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domingo, 6 de diciembre de 2020

Signori, in carrozza! - Luigi Zampa (1951)

TITULO ORIGINAL
Signori, in carrozza!
AÑO
1951
IDIOMA
Italiano
SUBTÍTULOS
Español (Separados)
DURACIÓN
100 min.
PAÍS
Italia
DIRECCIÓN
Luigi Zampa
GUIÓN
Vitaliano Brancati, Agenore Incrocci, Ruggero Maccari, Furio Scarpelli, Luigi Zampa
MÚSICA
Renzo Rossellini
FOTOGRAFÍA
Carlo Montuori (B&W)
REPARTO
Aldo Fabrizi, Sophie Desmarets, Vera Nandi, Peppino De Filippo, Barbara Florian, Maso Lotti, Nando Bruno, Geraldina Parrinello, Anna Vita, Marisa Merlini, Giovanna Ralli, Checco Durante
PRODUCTORA
Coproducción Italia-Francia; Compagnie Cinématographique de France, Forges Davanzati
GÉNERO
Comedia

Sinopsis
Un empleado de la línea ferroviaria Roma-París tiene familia en Roma, donde nunca está a gusto con el gorrón de su cuñado y el caos y el desorden de la casa. Y otra en París, una encantadora familia formada por una viuda y su hija de 4 años. Cuando le retiran de los viajes para darle un puesto de oficina en Roma, prefiere que lo destinen en París, y así será. Pero su esposa romana y su cuñado quieren irse con él... (FILMAFFINITY)
 
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TRAMA SIGNORI IN CARROZZA!
Vincenzo, un conduttore di vagoni letto, che trascorre la vita viaggiando fra Roma e Parigi, ha a Roma il proprio domicilio legale. Ma sua moglie è una donna alquanto trasandata, incapace di dare alla casa quell'impronta d'ordine e d'eleganza, che piacerebbe al marito. A rendergli sgradito l'ambiente familiare e a non fargli avere voglia di tornare a casa, contribuisce la presenza d'un cognato fannullone e scroccone. Queste circostanze hanno indotto il nostro conduttore, anche se è padre di due figlioli, a crearsi a Parigi una seconda famiglia con una vedova che ha una bambina. Quando viene avvertito che sarà destituito dal suo ruolo di personale viaggiante per essere assegnato al lavoro d'ufficio a Roma o a Parigi, il conduttore sceglie Parigi. Dopo qualche tempo il cognato, avendo commesso un furto a Roma, fugge a Parigi. Malgrado le bugie e i giochi d'equilibrio dell'ex conduttore, il cognato mangia la foglia e scrive alla sorella in modo da farla correre a Parigi. Di nuovo bugie e corse contro il tempo, ma alla fine la verità viene a galla. Poiché la vedova lo pianta, all'ex conduttore non resta altra scelta: si farà trasferire a Roma, rassegnandosi ad essere soltanto il marito di sua moglie e il padre dei propri figli.

CRITICA DI SIGNORI IN CARROZZA!
"La collaborazione di due attori come Fabrizi e De Filippo conferisce un certo interesse al film." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 30, 1951)

"[...] è la storia di un controllore dei vagoni letto che fa servizio Roma-Parigi-Roma. Zampa e i suoi sceneggiatori la sfruttano per una insignificante divagazione sulle avventure sentimentali di Aldo Fabrizi, costretto a dividere la sua vita fra le due capitali. Tolta l'abilità istrionesca del protagonista e la facile disinvoltura di Peppino De Filippo [...] il film non ha altro da offrire. Evidente è la poca convinzione di Zampa che, in altri film, si era almeno fatto notare per la corretta e disinvolta abilità del racconto". (L. Saroni, "Rassegna del Film", I, febbraio 1952).
https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/signori-in-carrozza-/6647/ 
 
  
 
Vincenzo Nardi è da vent'anni controllore a bordo dei Vagoni letto delle Ferrovie sulla tratta Roma - Parigi e mentre la sua vita lavorativa scorre normalmente, quella sentimentale è piuttosto movimentata. Ha infatti una famiglia regolare in Italia con  Clara, sua moglie che gli ha dato due figli: Mirella ed Enrico, ormai grandi e con la prima che sta per fidanzarsi con il suo assiduo corteggiatore. Ma a Parigi dove sosta per il riposo previsto, ha una seconda famiglia che lo vede accompagnarsi con la giovane vedova Ginette e sua figlia Michélle che gli vuole un gran bene chiamandolo "papì" e ricevendo da lui bambole e regali di ogni tipo ad ogni arrivo nella loro casa. E' molto attratto da quella donna , precisa e pulita, con la casa sempre in ordine mentre a Roma la sua sciatta moglie vive nel disordine totale e senza contare che da anni ospitano pure il fratello Gennaro, nulla facente e mariolo oltre che scroccone e perennemente finto malato. Vincenzo non ne può più di convivere col cognato e quindi quando si ritrova a Parigi con Ginette e la piccola è veramente felice e può per qualche momento dimenticare la sua famiglia e il caos romano. Deciso a tagliare i ponti con l'Italia e la sua famiglia, si offre di trasferirsi a Parigi presso gli uffici della compagnia contando così di passare più tempo con la sua Ginette. Ma qui una serie di avvenimenti metteranno a repentaglio la sua pace interiore, quando Gennaro, il rompi scatole di suo cognato, per non finire denunciato da un garagista al quale aveva rubato delle gomme e qualche tanica di benzina, si imbarca per Parigi e una volta nell'ufficio di Vincenzo si fa  dare il suo indirizzo. Eccolo quindi piombare in casa di Ginette con Vincenzo che inizia ad arrampicarsi sugli specchi trovando scuse una dietro l'altra in risposta alle tante domande che lo stupito cognato gli rivolge sul perché di quella strana convivenza. Vincenzo ha il suo bel da fare per tenere a bada il furbo Gennaro che non solo approfitta dell'ospitalità della donna ma vorrebbe anche provarci  essendo lei vedova e a suo dire bisognosa di attenzioni. La situazione diventa ancor più grottesca quando Clara triste e sconsolata, decide di raggiungere il marito a Parigi dove nonostante i salti mortali dell'uomo per nascondere la sua relazione, scopre tutto al pari di Ginette. Vincenzo deve fare una scelta e nonostante sia affezionatissimo alla piccola Michelle e a sua madre, ritorna a casa dalla moglie e d'ora in avanti lavorerà solo su tratte nazionali fino al giorno della pensione, ma Gennaro, visto che ha un'altra sorella deve andarsene da lei: "sette anni è stato con noi, ne fa sette con l'altra sorella e magari altri sette in carcere e poi ne riparliamo".
Commedia gradevole di un'Italia che fu e che piace ricordare, con una straordinaria coppia di interpreti nella quale ovviamente Peppino ha il compito di innescare l'ira bonaria di Aldo per divertirci dall'inizio alla fine coi loro bisticci. Girato in esterni a Roma e a Parigi ci consegna due città profondamente diverse dalle attuali e per questo testimonianza storica di come eravamo, cosa che i film di quegli anni portano in dote al di là delle storie che raccontano.
https://cinemaestri.blogspot.com/2017/06/signori-in-carrozza.html 
 

 

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