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viernes, 8 de noviembre de 2013

La donna degli altri è sempre più bella - Marino Girolami (1963)


TITULO ORIGINAL La donna degli altri è sempre più bella
AÑO 1963
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 105 min.
DIRECCION Marino Girolami
GUION Marino Girolami, Tito Carpi, Roberto Gianviti, Faele, Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi
MUSICA Carlo Savina 
FOTOGRAFIA Mario Fioretti
MONTAJE Antonietta Zita 
REPARTO Walter Chiari, Franco Fabrizi, Grazia Maria Spina, Nietta Zocchi, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Alberto Bonucci, Rosemarie Wells, Anita Todesco, Mario Carotenuto, Rosalia Maggio, Maria Grazia Buccella, Loris Gizzi, Mario Passante, Aroldo Tieri, Hélène Chanel, Ugo Tognazzi, Dori Dorika, Silvio Bagolini, Mario De Simone
PRODUCTORA   MG Cinematografica
GENERO Comedia | Película de episodios 

SINOPSIS Filme constituido por cinco episodios que tratan sobre la infidelidad en el matrimonio y las aventuras amorosas. Los episodios son: "Bagnino lover"; "I Promessi Sposi"; "La dirittura morale"; "La luna di miele"; y "La natura vergine". (FILMAFFINITY) 

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

TRAMA:
- "Bagnino lover": Un bagnino si finge gay perché un'anziana signora gli affidi tranquillamente sua figlia che vuole ingelosire il marito.- "I promessi sposi": All'inseguimento di una ragazza fuggita prima del matrimonio, due siciliani, il fidanzato e un mafioso che pretende lo "ius primae noctis", arrivano a Roma. Ma combinano solo guai.- "La dirittura morale": Un industriale alla ricerca di un appalto per la costruzione di una "casa della giovane", per acquisire credibilità, presenta la sua amante come fosse sua moglie.- "Luna di miele": Durante il viaggio di nozze a Roma, una chiromante profetizza a un giovane marito l'imminente tradimento della sua mogliettina. Per lui inizia un inferno.- "Natura vergine": Una coppia in roulotte si ferma in un posto isolato per una scampagnata. Quando la moglie vorrà andare a fare il bagno al mare, il marito, avendo individuato un campo di nudisti, rifiuta di scendere.

CRITICA:
"Gli episodi sono diretti alla buona, da un regista che si affida soprattutto alla capacità dei suoi comici [...]. C'è qualche spunto divertente". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 54, 1963).


...
Negli anni sessanta Marino Girolami è tra i più prolifici autori di film a episodi. Nei giorni di Natale del 1962 esce Gli Italiani e le donne (dic. 1962; 113 min.) in cui si avvicendano cinque raccontini (infinito il numero degli sceneggiatori) che avrebbero fatto miglior figura sui palcoscenici dell’avanspettacolo.
Ne I galli del Colosseo un terzetto di amici (tra cui Carlo delle Piane) fa la corte alle turiste scippandole... Ne La traversata di Milano Gino Bramieri non riesce a trovare, in tutta la città, un posto in cui amoreggiare con l’amichetta. Ne L’auto garconniere Raimondo Vianello, in auto con l’amante, viene derubato di tutto (autovettura e indumenti): tornerà a casa vestito da mendicante e cercherà invano di nascondere la verità alla sospettosa moglie (Sandra Mondaini). Ne L’abito non fa il monaco Walter Chiari, attore di fotoromanzi, cerca di sedurre una bella signora (Moira Orfei) fingendosi dapprima un prete, poi un avvocato; senza accorgersene, finirà a letto con la sgraziata serva della donna. In Chi la fa l’aspetti due amiconi, Aldo Fabrizi e Alberto Lupo, vorrebbero tradire le rispettive consorti (Ave Ninchi e Lia Zoppelli) ma gli esiti sono disastrosi.
Il film non possiede il sufficiente brio per risultare divertente. I primi due episodi sono fiacchi e tirati per le lunghe; il terzo, sicuramente il migliore, si avvale soprattutto della bravura di Vianello e della Mondaini. Walter Chiari risulta alquanto stereotipato nelle sue macchiette e brucia un raccontino che avrebbe potuto essere divertente (brillante tuttavia il colpo di scena finale). Bravi, infine, gli interpreti dell’ultimo racconto ma argomento e situazioni sono troppo logori per riuscire interessanti.
Anche il pubblico non appare entusiasta e, nonostante il valido cast, diserta il film.
Girolami tratta i medesimi argomenti ne La donna degli altri è sempre più bella (feb. 1963; 105 min.), pellicola divisa in cinque episodi sceneggiati, tra gli altri, da Tito Carpi e Roberto Gianviti.
In Bagnino Lover, un bagnino (Walter Chiari) il quale si finge gay per evitare le tardone, finisce col diventare l’accompagnatore della bella moglie (Maria Grazia Spina) di un marito infedele (Franco Fabrizi); quest’ultimo, pertanto, si sente tranquillo ma sbaglia...
Ne I promessi sposi due “arcaici”siciliani (Franco  e Ciccio) arrivano a Roma alla ricerca di una compaesana (Anita Todesco; fidanzata del primo e desiderata dal secondo) che si è invaghita del direttore artistico, un progressista snob, di una compagnia teatrale.
Ne La dirittura morale un costruttore (Mario Carotenuto) fa credere a un ricco commendatore (Loris Gizzi) che la sua bella amante (Maria Grazia Buccella) è sua moglie, al fine di compiacerlo e di ottenere un’importante commessa; seguono i consueti equivoci generati dalla furibonda moglie (Rosalia Maggio) che ha scoperto la messa in scena.
In Luna di miele un gelosissimo marito (Aroldo Tieri) in viaggio di nozze a Roma è quasi certo che la bella moglie (Helène Chanel) lo tradirà con un personaggio famoso (glielo ha predetto una chiromante); e ha ragione...
Ne La natura vergine Vianello e la Mondaini finiscono in vacanza con la loro assurda (microscopica) roulotte in un luogo sperduto; l’annoiato Vianello si rianima quando scopre nelle vicinanze  un campo nudisti...
Rispetto alla pellicola precedente, La moglie degli altri... migliora sotto molteplici profili. Tutti gli episodi posseggono una storiella discreta, gli attori e i dialoghi sono convincenti, il ritmo è brillante. Il tradimento, soprattutto femminile, e la ricerca di diversivi rispetto alla routine coniugale sono gli assi portanti della narrazione. Le figure legate alla vecchia tradizione del marito capofamiglia e della moglie servile ed ubbidiente - residui degli anni cinquanta (in particolare Franco, Ciccio, Aroldo Tieri e Rosalia Maggio) - appaiono ormai smarrite e sconfitte in un contesto completamente mutato.
Il film è un mezzo fiasco commerciale.
...

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