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martes, 15 de junio de 2021

L'ultima carrozzella - Mario Mattoli (1943)


TÍTULO ORIGINAL
L'ultima carrozzella
AÑO
1943
IDIOMA
Italiano
SUBTÍTULOS
Español (Opcionales)
DURACIÓN
88 min.
PAÍS
Italia
DIRECCIÓN
Mario Mattoli
GUIÓN
Aldo Fabrizi, Federico Fellini (Historia: Aldo Fabrizi)
MÚSICA
Mario Ruccione
FOTOGRAFÍA
Tino Santoni (B&W)
REPARTO
Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Anita Durante, Elide Spada, Enzo Fiermonte, Aristide Garbini, Lauro Gazzolo, Paolo Stoppa
PRODUCTORA
Artisti Associati, Continentalcine
GÉNERO
Comedia | Neorrealismo

Sinopsis
Totó es un cochero que se niega a reemplazar su medio de locomoción por un moderno automóvil. Además, su hija Nanarella comienza a salir con Roberto, un joven que a Totó no le gusta nada. (FILMAFFINITY)
 
2 

Antonio Urbani, conocido como Totò, es un calesero romano. Apegado a las tradiciones, no tolera la competencia que le hacen los "padroncini" (taxistas), pues piensa que son los culpables de la gradual desaparición de los coches de caballos. Uno de estos taxistas es su examigo Pasquale. El hijo de éste, Roberto, es también taxista y pretende salir con Nannarella, la hija de Totò, quien no lo consiente.
Un día, el cochero lleva en su vehículo a Mary, una cantante, a la estación de tren; ésta tiene prisa por llegar y, una vez el tren está en marcha, se da cuenta de que ha olvidado un maletín con joyas en el carruaje.
Al día siguiente, Totò se entera por el periódico de la pérdida del maletín de la cantante y que ofrece 500 liras de recompensa por recuperarlo; Totò lo lleva a la pensión donde se hospeda la intérprete y se lo entrega a Valentino, un artista compañero de Mary, para que se lo dé.
Tras charlar un rato, cochero y artista hacen buenas migas y se marchan juntos a las carreras de caballos. Sin proponérselo, Totò gana una buena suma de dinero en las apuestas.
Unos días más tarde, se presentan unos policías en casa de Totò acusándolo de haber cambiado un valioso anillo que estaba dentro del maletín por uno falso.
En comisaría, no se creen que el dinero extra que tiene lo haya ganado en las carreras y piensan que es fruto de haber vendido el anillo cambiado.
En el juzgado tiene que defenderse de la acusación, pero toda la evidencia está en su contra. Cuando va a ser condenado, aparece Roberto con un testigo, quien declara que el valioso anillo en realidad no tiene ningún valor. Gracias a la intervención de Roberto, Totò queda libre.
Agradecido al pretendiente de Nanna, acepta su compromiso con ella.

Curiosidades
-La película se rodó en plena Guerra Mundial, todavía en la era fascista italiana, y es considerada como uno de los últimos testimonios históricos de una Roma prácticamente desaparecida.
-“L'ultima carrozzella” junto con “Avanti” (1941) y “Campo de 'Fiori” (1943), cierra la tríada de la asociación Fabrizi-Fellini.
https://pizarradelespectador.blogspot.com/2019/07/cine-neorrealista-costumbrista-italiano_24.html

 

L’ultima carrozzella è il terzo film, dopo Avanti c’è posto e Campo de’ fiori, della trilogia realizzata tra il 1942 e il 1943 e sceneggiata dalla coppia Fabrizi-Fellini che, portando per la prima volta sullo schermo un panorama inedito, dove la Roma popolare e piccolo borghese dell’epoca è ritratta nell’immediatezza del linguaggio dialettale, nella quotidianità e spontaneità dei gesti, nella realtà fisica dei suoi luoghi, nella caratterizzazione caricaturale eppure realistica dei personaggi, contiene in maniera embrionale e semplificata alcuni degli elementi che caratterizzeranno il cinema neorealista. Con il loro recente passato di attori di uno spettacolo popolare come il varietà, Anna Magnani e Aldo Fabrizi non creano figure distanti ed inaccessibili, ma si calano fisicamente in quel tessuto umano, al quale anch’essi appartengono, che vive nella realtà popolana delle vie romane, incarnando personaggi che, nella loro spontaneità ed immediatezza, assumono il rilievo di presenze reali. Senza alcuna prerogativa di carattere ideologico e politico, o di critica sociale, rimanendo lontano anche dall’esperienza della guerra, che risuona nel film solo attraverso echi lontani, L’ultima carrozzella è una commedia tinta di una vena di sentimentalismo, corredata dell’immancabile e pacificato lieto fine, che, nella sua sincera e fresca leggerezza, aspira unicamente ad essere uno spettacolo d’intrattenimento e che trova la sua materia nella quotidianità di uno spaccato sociale. L’affresco di una Roma popolare, sboccata, bonaria e “frescona”, chiassosa, generosa, ingenua, un po’ svogliata e candidamente imbrogliona, perfettamente incarnata dai protagonisti e dai caratteristi che attraversano lo schermo nel susseguirsi dei siparietti comici dei quali è composto il film, accompagna le vicende di Toto, il vetturino nostalgicamente fedele alla sua carrozza ed alla sua cavalla, che si oppone ostinatamente all’inevitabile mutare dei tempi e al predominio dei taxi e che viene accusato ingiustamente da Mary, la cantante ed attricetta incarnata dalla Magnani, di essersi appropriato di un suo gioiello.
https://www.sentieriselvaggi.it/dvd-lultima-carrozzella-di-mario-mattoli/


Film diretto da Mario Mattoli nel 1943, in piena guerra e collasso del nostro paese, con la coppia Fabrizi-Magnani che poi Rossellini avrebbe neorealisticizzato e reso immortale in Roma città aperta. Ma qui Fabrizi è ancora in uno dei suoi tanti ruoli di mite e bonario popolano romano, Anna Magnani in quello di sciantosa, come sul palcoscenico e in tanti altri film. Antonio è un vetturino con tipica carrozzella romana, legato al suo lavoro e alle tradizioni, mentre intorno a lui le macchine aumentano e i taxi, anzi i tassì, rischiano di rubargli il lavoro. Un giorno gli capita di far salire una cantante diretta, con tanto di bagagli da diva, alla stazione. Sarà l’inizio dei suoi guai, perché la signora lo denuncerà per la scomparsa di una preziosa spilla dalla sua borsa, sostituita con un falso. Naturalmente Antonio è innocente, ma dovrà passare le sue disavventure prima che la verità venga a galla e lui scagionato. Da godere per i due meravigliosi interpreti, ma anche per quella Roma di strade ancora semisedeserte come oggi è impossibile vedere. Chissà se Alberto Sordi, quando ha girato il suo Nestore – L’ultima corsa, dov’era pure lui un vetturino al crepuscolo, ha pensato a questo L’ultima carrozzella. Le analogie son davvero parecchie.
https://nuovocinemalocatelli.com/2014/09/30/film-stasera-sulla-tv-in-chiaro-lultima-carrozzella-con-aldo-fabrizi-e-anna-magnani-mart-30-sett-2014/


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(Anna Magnani) De los primeros cuarenta, resultan paradigmáticas sus intervenciones junto a Aldo Fabrizi en comedias populares como Campo de fiori (Mario Bonnard, 1943) o Vive…si te dejan (L’ultima carrozzella, Mario Mattoli, 1943), películas en las que brilla la mímesis de los cómicos del teatro popular romano del momento con los arquetipos de las calles romanas. El talento de Fabrizi y Magnani en roles cómicos con tintes realistas hacen de estas piezas auténticas prefiguraciones de la interpretación neorrealista.
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Marga Carnicé Mur, ¿Quién soy yo? La política del actor en el arte de Anna Magnani (L'Atalante 19, enero-junio 2015)
 

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