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miércoles, 13 de marzo de 2013

La mina - Giuseppe Bennati (1958)


TITULO ORIGINAL La mina
AÑO 1958
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 100 min.
DIRECCION Giuseppe Bennati
GUION Vicente Escrivá, Giuseppe Bennati, Alberto Albani Barbieri, Piero De Bernardi, Ranieri Cochetti, Giuseppe Mangione, Leo Benvenuti
REPARTO Elsa Martinelli, Antonio Cifariello, Félix Acaso, Giancarlo Zarfati, Nemo Vicentini, Luis Peña, Julia Caba Alba, Luis Induni, Conchita Bautista, Mario Meniconi, José Nieto, Matilde Muñoz Sampedro, Aldo Pini, Marcello Armani, Anna Corsoni, Luigi Corsoni
FOTOGRAFIA Marco Scarpelli
MONTAJE Franco Fraticelli
MUSICA Carlo Rustichelli
PRODUCCION Mario Cecchi Gori para Maxima Film, Lux Film (ROMA), Aspa Cinematográfica (MADRID)
GENERO Aventuras

SINOPSIS Stefano, un pescatore, arriva nel porticciolo di San Biagio per vendere la sua barca. Lì si innamora della giovane Lucia, ma Nicola, un influente rivale d'amore, e l'Ardito, un pescatore di frodo senza un braccio, non gli rendono la vita facile: il primo si arrenderà, il secondo finirà ucciso da una mina nel tentativo di smontarla. (FilmTv)




TRAMA:
Stefano è un pescatore e possiede una piccola barca. Poiché la sua imbarcazione ha subito alcuni danni, il ragazzo si ferma nel porto di San Biagio per ripararla e tentare di venderla. Nel paese viene ospitato dall'Ardito, un uomo misterioso a cui manca un braccio, e a casa sua conosce Lucia, una ragazza del luogo, e se ne innamora. La ragazza è corteggiata anche da Nicola, uno degli uomini più ricchi di San Biagio, che possiede un gran numero di pescherecci. Lucia ha un debole per Stefano, ma non vuole in ogni modo che qualcuno se ne accorga. Infatti Nicola, in preda alla gelosia, ordina ai suoi uomini di distruggere la barca del rivale. Stefano, nel frattempo, si è accorto che l'Ardito in realtà fabbrica di nascosto degli esplosivi, che poi vende ai pescatori di frodo e che anche Lucia è una sua cliente. Quando però uno degli esplosivi si incaglia nella rete da pesca di una delle barche di Nicola, è Stefano a tuffarsi, a liberare l'ordigno e a riportarlo a galla. Ma nella notte la mina scompare. L'ha presa l'Ardito, che vuole estrarne l'esplosivo per riutilizzarlo. Il fratellino di Lucia inizia a smontare la mina di nascosto, l'Ardito se ne accorge e lo allontana, ma per lui è troppo tardi...

CRITICA:
"Il film unisce motivi diversi: un amore contrastato, il problema della pesca di frodo, l'ambiente marino con le scene subacque; ma non riesce particolarmente interessante, valendosi di elementi spettacolari già largamente sfruttati. Il regista fa del suo meglio, ma l'interpretazione risulta scarsamente efficace. Buone le riprese esterne." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 43, 1958)

NOTE:
- ASSISTENTE ALLA REGIA: VITTORIO CECCHI GORI.
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=21105&film=La-mina
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La mina è un film drammatico del 1958, diretto da Giuseppe Bennati.
Il film è stato girato in parte negli Studi Cinematografici Ponti-De Laurentiis.

Trama
In una notte di burrasca, un gruppo di pescatori forestieri viene tratto in salvo dagli abitanti di Porto Ercole, un piccolo paese marinaro. La loro barca è troppo danneggiata e non può essere riparata, ma si accordano con una persona del posto per venderla come relitto. Mentre i suoi compagni tornano a casa, Stefano è costretto a fermarsi in paese in attesa che vengano svolte le pratiche burocratiche per ottenere l'autorizzazione del Registro Marittimo alla vendita.
Stefano conosce Raffaele, detto l'Ardito, un pescatore del posto che gli affitta un letto nella sua casa, e si invaghisce di Lucia, una bella ragazza orfana che vive con il fratellino Picchio. Ma Lucia è corteggiata anche da Nicola, il proprietario della Ionia, la locale società di pescherecci, che per allontanare il rivale gli offre lavoro su una delle sue barche.
Scoperto l'imbroglio, inizia lo scontro tra i due. Stefano avanza delle rivendicazioni sindacali in favore degli altri dipendenti di Nicola e, per ritorsione, Nicola fa cadere un asse di legno sul collo di Stefano. Successivamente Stefano prende a pugni Nicola e quest'ultimo brucia il relitto che Stefano dovrebbe vendere.
Stafano si accorge che l'Ardito, aiutato da Picchio e da Lucia, effettua la pesca illegale utilizzando delle bombe per uccidere i pesci e, visto l'elevato rischio, vorrebbe convincerli a smettere. Intanto si scopre che nella rete di un peschereccio di Nicola è rimasta incagliata una mina risalente alla seconda guerra mondiale e Stefano, che è stato un sommozzatore, con grande fatica riesce a sganciarla.
Prima di essere fatta brillare dagli artificieri, la mina viene però rubata dall'Ardito e da Picchio che vorrebbero estrarne l'esplosivo per fabbricare le bombe per la pesca. Anziché aspettare uno specialista amico dell'Ardito, il piccolo Picchio si tuffa e comincia a smontare la mina. In difficoltà chiede aiuto all'Ardito, che gli salva la vita, ma salta in aria in seguito all'esplosione.
Mentre Stefano sta per ripartire, Lucia che fino ad allora gli aveva negato il suo amore, si decide finalmente a dichiararsi e i due possono rimanere a vivere insieme.
http://it.wikipedia.org/wiki/La_mina


Giuseppe Bennati (Pitigliano, 4 gennaio 1921 – Milano, 27 settembre 2006) è stato uno sceneggiatore e regista italiano.
Dopo avere inizialmente frequentato il Centro sperimentale di cinematografia abbandonò gli studi, non solo a causa dell'inizio della guerra, ma anche (e forse, soprattutto), perché non condivideva alcuni aspetti della didattica, lontani dalla sua sensibilità e dalle sue idee. Dopo il 1945 ha diretto e prodotto una trentina di cortometraggi di carattere documentaristico; il suo primo lungometraggio, Il microfono è vostro , un film eseguito su commissione e per il quale dimostrò di non nutrire un particolare interesse, risale al 1952. Nel 1954, quando finalmente riuscì ad esprimersi secondo i suoi criteri filmografici e la sua personale sensibilità estetica, si impose all'attenzione della critica con Musoduro,un film tratto da un romanzo di Luigi Ugolini, "Musoduro, memorie di un bracconiere". Il film, nettamente superiore a tutta l'altra produzione del periodo, rivelava la spiccata personalità e le valide doti narrative del suo autore, tanto che la critica lo definì il "primo western del cinema italiano". Tuttavia, proprio quando sembrava che Bennati stesse per inserirsi con pieno diritto fra i più importanti registi del nostro cinema, per circa quattro anni la sua ispirazione sembrò spegnersi improvvisamente, producendo solo film di scarsissimo valore. La crisi sembrò superata nel 1957 con La mina, un film drammatico di ambiente marinaresco. L'anno successivo, il 1958, fece però registrare una nuova caduta di stile con L'amico del giaguaro (il titolo fu poi utilizzato per un fortunato varietà televisivo del 1961, con Gino Bramieri). Qualche tempo dopo, Bennati parve ritrovare nuovi e felici spunti di ispirazione, dando vita a due ottimi film, Labbra rosse (1960) e Congo vivo (1961). Il primo è un'opera notevolissima, di grande modernità che presenta, in anticipo sui tempi, una spietata analisi sociale in cui sono coinvolte la famiglia borghese, il fenomeno del consumismo e la crisi di una gioventù del tutto priva di valori, vuota e amorale. Il secondo film, che può essere considerato il capolavoro di Bennati, analizza con amara lucidità i problemi socio-politici dell'Africa, attraverso il racconto della storia d'amore fra un giornalista italiano ed una signora belga. Purtroppo, dopo questo film, la vena creativa di Bennati appare inaridita; la sua ultima opera, un film giallo di non grande valore, L'assassino ha riservato nove poltrone, risale infatti al 1974.
http://www.mymovies.it/biografia/?r=946


5 comentarios:

  1. ¡GRAAACIASSS!... Muchisimisimísimas gracias por publicar esta rareza del neorealismo italiano :o))) nunca la publicaron en VHS ni DVD...

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  2. ...a ver si logres encontrar "Finchè dura la tempesta" (Bruno Vailati, 1963) y "La guerra segreta" (Carlo Lizzani y otros, 1965)... para empezar... ;o)

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  3. ¡Oooops!... acabo de leerlo, "los pedidos anònimos no seràn complacidos"... vale, lo de arriba es mìo, jeje ;o)

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    1. ...trataré de subirlas en poco tiempo.

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    2. Oh ¡mil gracias! :o) pero no hay prisa, tranquilo... ya llevo años buscandolas, puedo esperar unos meses más, ¡no te apures! ;o)

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