nando Moriconi, l'Americano a Roma!

Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento. "Non perda tempo, perché lei non diventerà mai un vero attore! Gesticola troppo, pronuncia scorrettamente le parole e, cosa molto più grave, non si esprime in italiano", gli disse Emilia Varini, insegnante di dizione all’accademia dei filodrammatici di Milano, prima di cacciarlo. Come a dire che la sua romanità lo aveva già escluso in partenza. Invece Sordi, senza mai abbattersi, ma anzi, combattendo con una tenacia inarrestabile (che poi ha trasferito in uno dei suoi personaggi più noti, il Dentone) è riuscito a diventare uno degli attori più apprezzati del grande cinema italiano.

Nel cast del film, oltre ai già citati protagonisti, troviamo Martina Galletta nel ruolo di Giulietta Masina (moglie e musa di Fellini), Francesco Foti nel ruolo di Vittorio De Sica, Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. Nei panni della mamma di Sordi troviamo Paola Tiziana Cruciani mentre Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso sono le sorelle e il fratello di Sordi e Giorgio Colangeli fa un'amichevole partecipazione nel ruolo del padre.
Permette? Alberto Sordi racconta i vent'anni, che vanno dal 1937 al 1957, in cui il giovane Alberto Sordi è diventato l'Albertonenazionale, l'uomo che - come disse Ettore Scola - "non ci ha mai permesso di essere tristi".
https://www.comingsoon.it/film/permette-alberto-sordi/58207/scheda/


1 comentario:

  1. Lo de Edoardo Pesce es impresionante. Cualquiera que adore a Sordi tiene que ver la interpretación de este actor. Ammázzala!!!! Que buen gusto tienes

    ResponderEliminar