TÍTULO ORIGINAL
Il tigre
AÑO
1967
IDIOMA
Italiano
SUBTÍTULOS
Español (Separados)
DURACIÓN
105 min.
PAÍS
Italia
DIRECCIÓN
Dino Risi
GUIÓN
Dino Risi, Agenore Incrocci, Furio Scarpelli
MÚSICA
Fred Bongusto
FOTOGRAFÍA
Alessandro D'Eva
REPARTO
Vittorio Gassman, Ann-Margret, Eleanor Parker, Fiorenzo Fiorentini, Antonella Steni, Luigi Vannucchi, Caterina Boratto, Jacques Herlin, Eleonora Brown
PRODUCTORA
Co-production Italia-Estados Unidos; Fair Film
GÉNERO
Comedia. Drama | Comedia dramática
Premios
1967: Festival de San Sebastián: Concha de Plata
1966: Premios David di Donatello: Mejor actor (Gassman) (ex aequo) y producción
En los años sesenta la comedia italiana experimentó una de sus épocas más felices sino la mejor. Hollywood conoció los sinsabores de la crisis y parecía que iba a perder la hegemonía del mercado cinematográfico. Fue la época en que Italia arreció y sus producciones daban la vuelta al mundo alcanzando en España una gran popularidad.
Dino Risi, cuya obra no se ha valorado lo suficiente, pisó fuerte. Películas en su día tachadas de comercialoides, actualmente se ven como un modélico ejercicio de estilo y una aguda sátira de la sociedad italiana.
En Un tigre en la red confrontan a un sex symbol nacional, como el gran histrión Vittorio Gassman, con la explosiva tigresa sueca venida desde Hollywood, Ann Margret, ávida de buenos papeles y que aquí afronta una interpretación brillante, la de una joven seduciendo a un maduro.Tuvieron tanto éxito que la pareja repitió con El profeta, muy superior a ésta.
Salvador Sáinz
http://www.diariodecine.es/ssdvd6.html
Dino Risi e gli sceneggiatori Age e Scarpelli ironizzano ancora e con amarezza sui vizi dell’italiano medio, prendendo stavolta di mira l’adulterio e le separazioni dilaganti, nonché la condizione del maschio negli “anta”, attratto dalla sfrontatezza giovanile (particolarmente sotto i riflettori negli anni sessanta). Vittorio Gassman è, al solito, un impagabile mattatore, “tigre” grintosa sul lavoro, “coniglio” nella vita sentimentale: incapace di assumere decisioni e responsabilità, è irrimediabilmente vigliacco nei confronti sia dell’amante, sia della famiglia. Quello che gli autori raffigurano con sarcasmo caricaturale è l’iter vulgato del tradimento, con i piedi in due stanze all’inizio (camera matrimoniale/alcova), la fase dell’innamoramento adolescenziale (annessi ipocriti tabù sessuali e gelosia), l’umiliazione e la rovina finanziaria. Per quanto la figura femminile sia anche vittima (la moglie paziente e sofferente), Risi ha sempre unito la critica al cameratismo maschile: i soggetti che addita sono comunque simpatici, le arpie, semmai, sono le “sciupafamiglie” (Ann-Margret, perfetta nel ruolo di seduttrice intrigante e crudele). Memorabile la mise da rocker di Gassman e frequenti gli sprazzi onirici: gatti parlanti, flashback in bianco e nero, desideri che prendono forma, un saggio di pop-art con Ann-Margret pitturata nuda, la “Nascita di Venere” con la statua della dea che affiora dal WC e una chiusura da musical con Gene Kelly. Da citare la gag del padre che taglia a forza i capelli del figlio hippy (da parte del regista c’è indulgenza nei confronti dei giovani: sono meno ipocriti, più schietti) e quella del figlio che rimprovera al padre come si vestiva da giovane (da “fascio”). Nel complesso il film funziona, anche se non guastava maggiore mordente, più in linea con il titolo. Musica di Fred Bongusto.
Niccolò Rangoni Machiavelli (31 Gennaio 1999)
https://www.spietati.it/il-tigre/
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